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SI SVEGLIA CON LA FACCIA GONFIA E PIENA DI SANGUE: LA SCOPERTA NELLA CAMERA

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Dopo un anormale gonfiore all’occhio, costretta alle cure ospedaliere fa una scoperta incredibile che sembra una fantasia da un film dell’orrore, ma è tutto vero.

L’incredibile storia dietro il gonfiore all’occhio

Questo inusuale fatto di cronaca è successo lo scorso 22 luglio, a Liverpool, nel Regno Unito.
Una 34enne di nome Louise Edwards è inconsapevolmente stata vittima di una storia ai limiti dello splatter.
La giovane inglesina, una mattina mattina come tante, si sveglia con un fastidio costante alla palpebra dell’occhio sinistro.
Sulla palpebra era presente un rigonfiamento e nelle ore successive è diventato sempre più spesso.
La giovane però, sottovalutando la situazione come tanti giovani fanno con i problemi riguardanti la salute, ha provato una cura fai-da-te senza consultare il parere di nessun medico.
Con il passare delle ore però, la cura autoimposta non sembrava sortire gli effetti sperati, anzi.
Così Louise è stata costretta a recarsi verso il Royal Liverpool Hospital per ascoltare un parere medico.
Lì, è stata liquidata con la somministrazione di semplici antibiotici.

Ecco cos’era quel gonfiore

Una volta a casa però, il gonfiore non sembrava sparire.
Così la vicina di casa, ha provato a darle un semplice consiglio: applicare sul gonfiore dell’acqua bollente.
Neanche a dirlo, il dolore avvertito dalla giovane è stato lancinante, soprattutto perché ricorda di aver avvertito una sensazione di scoppio e una sorta di parassita con le zampe è caduto fuori dalla sua palpebra.

“È stato il dolore più grande che ho mai provato”

E in molti al racconto della vicenda (infermiere dell’ospedale comprese) hanno commentato:

“Sembra un film horror”

Ancora sono sconosciute le cause che hanno portato il parassita a nascondersi nella palpebra della ragazza. L’unico indizio è un viaggio in Turchia un mese prima dell’accaduto.

Da questa storia possiamo trarre molti insegnamenti, tra cui quello di igienizzarsi il più possibile quando siamo in posti dei quali non conosciamo il livello di pulizia e di non sottovalutare mai i segnali che il nostro corpo manda ogni giorno.

Fabio Fazio, “Addio”: lacrime e commozione in diretta Tv

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Tutto è accaduto durante l’ultima puntata di “Che tempo che fa”. Il conduttore ha salutato tutti con grande affetto e commozione ma, nel momento del ricordo, non è riuscito a trattenere le lacrime.

Cosa è accaduto

Pochi giorni fa è andata in onda l’ultima puntata di “Che tempo che fa”, storico programma Rai, che ancora tira avanti gli ascolti della terza rete nazionale.
In questa ultima puntata, Fabio Fazio, a distanza di un anno dalla morte di Raffaella Carrà, ha voluto ricordare l’iconica showgirl italiana con una frase breve ma molto intensa:

“È trascorso quasi un anno e ci manca molto”

Già, perché non tutti sanno del legame che univa il presentatore alla talentuosissima Raffaella.
Poi, nelle battute finali del programma, i ringraziamenti conclusivi della stagione televisiva:

“Io voglio ringraziare i miei colleghi, di nuovo tutta la Rai e lo studio M2. Voglio ringraziare soprattutto il pubblico per l’affetto che ci mostra da anni”

Parole che non mentono: durante l’ultima puntata, gli spettatori sono stati circa 2 milioni!

Il legame che univa Fabio Fazio a Raffaella Carrà

Tra Fazio e l’artista, c’era un legame più che lavorativo.
Il presentatore di Rai 3, è sempre stato molto grato al caschetto biondo più conosciuto d’Italia: il conduttore ha debuttato in televisione nel lontano 1983, proprio nel programma “Pronto, Raffaella?”, celebre show della Carrà.
Come testimonierà in seguito, per lui:

È stato il mio battesimo televisivo ed è una cosa che mi ha sempre legato a Raffaella”

Ecco spiegato tutto l’affetto tra i due. Fazio è praticamente nato e cresciuto insieme alla Carrà.

“Per me lei era la tv in bianco e nero. Invece era a colori!”

Ed infatti continua:

“Era inarrivabile. Per me tutto quello che faceva aveva dell’incredibile. Persino quando erano cose normali. Trovavo che la normalità lei non potesse frequentarla”

I rapporti sono continuati fino a poco prima della morte:

“Ci sentivamo ogni tanto e ogni volta mi chiedeva notizie di mia moglie e dei miei figli. Ricordandosi sempre i loro nomi”

ITALIA SOTTO CHOC, IL CALCIATORE È MORTO IN UN TRAGICO INCIDENTE STRADALE

Bruttissimo incidente ha tolto la vita ad una promessa del calcio. Ecco i dettagli su cosa è accaduto e sulla vittima.

Cosa è accaduto e di chi si tratta

L’incidente è accaduto intorno le 02:00 di notte di venerdì, sull’autostrada Catania-Siracusa.
Una Bmw è andata improvvisamente fuori dalla strada.
Al suo interno 3 ragazzi: oltre al conducente, erano presenti anche 2 passeggeri, Giuseppe Armenio e Gabriel Fazio, di 19 e 22 anni.
I due hanno perso la vita, mentre il conducente è stato solamente ferito in maniera lieve, ed è rimasto sotto osservazione.
Ancora da chiarire le dinamiche, ma dalle prime ricostruzioni, l’incidente sembra essere avvenuto autonomamente.
Una delle due vittime, Giuseppe Armenio, era considerato dal panorama calcistico uno dei giovani più promettenti del panorama di questo sport.

La vicinanza di tutta la comunità

Subito sono arrivate le condoglianze e le parole di vicinanza da parte di tutta la comunità, in particolare dalla società di calcio a 5 dove Peppe era militante, la Megara Augusta C5:

Con estremo dolore apprendiamo della tragica scomparsa del giovane calciatore dell’Augusta C5 Peppe Armenio. La società neroverde tutta si unisce al dolore dei familiari di Peppe e rivolge un caloroso abbraccio sentito all’amico Pietro, papà affettuoso e tecnico stimato dell’Augusta C5

Non solo, l’intera Divisione Calcio a 5 ha voluto scrivere un pensiero per il giovane talento:

“Lutto nel mondo del Calcio a 5 italiano. Si è spento all’età di diciannove anni il giovane calciatore del Megara Augusta Giuseppe Armenio, figlio del tecnico neroverde Pietro Armenio. Il Presidente della Divisione C5 Luca Bergamini, a nome di tutto il Consiglio Direttivo, porge a Pietro e a tutta la famiglia Armenio le più sincere e sentite condoglianze”

Infine, oltre ai messaggi, arrivano anche le azioni concrete a testimonianza della vicinanza della comunità, alla famiglia Armenio.
Per questo motivo, il sindaco ha annullato tutti gli eventi estivi programmati per il weekend, avviando inoltre tutte le procedure necessarie per avviare l’iter per indire il lutto cittadino per la giornata di oggi, lunedì 8 agosto, quando alle 16:00, si svolgeranno i funerali alla chiesa di Santa Lucia.

 

Anna Tatangelo umiliata per il particolare orribile nella foto: la risposta è da applausi

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Torna a far parlare di sé Anna Tatangelo. Stavolta, per alcune sue foto in costume, ha dovuto discutere con una fan. Ecco di cosa era stata accusata e la risposta della cantante.

Cosa è accaduto

Durante questi mesi estivi, le vip italiane sono quasi tutte in giro per le spiagge d’Italia e del mondo. Con le temperature che vanno sempre più in alto, è anche normale che i vestiti siano sempre più leggeri.
Purtroppo per le vip però, ogni volta che pubblicano una foto sui propri profili personali, dovranno sempre andare incontro all’opinione (anche se non richiesta) della gente. Giusta o sbagliata che sia. Molto spesso infatti, si possono notare vere e proprie discussioni, solamente perché (fortunatamente) il nostro modo di pensare è eterogeneo, diverso l’uno dall’altro.
C’è però chi quest’idea non la manda proprio giù, e che con il telefono in mano, ci tiene a sottolineare come si debba vivere secondo i suoi canoni etici.

La risposta per le rime di Anna Tatangelo

Questo è proprio stato il caso di una hater che si è ritrovata sul telefono la foto in costume di Anna Tatangelo in vacanza ad Ibiza.
Per la donna, l’ex compagna di Gigi D’Alessio era stata scattata troppo scoperta, soprattutto per il ruolo di madre che sta ricoprendo, facendo intendere che fosse un cattivo esempio per le ragazze di oggi.
La Tatangelo a questo punto è sbottata:

“Ogni donna ha il diritto di sentirsi bene con sé stessa, dentro e fuori. Nulla toglie all’essere mamma, figlia, zia o compagna. Diciamo che in America se ci fosse stato questo bigottismo nella musica una JLO, una Madonna, una Aguilera non sarebbero mai andate avanti. Comunque detto da una donna fa davvero impressione”

Rivendicando così il diritto di fare ciò che vuole con la propria vita e con il proprio corpo, e che non sarà un giudizio di qualcuno a farle cambiare idea, anzi.
In più arriva l’invito ad aprire di più la mente, abbracciando linee di pensiero diverse dalle proprie, così da non star ad affossare sempre gli altri e comprendendo che ognuno fa ciò che vuole con la propria vita.

RAGAZZA SI LANCIA DAL BUNGEE JUMPING MA LA CORDA SI SPEZZA: IMMAGINI FORTI

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Tragedia consumata sotto gli increduli occhi del marito che ha ripreso tutto con il suo cellulare. Ecco le parole del compagno che spiega come sono andate le cose.

Una tragedia imprevista

La storia di Yevgenia Leontyeva è una storia che nessuno vorrebbe vivere sulla propria pelle.
La donna, era a Karaganda, in Kazakistan, a godersi un pomeriggio con il marito.
I due decidono di provare qualcosa di nuovo quel giorno, tanto da spingersi a provare il Bungee Jumping.
La donna, secondo alcuni testimoni, era visibilmente impaurita.
L’istruttore l’ha rassicurata più di una volta e il marito è riuscito alla fine a convincere la giovane 33enne a lanciarsi dal tetto dell’hotel “Constellation”, da un’altezza di circa 30 metri.
La donna si lancia, ma qualcosa non va, la corda non era agganciata bene e la donna si schianta al suolo.
Yevgenia non muore sul colpo, ma i soccorsi al loro arrivo, capiscono subito che la situazione è quasi irrecuperabile: numerose sono le lesioni cerebrali e le ossa rotte sul lato destro del corpo.
Muore così in ospedale.
L’istruttore, Alexander Muznikas è stato condannato per aver offerto un servizio che non rispettava le norme di sicurezza e per aver causato la morte per negligenza.

Le parole del marito di Yevgenia

Inutile descrivere lo stato d’animo del marito che ha visto la sua compagna, la sua amante, la madre dei suoi 3 figli, perdere la vita davanti ai suoi occhi.

“È morta davanti ai miei occhi. Ero in stato di choc. È stata chiaramente colpa dell’istruttore che l’aveva pure assicurata dicendole di saltare visto che già l’aveva fatto in passato. Ma lui non si era nemmeno assicurato che la corda fosse ancorata. È colpevole. Deve scontare la pena in carcere anche se questo non mi restituirà mia moglie”

Così ha commentato a caldo l’accaduto, con tutta la rabbia e la tristezza che può provare.
Non solo, alla fine si rende conto che, nonostante la pena sia certa per l’istruttore negligente, sua moglie non potrà lo stesso tornare a casa con lui.
A rendere tutto più drammatico, il modo in cui il povero corpo della donna, si schianta a terra da un’altezza di 30 metri.
Non possiamo che mandare un abbraccio virtuale a tutta la famiglia della donna che ha perso la vita in maniera atroce.