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Denise: la notizia per Piera

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Denise: arriva la notizia che riaccende le speranze di Piera Maggio

Al termine di queste festività natalizie, è arrivata una splendida notizia per Piera Maggio, che ha riaperto le speranze di rivedere sua figlia, Denise Pipitone.

Pochi giorni fa, è arrivato l’ok per la commissione d’inchiesta sul caso della piccola Denise Pipitone.

Se fino a pochi giorni fa sembrava tutto in dubbio e si era sparsa la voce che qualcuno stesse cercando di ostacolare l’obiettivo, ora sembra ufficiale e molto presto si arriverà in aula.

Il caso

Dopo oltre 17 anni, Piera Maggio non si ferma, e cerca ancora di scoprire la verità riguardo sua figlia Denise Pipitone.

Il caso di Denise ha tenuto con il fiato sospeso milioni di italiani, ed in caso di esito positivo, potremmo tirare tutti un sospiro di sollievo.

Il deputato Giuseppe Brascia, sul suo profilo Instagram ufficiale ha affermato:

“Abbiamo appena approvato definitivamente in commissione il testo per istituire la commissione d’inchiesta sulla scomparsa di #DenisePipitone. Un grande passo in avanti. Ora verrà trasmesso all’aula della Camera dei deputati e spetterà alla conferenza dei capigruppo calendarizzarlo. Come la sua famiglia e tanti cittadini, ci auguriamo molto presto per fare chiarezza sul caso dopo oltre 17 anni.”

Anche la deputata Elisa Tripodi, a tal proposito, sul suo profilo Facebook ha affermato:

“Oggi, in Commissione Affari Costituzionali, si è votato il mandato al relatore con l’obiettivo di arrivare presto in Aula per l’approvazione del testo. Come relatrice del provvedimento voglio sottolineare che l’istituzione di questa commissione, proprio come sta avvenendo con il caso di David Rossi, serve a far luce su una vicenda che ha scosso tutta l’Italia per 17 anni, sulle presunte lacune e le zone d’ombra che ancora persistono e per restituire un quadro chiaro alla famiglia di Denise, che aspetta la verità sulla scomparsa della bambina da troppi anni.”

Dopo tante delusioni, Piera Maggio chiede solo la verità, e vorrebbe sapere cosa è accaduto quel maledetto 1 settembre 2004.

Secondo alcuni, sarebbe stata rapita e strappata via dall’affetto della sua famiglia e oggi potrebbe essere ancora viva e non sapere nulla del suo passato.

 

Dopo la gravidanza accade che…

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Incinta di due gemelli dopo una gravidanza difficile partorisce e…

Quella che vi raccontiamo oggi, è una storia molto particolare.

La famiglia di Jodi e Matt Perry vive a Lancashire e ha tre bambini.

La loro, è una famiglia davvero speciale, Finlay, di 7 anni e le due gemelle, Abigail e Isobel, 4 anni, affette dalla sindrome di Down

La mamma, intervistata da noi ci racconta:

“Il medico ci portò in una stanza vuota, con tre sedie, e ci disse quelle parole che sono rimaste impresse nella nostra mente e nella nostra memoria: ‘mi dispiace’. Le nostre gemelle erano affette entrambe dalla sindrome di Down. Il mio sogno di mamma è stato distrutto in un minuto, spazzato via dalla paura della sofferenza che attendeva le mie due bambine”.

Cosa è successo

Dopo la diagnosi del medico, che le ha detto che le sue bambine avrebbero avuto la sindrome di down, la donna si è fatta molte domande in merito, come affermato da lei stessa:

“Dopo quella diagnosi, centinaia di domande hanno affollato la mia mente: le bambine cammineranno? Parleranno? Non sapevamo nulla sulla sindrome e lasciammo l’ospedale senza risposte, senza nessuna informazione. Da quel giorno, la nostra vita è cambiata, palpabile era il terrore suscitato da quelle parole, ma il tempo, e la stessa vita, ci hanno dato  tutte le risposte: una diagnosi non è una condanna a morte, siamo una famiglia felice, le bambine oggi vanno a scuola con il fratello più grande, e io oggi, mi sento forte: forte per dare sostegno ad altre madri, ad altre famiglie terrorizzate da quella stessa diagnosi, voglio offrire loro una via d’uscita da quella sensazione di confusione e smarrimento”.

La possibilità di avere 2 figli gemelli down, è di 2 su un milione, ma questa super mamma non si sente sfortunata, e sa che bisogna prendere di petto le situazioni, e non bisogna rimanere affranti:

“Ora guardo il mondo con occhi nuovi, è innegabile che una famiglia che lotta con una grave disabilità abbia bisogno di aiuto, noi lo abbiamo trovato in Barbara, il nostro medico, lei ci incoraggia e ci sostiene, attraverso la verità, con risposte secche e sincere. Oggi ripenso a quel “Mi dispiace”, quelle parole mi appaiono vuote, terribili… mi dispiace di cosa? Non c’è nulla di cui dispiacersi, il nostro è solo un viaggio diverso, non cambierei le miei figlie con nulla al mondo! Ora possiedo la risposta, con fierezza”.

La pesante discussione

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Scontro tra virologi a non è l’arena, mai successo in questi 2 anni

In questi ultimi 2 anni, ci siamo abituati a vedere virologi nei salotti televisivi.

Delle volte, i virologi la pensano in maniera diversa, ma questa volta, sono volate parole grosse tra due pezzi da 90.

I due big dell’informazione scientifica, hanno discusso animatamente, sempre a causa del Covid-19.

Di solito, sono altri i personaggi che siamo abituati a vedere mentre litigano, visto che i virologi, prendono posizione diverse, ma non discutono spesso tra di loro.

Andiamo a capire chi si è scontrato, ed il senso dello scontro

Crisanti e Bassetti

La discussione è nata all’interno del programma “Non è l’Arena”, condotto da Massimo Giletti.

Qui, collegato da casa, c’è Andrea Crisanti, il noto microbiologo, accademico e divulgatore scientifico italiano.

Andrea Crisanti, professore ordinario di microbiologia all’Università di Padova, ha molto criticato le ultime affermazioni del collega Matteo Bassetti.

Solo qualche giorno fa, Bassetti ha dichiarato che trova anacronistico il report quotidiano sul Covid.

Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive Ospedale Policlinico San Martino di Genova ha detto:

“Continuo a pensare che il report giornaliero andrebbe evitato. Siamo gli unici in Europa, un conto era un anno fa, un altro oggi con la popolazione vaccinata al 90%”.

Poi, Bassetti ha aggiunto:

“Nei nostri reparti siamo ben oltre il 35% di ricoverati che con il Covid-19 non c’entrano nulla. Non hanno della malattia nessun sintomo, ma solo la positività al tampone per l’ingresso in ospedale. Anzi, dirò di più, questo avviene anche nella registrazione dei decessi. Se il paziente entra in ospedale per tutt’altro, ma è positivo e muore, viene automaticamente registrato sul modulo come decesso Covid. Sono numeri assolutamente falsati”.

Giletti, ha chiesto a Crisanti il suo pensiero sulle parole di Bassetti, e Crisanti ha detto:

“Quando lei guida in autostrada per capire se va veloce guarda l’indicatore di velocità e può controllare se si mette in pericolo”.

Poi, ha lanciato un affondo verso Bassetti:

“Sul cruscotto della pandemia gli indicatori sono il numero dei casi, l’incidenza RT e il numero delle persone che vanno in ospedale e in rianimazione sono un effetto collaterale della diffusione del virus. Penso che le dichiarazioni siano da analfabeti di epidemiologia”.

Kabir e Soleil

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Kabid Bedi: La domanda imbarazzante a Soleil Sorge

In questo Grande Fratello Vip, sta accadendo davvero di tutto.

Kabir Bedi, è l’ultimo concorrente entrato nella casa più spiata d’Italia, l’attore 75 enne, è diventato famoso per aver vestito i panni di Kabir , nell’omonimo sceneggiato televisivo di Sergio Sollima.

L’attore, è entrato nella casa più spiata d’Italia dopo l’eliminazione di Eva Grimaldi.

Prima di fare il suo ingresso nella casa di Cinecittà, aveva espresso parole al miele per lo show, affermando:

“Mi piace il Grande Fratello Vip, è uno show che porta gioia: non è detto che sarò il guru della casa, ho molto da imparare”

La domanda scomoda

Nei scorsi giorni, Kabir ha commosso tutto il pubblico a casa, ricordando il figlio Siddartha, morto suicida a soli 25 anni nel 1997 e anche il suo account Instagram ha pubblicato una foto che ritrae padre e figlio.

Il post su Instagram, scritto da un suo collaboratore è questo:

“In ricordo. Oggi era il compleanno di Siddharth e come ogni anno verrà accesa una candela e verrà detta una preghiera. Amore e luce a tutti voi. In amorevole memoria di Siddharth Bedi“.

Il post, è stato preso d’assalto da tutti i fan dell’attore, che hanno fatto sentire la loro vicinanza.

In questi giorni, Kabir sta cercando di farsi conoscere dai suoi colleghi vipponi, e di familiarizzare con tutti loro.

Ha fatto molto ridere il pubblico da casa, quando Kabir, ha chiesto a Soleil il motivo della sua fama.

Kabir Bedi ha spiegato di non averla mai sentita nominare e ha cercato di saperne di più sulla concorrente.

Soleil ha risposto:

“Lavoro con la moda attraverso il digital. Comunico con i brand che devono fare una campagna per il lancio di determinate cose”

Veronica vuole cambiare vita

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Omicidio del piccolo Lorys Stival: Cosa fa Veronica nel carcere

L’omicidio del piccolo Lorys Stival, è una delle pagine di cronaca nera più brutta dell’Italia.

Ad uccidere il piccolo Lorys, non è stata una persona qualunque, ma sua madre, Veronica Panarello.

Sua madre, Veronica Panarello, è stata condannata come colpevole della sua morte, a 30 anni di reclusione nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino.

Sappiamo che Veronica, stia cercando di cambiare vita dal carcere, e di prendere un’altra direzione.

Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo

La dinamica dei fatti

E’ appena giunta in redazione, la notizia che Veronica sia stata trasferita dalla struttura, per poter studiare come operatore sociale.

Il piccolo Lorys Stival è morto nel novembre del 2014, strangolato e poi il suo corpo è stato gettato in un canale e ritrovato da un cacciatore.

Nel corso degli anni Veronica ha tentato di difendersi e di dichiararsi innocente, incolpando suo suocero, Andrea Stival.

La Panarello, per difendersi, ha sempre dichiarato di avere avuto una relazione con il suocero, e che il bambino lo aveva scoperto, così Andrea per non farlo parlare, lo aveva strangolato e poi si erano sbarazzati del corpo di Lorys.

Parole che però non sono mai state provate e alla fine, la sentenza definitiva ha scagionato Andrea Stival da ogni accusa e riconosciuto Veronica Panarello come l’unica assassina del bambino.

All’oggi, la Panarello sta cercando di costruirsi una vita professionale in autonomia, che potrà vivere quando avrà terminato di scontare la pena.

In carcere si starebbe impegnando per seguire gli studi da operatore sociale.

Il piccolo Lorys aveva anche un fratello minore, Diego ed all’età di 5 anni ha scoperto la verità su cosa è successo al fratello.

Il padre, ha raccontato che, un giorno, decise di chiedere a suo padre come fosse morto Lorys e chi lo avesse ucciso.

Davide, non ha voluto rispondere con una bugia, ed ha detto la verità al piccolo Diego.