Ecco cosa succede venerdì in Italia, è incredibile
L’Italia sta vivendo un periodo molto difficile. Il virus, ha subito una forte frenata grazie all’introduzione del Green Pass, ed alla campagna vaccinale, che ha in parte arginato il problema Coronavirus.
In questo periodo, ci sono sempre più proteste contro il Green Pass, che stanno creando disagi a tutta la popolazione.
In questi giorni, i portuali di Trieste riprendono la loro battaglia contro il Green Pass ancor prima di conoscere la risposta del governo – che è attesa in questi giorni – , alle richieste affidate al ministro dell’Agricoltura Stefano Patuanelli che sabato scorso in piazza Unità d’Italia ha incontrato Stefano Puzzer, uno dei leader del Comitato 15 ottobre.
E’ da poco giunta in redazione, la notizia che quattro di loro, dopo le manifestazioni dei giorni scorsi, sono risultati positivi, uno di loro è ricoverato.
Nei scorsi giorni, hanno fatto sapere di aver fatto delle richieste al governo.
Le richieste dei portuali
Al governo il Comitato 15 ottobre ha rivolto delle richieste che dal sottosegretario alla Salute Costa, ha definito assurde, e da non prendere in considerazioni.
Le richieste, sono l’abolizione dell’obbligo di Green Pass sui luoghi di lavoro, e le scuse alla città di Trieste per aver usato gli idranti per disperdere la manifestazione che bloccava gli accessi al porto.
Nonostante, sia positivo al Covid-19, Puzzer fa sapere che in caso di risposta negativa, verranno indette nuove forme di protesta a oltranza.
Intervistato a tal proposito, il leader della protesta ha affermato:
“Oggi è un ulteriore giorno di protesta, domani vedremo cosa arriverà e ne prenderemo atto. Aspettiamo che il governo ci dia una risposta. I portuali di Trieste chiedono a nome di tutti gli italiani che il presidente del Consiglio tolga questa misura, che non obblighi nessuno a vaccinarsi. Se domani dovesse arrivare il no del governo, andremo avanti a protestare. Invito tutti per venerdì a non usare il certificato verde e a una giornata di riflessione, vaccinati e non, a non entrare nelle fabbriche o ad andare davanti ai ristoranti e fare un pic-nic”.