Lo scorso 8 agosto ha perso la vita una delle personalità che ha fatto compagnia a molti italiani durante i pomeriggi di trasmissione. Ecco di chi si tratta.
Di chi stiamo parlando
Due giorni fa, l’8 agosto, ha perso la vita Antonella Rocchi. La giornalista della redazione di RTL 102.5 si è spenta a seguito di una lunga malattia, aveva solamente 51 anni.
In molti la ricordano per essere stata nella redazione spettacoli di Mediaset a inizio carriera, ma già nel 2000 è approdata a RTL 102.5, dove ha lavorato come giornalista fino alla malattia.
Sulla situazione, la famiglia ha voluto massima riservatezza, quindi nell’articolo (secondo paragrafo) è stato lasciato gran parte dello spazio ai commenti di amici e colleghi.
Gli attestati di stima degli amici e colleghi
Ecco il post della radio per la quale ha lavorato per circa 20 anni:
“La scomparsa della collega e amica Antonella Rocchi ci lascia profondamente costernati. Con lei se ne va un pezzo della nostra storia e una grande giornalista. Esprimiamo con affetto vicinanza a suo marito Massimo e ai due figli, Matteo e Arianna. La famiglia di RTL 102.5”
Costernata anche l’amica e collega Giulia Legrenzi, che non riesce a scrivere molto, solo un augurio sincero per la sua amica di una vita:
“Ciao Tesoro. Che la tua innata, gioiosa leggerezza ti accompagni”
Il caposervizio Alberto Ciapparoni invece, ha scritto:
“Stamani la redazione di Rtl ha il cuore a pezzi. Ci ha lasciato una ragazza, una collega, con cui abbiamo vissuto mille avventure e condiviso mille cose. Madre, moglie, giornalista e una parte di noi: Antonella era, è questo e lo sarà sempre. Da lassù lavorerà con noi”
L’editore della radio, Lorenzo Suraci ha scritto parole al miele per lei:
“Il suo percorso con noi è stato lungo e fruttuoso. Nel lavoro ha sempre dimostrato professionalità e umanamente grande spessore e garbo. Era un volto noto ai nostri ascoltatori e per salutarla e ricordarla oggi le abbiamo dedicato un notiziario. In questi quattro anni ha sempre seguito con passione il percorso della radio e dei colleghi nella speranza di poter tornare”