Arresto cardiaco improvviso, il dodicenne purtroppo non ce l’ha fatta
In queste ultime ore, speravamo di portarvi delle buone notizie, dopo che l’Italia intera è stata in ansia per il giovane 12 enne colpito da un malore.
Purtroppo il baby atleta non ce l’ha fatta, Carlo Alberto è morto a 12 anni a Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.
Il giovanissimo atleta delle “Fiamme oro” di Padova è morto ieri presso l’ospedale Ca’ Foncello dove era ricoverato da domenica, giorno del malore, che lo ha colto mentre partecipava a una corsa campestre.
Inizialmente, sembravano esserci buone notizie, ma poi tutto è precipitato.
La scomparsa
All’inizio, i soccorritori erano riusciti a rianimarlo, e a trasportarlo al nosocomio della città di Treviso dove è stato ricoverato per due giorni nella terapia intensiva del reparto di cardio-chirurgia, fino al tragico epilogo, il decesso.
La tragica notizia è stata diramata proprio ieri dalla Fidal, la Federazione Italiana Atletica Leggera, che in una nota ha scritto che:
“Carlo Alberto non ce l’ha fatta. Il giovane atleta padovano, colpito da un malore domenica a Vittorio Veneto (Treviso), durante una gara del 37° Cross Città della Vittoria, è stato dichiarato morto in serata”. “La notizia del decesso lascia sgomenti e attoniti. Ai famigliari di Carlo Alberto vanno le più sentite condoglianze da parte del presidente del Comitato regionale della Fidal, Francesco Uguagliati, e dell’atletica veneta tutta. Il presidente Uguagliati, a nome dell’intero movimento regionale, esprime anche un sentimento di particolare vicinanza al Gs Fiamme Oro Padova, società che da qualche mese aveva accolto Carlo Alberto tra i propri tesserati”.
Anche il governatore del Veneto Luca Zaia, intervistato a tal proposito ha detto:
“Un dolore straziante, che provo assieme a tutta la comunità veneta, al mondo dello sport.Mi unisco in un forte e solidale abbraccio alla mamma e al papà, a tutta la famiglia, ai suoi tanti amici, a tutti coloro che in soli 12 anni di vita lo hanno amato e apprezzato. Il dolore è ancora più grande, perché in queste ore abbiamo sperato che i soccorsi efficienti e immediati e l’impegno dei bravi medici dell’Ospedale Ca’ Foncello potessero ridare la vita a Carlo Alberto.Così non è stato, perché a volte la vita ci propone prove inspiegabili, dolori insopportabili, incredulità di fronte a una situazione tragica e inintelligibile.