Sono settimane particolarissime quelle che la Regina Elisabetta sta affrontando in questi giorni.

Le settimane difficili della Regina Elisabetta

Non sembra partire per il meglio questo 2022 per la sovrana d’Inghilterra. Dopo diversi mesi, la situazione per lei non sembra alleviarsi, anzi.
Nelle ultime settimane la Regina sta soffrendo, ma a causa del suo rigido orgoglio, si chiude sempre di più in se stessa.
Da quando ha contratto il Covid, la salute della Regina non sembra essere migliorata. Purtroppo però, i sintomi del virus c’entrano poco. Elisabetta ha da ormai settimane, problemi motori.
La sua vita molto più ritirata, l’ha costretta ad annullare diversi impegni e diversi incontri che aveva in programma questo mese e questa cosa mette in apprensione il Regno Unito intero.
Molti negli anni passati scherzavano sulla sua longevità, soprattutto su internet, ora però la Regina Elisabetta ha bisogno di riposo.
Dunque, si può incontrare solamente nel Castello di Westminster, dove passa le giornate esclusivamente con la sua famiglia (fatta eccezione di Harry e Megan che hanno deciso di rinunciare ai loro titoli nobiliari e condurre una vita lontana non solo dal Castello, ma dall’Inghilterra stessa). Con lei quindi, rimangono il Principe Carlo e la sua consorte Camilla, il nipote William e sua moglie Kate.

Il dolore più grande

Il dolore che però fa più male alla Regina, non è fisico.
Qualche ora fa, si è celebrata la cerimonia in ricordo del defunto marito.
Nonostante i suoi acciacchi di salute, ha voluto assolutamente partecipare alla commemorazione, celebrata all’Abbazia di Westminster.
Era in prima fila, davanti a tutti, visibilmente commossa in volto. Erano mesi interi che gli inglesi non vedevano la propria sovrana uscire dal Castello, si tratta infatti della prima uscita dopo diversi mesi.
Quest’uscita della regina, testimonia ancora una volta l’affetto che ella nutriva e nutre ancora nei confronti del defunto marito, Filippo. A stento è riuscita a trattenere le lacrime.
Molti i partecipanti alla cerimonia, i più erano funzionari del governo britannico. Hanno partecipato al ricordo, circa 1.800 persone. Tra di essi, c’erano anche Penelope Knatchbull, contessa Mountbatten di Birmania e Boris Johnson, il primo ministro inglese.

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