È ormai passato più di un mese dall’inizio delle ostilità tra Russia e Ucraina e sembra esser finito il tempo delle indecisioni. Sempre più paesi ormai si sono schierati già o si stanno schierando in questi giorni (chi più, chi meno) da una o dall’altra parte.

La crisi e i nuovi negoziati tra Russia e Ucraina

Stanno lentamente riprendendo le trattative tra i due paesi in conflitto. Ad oggi, ancora non si è trovato un accordo neanche di massima in nessun punto proposto dalla Russia nelle settimane passate.
Il Cremlino, sta accusando l’Ucraina di voler mandar avanti il conflitto, seguendo alla lettera le indicazioni dettate da Washington. Tutto questo perché (a detta del ministro degli affari esteri russo, Lavrov) nelle ultime ore, l’Ucraina sta rifiutando categoricamente tutte le soluzioni messe sul tavolo dalla Russia, ritrattando anche le proposte che avanzò lei stessa nei giorni precedenti agli incontri diplomatici.
Nelle prossime settimane però, riprenderanno in Turchia ulteriori negoziati.
La volontà di terminare il conflitto da parte delle due nazioni c’è, però a chi propone un incontro in maniera diretta fra Putin e Zelensky, Lavrov stesso risponde definendolo “controproducente” allo stato attuale delle cose. Questo tipo di incontro, potrà esserci solamente per suggellare gli accordi, non per ribadire in maniera futile le proprie posizioni.

La chiamata del presidente ucraino all’Italia

Nonostante il conflitto richieda un enorme dispendio di energie, il presidente ucraino sta già pensando a delle contromosse per riuscire a proteggere la sua nazione anche nell’immediato futuro.
L’idea di Zelensky è quella di formare un gruppo di stati che possano garantire la sicurezza dell’Ucraina. Ovviamente le operazioni combinate, dovranno partire solamente nel caso in cui l’Ucraina dovesse subire un nuovo attacco militare.
Questo progetto, ha tutta l’aria di essere un apparato del tutto parallelo alla NATO, i cui criteri per farne parte, sono di gran lunga più rigidi.
All’interno di questa alleanza, dovrebbero essere tutti gli stati dell’Onu, il Canada, la Germania, la Turchia e infine, l’Italia.
L’impegno che l’Ucraina vorrebbe chiedere alla nostra nazione, è stato sottolineato anche dall’ambasciatore ucraino.
Il progetto, si chiamerà U24, United for Peace, e si pone l’obiettivo di agire entro 24 ore da un’aggressione subita.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui