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Nelle ultime ore, Alberto Matano e il suo compagno sono al centro di una bufera mediatica. La causa è il suo matrimonio. A più di qualcuno non è piaciuto questo annuncio, ecco spiegato il perché.

Il matrimonio di Alberto Matano

Non è più mistero l’unione dell’ex direttore del Tg1, con il suo compagno di vita, Riccardo Mannino. L’amore tra i due è stato consacrato con il matrimonio circa una settimana fa.
Molte persone stimano quello che ormai è il presentatore in pianta stabile de La vita in diretta, programma che allieta i pomeriggi di Rai1.
Il suo matrimonio, è un vero e proprio schiaffo all’omofobia, che purtroppo serpeggia ancora, soprattutto sul web e in alcuni ambienti televisivi.
A celebrarlo, proprio la sua amica Mara Venier, che ha sempre spinto i due a farsi riconoscere in pubblico e a rendere ufficiale la loro unione.
Tutto molto bello durante la cerimonia, anche i giornali di gossip in questi giorni non hanno parlato d’altro. Persino i canali tv hanno avuto più di un servizio dedicato a quest’evento.
Anche se ciò si traduce in grandi attestati di stima e rispetto nei confronti del presentatore, c’è qualcuno a cui tutta quest’attenzione non è piaciuta.

La polemica nei confronti del matrimonio

Proprio per quest’amore che il pubblico gli riserva, la notizia principale di questi giorni è stato proprio il suo matrimonio con il suo compagno.
Tutta l’attenzione mediatica era rivolta a quest’evento, tanto da mettere in ombra anche accadimenti importanti. Infatti in quegli stessi giorni, l’Italia si stava apprestando a votare per il referendum del 12 giugno. I 5 quesiti riguardavano la legge Severino (per l’incandidabilità dopo condanna, sulla limitazione delle misure cautelari, sulla separazione delle carriere dei magistrati, sulla valutazione dei magistrati da parte dei membri laici dei consigli giudiziari, sulle firme per le candidature al Csm).
Il risultato?
Una bassissima affluenza al voto.
Dunque, l’attenzione riservata al matrimonio di Matano, secondo Francesco Benigno, ha tolto molto spazio mediatico al referendum, che ha molta più importanza. Infatti dice:

“Con tutto il rispetto e con tutto l’affetto che posso provare per Alberto, secondo voi la notizia più importante da dare per più giorni consecutivi era quella del suo matrimonio?”

Queste le parole dell’attore che fanno riflettere sul punto in cui l’Italia è al momento arrivata. Ovviamente, Alberto Matano in prima persona non c’entra nulla con l’agenda dei vari programmi tv.
Sicuramente la polemica continuerà a far discutere per i prossimi giorni, ma il referendum ormai, è già passato.

Molti di voi ricorderanno ancora il caso di Lorys, il piccolo ucciso dalla madre Veronica Panariello nel 2014. Ecco cosa ha pensato il padre di Lorys sul caso di Elena.

Un destino simile

“Mi affligge così tanto riparlarne, sono passati 8 anni e non so ancora perché Veronica abbia ucciso Lorys”

Davide Stival, rivede nel caso di Elena, la storia che ha vissuto ben 8 anni fa, quando sua moglie, uccise senza motivo il figlio Lorys. Ancora oggi, Veronica Panariello non ha confessato la sua malefatta, e Davide non riesce a darsi pace.
La somiglianza tra i due casi è grande, la differenza sostanziale sta nel fatto che Martina Patti, ha dopo poche ore confessato il suo omicidio, mentre la madre di Lorys no.
Ed è proprio per questa somiglianza di casi, che Stival ha speso un pensiero per la piccola Elena.

Le parole di Davide Stival

Ecco quali sono state le parole di Stival, uomo che ha subito una sorte molto simile a quella del papà di Elena:

“Ho saputo da pochissimo di quest’altra brutta storia. E il mio pensiero va a Lorys, che possa abbracciare forte questa bimba lassù”

Davide a distanza di tutti questi anni, rimane ancora scosso da ciò che ha passato.
Infatti, grazie alle parole del suo avvocato Daniele Scrofani, apprendiamo quale sia il suo stato mentale ora:

“Davide è un uomo molto provato, aiutato dagli zii sta cercando di tornare a vivere prendendosi cura di quello che è rimasto della sua famiglia, il figlio più piccolo che oggi ha 10 anni e di cui ha l’intera potestà genitoriale visto che a Veronica è stata revocata. Sta ultimando le pratiche di divorzio da lei e vorrebbe solo essere dimenticato. Ieri mattina quando ha saputo del nuovo orribile delitto in Sicilia mi ha subito chiamato: “Hai sentito? Un’altra…””

Oggi il 37enne sta cercando di farsi una nuova vita lontano dalla Sicilia. Ma quando il piccolo, l’altro figlio di Davide che ha 11 anni gli chiede come è morto Lorys, ecco che Davide nonostante la sentenza, usa ancora il “forse”:

“La polizia ha fatto delle indagini, ha guardato i filmati delle telecamere e ha scoperto che la mamma un giorno non l’ha accompagnato a scuola. Da qui si è capito che forse è stata lei a fargli del male”

Un lutto improvviso gela la politica. Se ne è andato un grande esponente della Sinistra Italiana. I cittadini di Genova gli hanno già dato l’ultimo saluto. Ecco di chi si tratta.

Chi è il politico che è morto nelle ultime ore

Giuseppe Pericu, è stato fino a qualche anno fa, uno degli uomini politici più apprezzati e stimati d’Italia.
A testimonianza di ciò, la lunga lista di messaggi, tra condoglianze e ricordi, che chi è rimasto, gli sta dedicando.
Parecchi messaggi per l’uomo che ha passato 10 anni come sindaco di Genova, infatti fu eletto per due mandati dal 1997 al 2007.
Martedì 14 giugno è stata allestita la camera ardente, dove i cittadini di Genova hanno potuto dare a Pericu un ultimo saluto.
La morte è avvenuta il giorno prima, il 13 giugno, a 84 anni, proprio durante gli scrutini per le elezioni comunali di Genova.

Il ricordo di chi rimane

L’attuale presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, ha espresso le sue condoglianze alla famiglia, ricordando a tutti ciò che Giuseppe Pericu è stato:

“Genova oggi perde un suo storico sindaco, avvocato, docente universitario e attuale Presidente dell’Accademia Ligustica. Un uomo che a lungo e fino alla fine si è impegnato per la sua amata città. Alla famiglia vanno le mie più sentite condoglianze e quelle di tutta la giunta regionale”

Anche il PD di Genova ha voluto ricordare a tutti Pericu, sciorinando le qualità che l’uomo, prima che politico, aveva avuto in vita:

“La scomparsa di Giuseppe Pericu lascia un vuoto incolmabile. Uomo di profondi valori e di grande concretezza, ha ridisegnato il futuro di Genova in un momento di profonda crisi”

Insomma, è scomparso un uomo legato a doppio filo a questa città, alla quale si è speso per una vita intera, sperando di portare una delle più grandi città d’Italia, sui palcoscenici che le appartengono.