La tragica scomparsa di Giulia Cecchettin, una giovane di soli 22 anni vittima di femminicidio, ha profondamente scosso la comunità veneta. Questo articolo esplora i dettagli della sua sepoltura e riflette sull’impatto del suo caso nella lotta contro la violenza di genere.

La Cerimonia di Addio

Il funerale di Giulia Cecchettin si è tenuto nella parrocchia di San Martino a Saonara. La cerimonia ha visto la partecipazione del vescovo di Padova, Claudio Cipolla, e di numerose autorità locali. Migliaia di persone hanno assistito all’evento, per il quale sono stati installati maxi schermi esterni. Il sindaco Michela Lazzaro ha annunciato che Giulia verrà sepolta accanto a sua madre Monica, simboleggiando un legame eterno tra madre e figlia.

La mossa delle istituzioni

Il femminicidio di Giulia ha spinto la regione Veneto a proclamare il lutto regionale nel giorno dei suoi funerali. Il presidente Luca Zaia ha invitato a indossare fiocchi rossi come segno di protesta contro la violenza sulle donne:

“Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz’asta e l’intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, agli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene. Il dolore e lo sgomento coinvolgono, in queste giornate, l’intera comunità veneta: ci si interroga sui perché di una vita spezzata senza senso, sull’oltraggio a una ragazza che era simbolo per il proprio impegno nella vita e per il suo sorriso gentile, che abbiamo imparato a conoscere anche dai racconti di chi più le era vicino”

Anche Mario Conte, presidente di Anci Veneto, ha espresso la vicinanza al pensiero di Zaia:

“Non potevamo che iniziare l’incontro con un minuto di silenzio. Siamo stanchi di dover ancora una volta soffrire una vittima di femminicidio, sono 105 da inizio anno in Italia, e quindi raccogliamo l’appello del governatore Luca Zaia e parteciperemo, come Comuni, con un nostro rappresentante ai funerali. Noi, però, vogliamo mettere in campo politiche attive insieme alle scuole, alle famiglie, alle società sportive, le associazioni a tutela delle donne e nondimeno per l’educazione degli uomini. Come Anci Veneto ci siamo dunque impegnati a lanciare politiche attive, coinvolgenti e partecipative, che ci aiutino a cambiare mentalità e aumentare la cultura del rispetto”

La Comunità in Lutto

Il parroco don Francesco Monetti ha espresso la sua preoccupazione per la grande affluenza di persone, sottolineando il dolore e la partecipazione intensa della comunità. Questo momento di riflessione collettiva mira a trovare speranza e futuro in una situazione di profondo dolore.

La morte di Giulia Cecchettin non è solo una tragedia personale, ma un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. La sua storia ha unito una comunità nel dolore e nella determinazione a cambiare la mentalità e promuovere il rispetto reciproco.

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