Questo il messaggio del noto virologo che in questi giorni, ha fatto il punto della situazione Covid in Italia.
Numeri in aumento in Italia
I dati riguardanti i contagi del Covid, a fine settembre, iniziano a preoccupare di nuovo gli Italiani.
Anche se la popolazione è stanca di questo virus che sta attanagliando le vite degli italiani da ormai due anni, con gli impegni che si moltiplicano e con le temperature che scendono, c’è bisogno di buttare un occhio sui bollettini diramati dal Ministero della Salute.
L’ultimo, quello del 30 settembre, fa i il quadro di una situazione che a breve, potrebbe non essere più tranquilla, dato soprattutto il fatto che ci si sta avvicinando alla stagione invernale.
Ora, per non diffondere nessun allarmismo, un po’ di dati.
I contagi sono i netta risalita al momento e il bollettino conta 34.479 nuovi casi di infezioni Covid, contro i 37.522 del 29 settembre e soprattutto i 21.085 di venerdì scorso.
Il tasso di positività dei tamponi, rimane stabile: risultati positivi il 18,9% dei tamponi (183.059 il numero complessivo di quelli fatti).
Le regioni maggiormente colpite rimangono sempre le stesse, ovvero: la Lombardia, seguita da Veneto, Piemonte , Lazio ed Emilia-Romagna.
Le parole del virologo
Su quest’argomento, è tornato a dire la sua Fabrizio Pregliasco, docente di Igiene all’Università Statale di Milano.
Negli scorsi giorni, ha rilasciato alcune dichiarazioni a chi gli aveva chiesto un parere sulla situazione Covid di settembre:
“Inquieta ciò che si sta vedendo in Inghilterra, con un 30% in più di casi […] ma anche quello che stiamo osservando noi in Italia”
Ciò che spaventa di più il virologo, sono le conseguenze che potrebbero esserci con questi rialzi:
“La possibilità è che nell’arco di alcune settimane si possa arrivare a 60mila casi al giorno di infezioni da Sars-CoV-2 e forse più”
Però, come già si può immaginare, è difficile prendere delle contromisure:
“Non è facile stabilire come sarà il prossimo futuro, perché molto dipenderà dall’insorgenza o meno di nuove varianti”
“Purtroppo però anche Omicron sta mostrando i suoi effetti e sicuramente sarà un inverno impegnativo”
L’unico mezzo in nostro possesso per combattere un rialzo repentino dei contagi e per evitare che ci siano complicazione, è fare il vaccino proprio per:
“programmare diversi scenari per avere un’adeguata capacità reattiva. Non solo in termini di gestione della pandemia, ma della sanità in generale rispetto a un coordinamento necessario tra l’assistenza territoriale e quella ospedaliera. Bisogna implementare network organizzati”
Chiosando il tutto con una frase che potrebbe diventare iconica:
“Non è finita, ma possiamo farcela”