L’ex presidente del consiglio e attuale leader di Forza Italia, non è nuovo alle assenze in aula. Questa volta manda un certificato medico al pm come giustificazione della sua assenza. La risposta piccata del pubblico ministero non tarda ad arrivare: “Ma allo stadio è andato”.
Cosa è successo in aula
A Monza in questi giorni è in corso il processo per estorsione dell’ex Olgettina Giovanna Rigato per quanto riguarda le cene e le serate senza regole di Arcore.
Nel certificato viene specificato che è fortemente sconsigliato all’ex premier di partecipare a riunioni con più persone. Questo foglietto medico però, cozza con quello che effettivamente il cavalier Silvio ha fatto due giorni dopo la presentazione di quel certificato, e cioè domenica durante la partita del suo Monza (a cui tiene molto in quanto fondatore di Fininvest, proprietaria della squadra).
Berlusconi, poco prima del calcio d’inizio, si è presentato nella tribuna dello stadio Brianteo ed ha visto la partita insieme ad Adriano Galliani, riprendendo la tradizione che aveva quando era presidente del Milan, l’unica differenza è stata la presenza dell’attuale fidanzata Marta Fascina.
In aula, il primo a far notare questa incongruenza, è stato il pm Rosario Ferracane.
Che sia un modo per guadagnare tempo e ragionare sulle varie tattiche da adottare? Ciò che è sicuro è che sarà ascoltato nella prossima udienza, salute permettendo.
Perché l’accusata di estorsione è l’ex Olgettina Giovanna Rigato
Nel processo che ha visto l’assenza dell’ex presidente del Milan però, l’accusa non ricade sulla sua persona ma su Giovanna Rigato, la ragazza ospite alle cene di Silvio Berlusconi ad Arcore, residente in via Olgettina a Milano.
La ragazza è stata accusata di tentata estorsione in quanto avrebbe chiesto denaro (circa mezzo milione) in cambio del suo silenzio.
Ciò, oltre a rendere inutilizzabili le dichiarazioni della ragazza presente alle serate di Arcore, prese a testimonianza nei due processi sul caso Ruby, le ha maturato oltre all’accusa di estorsione, quella di falsa testimonianza.
Infatti, come si legge dalle dichiarazioni del geometra di Berlusconi, Roberto Trombini (convocato dall’avvocato difensore Federico Cecconi), nel settembre 2016:
“Avevo trovato un appartamento a Rigato, che lo chiedeva urgentemente, in 3 giorni, ma era necessario qualche giorno ancora per fare delle verifiche catastali e lei allora in un incontro ad Arcore ebbe una reazione scomposta e arrabbiata, fece un gesto con una mano per far capire che le dovevano essere versati dei soldi, penso 500mila euro, e Berlusconi rimase sbigottito”