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COMING OUT DELLA SUPER VIP ITALIANA: “È GIUSTO DIRLO, NON È UN’IMPERFEZIONE”

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Dopo la vittoria a Tokyo, il coming out per l’atleta e vip italiana. Riportate le sue parole nell’articolo.

L’omosessualità nello sport

L’omosessualità nello sport è un argomento spinoso. Ancora oggi, la paura per un orientamento sessuale differente, si insinua in tutti gli spogliatoi. Per questo motivo, l’omosessualità spesso viene (a torto) contrastata. Tutti però dovrebbero sentirsi a proprio agio in tutti i luoghi che vivono, soprattutto in quelli che amano di più. Spesso però questo non è possibile perché ci sono dei personaggi che ancora non accolgono le svariate differenze del mondo. Differente non vuol dire sbagliato.

“Per paura, nel mondo dello sport l’omosessualità è osteggiata”

Questa è proprio la testimonianza della 24enne campionessa di Boxe, Irma Testa.

La lunga intervista della campionessa

In una lunga intervista per Vanity Fair, la campionessa ha parlato della sua esperienza e di come nello sport viene vista l’omosessualità:

“Le persone che mi stanno vicino lo sanno da anni, ma credo sia giusto, ora, dirlo a tutti. Parlare di orientamento sessuale nel mondo dello sport ha un valore speciale, perché ai campioni si chiede di essere perfetti. E per molti l’omosessualità è ancora un’imperfezione. Per timore di intaccare la propria immagine tanti sportivi tacciono e si nascondono. Anche per me è stato così fino a pochi mesi fa. Ma quella medaglia di Tokyo è diventata il mio scudo: ora che la Irma atleta è al sicuro, la Irma donna può essere sincera”

Ecco dove Irma ha trovato il coraggio di parlare al grande pubblico. Già, perché alla famiglia invece non l’ha mai nascosto.

“Alla mia famiglia la verità non l’ho mai nascosta. Quando l’ho detto a mia mamma non avevo nemmeno 16 anni. Lei l’ha presa con naturalezza. Pensavo non potesse capire, e invece ha capito. Mi ha detto: se sei felice, per me va bene”

Lo sport poi, l’ha fatta viaggiare tanto, scoprendo luoghi del tutto nuovi, con un modo di pensare diverso da quello nostrano:

“Ho visto che ci sono posti in cui chi ti piace non importa a nessuno. Le etichette è giusto che ci siano: per fare che le cose diventino normali bisogna prima passare dalle etichette. Ma io non le uso perché a me non piacciono”

E conclude:

“Sono lesbica, ma ho provato attrazione anche per i maschi, non è detto che nel mio futuro non ci sia un uomo. Ma basta discriminazioni. Ce ne sono ancora troppe”

Arisa, la confessione lascia di stucco l’Italia intera: “Sono un uomo”. E poi si spoglia..

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Lasciano di stucco le ultime parole pubblicate da Arisa, accompagnate da foto che la immortalano senza vestiti. Ecco cosa ha fatto discutere.

Il cambiamento di Arisa

La nota cantante che ha partecipato sia a Sanremo che a Ballando con le stelle, è tornata a far discutere di sé per alcune parole pubblicate sul suo profilo social personale:
Non solo, il pensiero di Arisa viene accompagnato da delle foto dove si mostra in biancheria.
Dietro questi scatti, in molti hanno pensato che ci sia lo zampino di Rocco Siffredi.
I due nutrono infatti profonda stima reciproca ed entrambi sono rimasti vaghi riguardo una futura collaborazione.
Già alcuni mesi fa, la cantante aveva scritto:

“Mai come ora ci si capisce nel voler a tutti i costi essere donne, senza la vergogna che ci è stata donata nei secoli”

“Spudorate e decise a riprenderci quello che è nostro, che per troppo tempo ci è stato negato e fatto pesare.
#donna per chiunque ci si senta è un diritto, non un reato, né una condizione di serie B”

Con queste parole rivendicava orgogliosa il suo diritto di esser donna, dopo anni difficili in cui il suo aspetto fisico, era stato bersagliato dagli haters e dalla stampa.

Poi, sull’onda dell’orgoglio d’esser donna, scrive:

“Si lavora, ma prima, voglio mostrarvi uno scorcio delle mie chiappe per spaccare l’internet e celebrare questa bella femminilità che il cielo mi ha donato. Ero romantica mi sta cambiando la vita, ho bisogno che lo ascoltiate ancora, che impariate le canzoni a memoria e che le cantiate ovunque, che lo consigliate a conoscenti e amici”

Le parole della cantante

Ultimamente poi, Arisa è tornata sull’argomento, ampliandolo e donandogli un significato più ampio:

“Ogni problema diventa un problema se gli permettiamo di esistere. Quando portavo gli occhiali e il caschetto mi sentivo me stessa, ma la gente per strada mi prendeva in giro, si permetteva di fare apprezzamenti veramente pesanti sul mio aspetto fisico”

Chiosando con:

“Sono donna ma anche uomo e non c’è niente di sbagliato in me”

Insomma, mai vergognarsi di quello che si è, di quello che ci si sente di essere e di quello che ci piace. Ed infatti, il consiglio finale dell’artista è proprio:

“Vivi e amati”

ITALIA, PRIMA UN FORTE BOATO E POI LA FRANA IN SPIAGGIA: MOMENTI DI PANICO TRA I BAGNANTI.

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Attimi di paura e forte apprensione per le due frane avvenute in questa spiaggia italiana. Dopo il forte boato, alcuni bagnanti sono riusciti ad allontanarsi e documentare il tutto.

La pericolosità delle spiagge italiane

Gli incidenti sulle spiagge non sono pochi e con l’aumentare delle temperature, il numero di quest’ultimi tende a crescere esponenzialmente.
Non sono pochi i casi di malori in spiaggia o di annegamenti in mare.
Ma ci sono alcune spiagge che mettono in pericolo la salute degli italiani a prescindere dal caldo.
Infatti è proprio la loro conformazione che non permette una “vacanza tranquilla” sotto l’ombrellone. Una di queste è proprio la spiaggia di Cala dei Gabbiani in Sardegna, che poche ore fa ha visto franare la falesia sulla lingua di sabbia sottostante.

Cosa è accaduto e dove

La tragedia che è stata sfiorata, è avvenuta nella Cala dei Gabbiani, nel territorio di Baunei, lungo la costa orientale della Sardegna.
La spiaggia è conosciuta per la sua acqua cristalline e un paesaggio unico, tanto da attirare turisti da tutta Italia e non solo.
La bellissima falesia che capeggia la lingua di sabbia sottostante, ha ceduto all’improvviso.
Nel cedere, ha provocato due spaventose frane che si sono riversate in maniera molto pericolosa sulla spiaggia sottostante, provocando la pioggia di massi, terriccio e sabbia.
Poco prima della frana, fortunatamente, c’è stato un forte boato che ha allertato i bagnanti che si trovavano nei pressi della falesia.
La tragedia è stata quindi sfiorata grazie a ciò e anche grazie alle misure di sicurezza già predisposte a delimitare l’area antistante la parete rocciosa che era stata già considerata a rischio in precedenza.
L’apprensione nel vedere il cumulo di materiale roccioso riversarsi sulla spiaggia, provocando una piccola nube di terra e sabbia, è rimasta per tutto il tempo in cui questa nube è rimasta ad offuscare il lido.

ALESSIA E GIULIA, LE SORELLE MORTE A 15 E 17 ANNI TRAVOLTE E UCCISE DAL TRENO: IL MOTIVO DEL GESTO

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Attraverso alcune testimonianze, sono state scoperte le prime dinamiche che hanno spinto le due ragazze a compiere quel gesto incauto.

L’incidente

Si torna a parlare dell’incidente che ha visto coinvolte Giulia e Alessia Pisanu, le due sorelline di 17 e 15 anni, travolte da un Frecciarossa alla stazione di Riccione.
Talmente è stato violento l’impatto, che le due ragazze sono state identificate solamente grazie al ritrovamento del cellulare di una delle due, trovato lungo i binari.
Le telecamere hanno catturato il momento del loro arrivo alla stazione, intorno alle 6, ma non hanno permesso di vedere il momento dell’impatto.
Ora però, grazie alla ricostruzione dell’accaduto da parte di un testimone diretto, si scopre il motivo che ha spinto le ragazze a compiere tale gesto.

La dinamica dell’accaduto attraverso la ricostruzione dei testimoni

Il testimone ascoltato dalla polizia è il titolare del bar della stazione che in quel momento stava rifornendo i distributori automatici.
Così inizia la sua testimonianza:

“Una ragazza vestita di nero mi ha chiesto qualcosa, non mi sembrava molto lucida. Poi si è allontanata e si è incontrata con una amica che teneva in mano gli stivali”

Poi continua il racconto di ciò che è successo:

“Una mi ha avvicinato per dirmi non aveva soldi e che le avevano rubato il telefonino. Non mi è parsa lucida… Poi ha raggiunto l’altra, con indosso uno spolverino e con gli stivali in mano. D’improvviso si sono dirette al binario 1, di fronte era fermo il regionale per Ancona. Le ho viste, ho urlato, anche altri hanno urlato. Il Frecciarossa ha fischiato…”

Il titolare del bar ha avuto un attimo di esitazione a ripensare alla scena, poi ha continuato:

“Ho iniziato ad urlare, io come altri che erano in stazione. In mezzo agli urli abbiamo sentito il fischio del treno Freccia Rossa in transito sul primo binario. Poi una gran botta e tutti abbiamo cominciato ad urlare”

Anche se per la questora Lavezzaro non si può parlare di una dinamica assodata, questa testimonianza diretta pare indirizzare le indagini verso un attraversamento incauto dei binari.

 

Resta incinta con inseminazione artificiale poi accade l’impensabile

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Molto spesso si sentono e si leggono notizie che non migliorano per nulla l’umore. In questi ultimi anni sembrano esser raddoppiate, ma la storia di Aminah rappresenta una bellissima eccezione. Totalmente inaspettato ciò che le è successo.

Il problema di Aminah

Ci sono cose nella vita che mettono ognuno di noi a dura prova.
La storia di Aminah inizia con un dolore immenso, infatti, la donna era sposata e i due hanno provato più volte ad avere un bambino.
I due riescono finalmente a far nascere Marlon, ma il bimbo dopo solamente 4 mesi, cessa di vivere. Il dolore aveva messo a dura prova il rapporto tra i due amanti che, nonostante le difficoltà, riescono a stare ancora insieme e provare di nuovo ad avere un bambino.
Così nasce Louis, il secondo figlio effettivo della coppia. Ma anche Louis muore, dopo soli 14 mesi.
Il dolore ha pervaso le menti dei due amanti, tanto da farli scoppiare: i due si lasciano e non riescono più a stare insieme.

“Non si può spiegare a parole… Ho avuto due relazioni e due bambini, ma è stato solo dopo la morte del secondo che mi è stata diagnosticata una malattia genetica”

Le era stata diagnosticata la miopatia miotubulare legata all’x.
In questa condizione, anche il terzo figlio avrebbe avuto un 25% di possibilità di perdere la vita.ù

“Mi ci è voluto del tempo prima di prendere una decisione, ho considerato tutto: la mia età, la mia condizione sociale e il fatto che avessi una malattia genetica… Sapevo che le prospettive non erano rosee”

Di qui la decisione di rivolgersi ad un donatore di sperma. La donna non sapeva né l’aspetto fisico dei donatori né il nome: per la scelta si è basata solamente sulla cartella clinica.

La svolta

Così, nel 2011, nasce Leila, piccola perfettamente in salute.
Piena di gratitudine, Aminah decide di rintracciare il padre biologico per ringraziarlo.
Una volta dato l’ok dell’uomo ad esser contattato, la donna ha scritto subito un’email con destinatario Scott Andersen (questo il nome del padre biologico della bimba).
I due hanno continuato a scriversi regolarmente per ben sei mesi e alla fine, presero la decisione che cambiò la vita di entrambi: si conobbero di persona!
Dopo poco tempo i due entrarono sempre più in confidenza e…si innamorarono!

“Ci siamo innamorati. Un’esperienza incredibile e surreale”

Questa bellissima storia ci ricorda che non si deve mai mollare la presa, anche davanti alle avversità che la vita ti mette davanti.