Il vertice europeo a Versailles
Ieri, in Francia, si è tenuto un vertice informale tra i capi di stato e di governo dei 27 paesi membri dell’Unione Europea. Ovviamente a presidenziare per l’Italia è stato il primo ministro Mario Draghi.
L’argomento principale di tale vertice è la gestione del conflitto, generato ormai qualche settimana fa in Ucraina.
Arrivato al Castello, dopo aver incontrato il presidente francese Macron al Palazzo dell’Eliseo, Draghi commenta così il suo incontro con quest’ultimo:
“Ho avuto un lungo incontro con Macron. Italia e Francia sono allineate con l’Ue. Abbiamo chiesto tante volte, insieme, al presidente Putin di cessare le ostilità e in particolare i bombardamenti sui civili. Continueremo a farlo.”
Poi una disamina sulle conseguenze degli impatti dei bombardamenti russi: per il premier italiano, a subire più danni saranno le strutture ucraine e tutto questo comporterà dei costi aggiuntivi per l’economia europea
“Ma la risposta non è allentare la pressione sul presidente Vladimir Putin: la risposta è lavorare insieme, sostenere le nostre economie, sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, sostenere le nostre imprese”.
Quindi, nonostante le difficoltà, rimanere compatti con tutta l’Europa per il piano d’azione messo in atto in questo momento.
Il suo pensiero sulle sanzioni alla Russia e sulla carenza di materie prime
Draghi e l’Europa, da quanto si apprende da questo vertice, non hanno paura a ridisegnare le traiettorie del loro commercio delle materie prime. Se la Russia non dovesse trovare un accordo con l’Ucraina e se il conflitto andrà avanti ancora a lungo, l’Europa intera cercherà nuovi partner commerciali anche a costo di stravolgere tutti gli accordi commerciali che ci hanno accompagnato in questi anni.
“La discussione ha toccato le insufficienze di materie prime, tra cui l’agro-alimentare. La risposta è che se ciò si aggreverà occorrerà importare da altri Paesi, come Usa, Canada o Argentina. Ciò determina una necessità di riconsiderare tutto l’apparato regolatorio e questo argomento lo ritroviamo sugli aiuti di Stato, sul Patto di Stabilità. C’è la convinzione che la Commissione debba rivisitare temporaneamente le regole che ci hanno accompagnato in questi anni”
Chiosa poi con le sanzioni. Il problema più grandi i quest’ultime è che al momento, nel breve periodo, non gravano solamente sulla Russia (a cui sono rivolte direttamente) ma anche ai cittadini:
“Le sanzioni adottate contro la Russia sono molto pesanti e sono state adottate da tutti senza esitazioni. Possono essere anche più pesanti, l’importante è essere consapevoli che hanno un impatto su famiglie e imprese e, soprattutto, per il mantenimento della loro produzione. Questa situazione se non affrontata ha il potenziale di fratturare il sistema economico Ue spingendolo verso il protezionismo”
L’augurio poi per la fine della guerra:
“Più pesanti sono le sanzioni e minore è il rischio di un allargamento del conflitto.
Putin non vuole la pace, il suo piano sembra essere un altro. Io mi auguro che al più presto si arrivi ad uno spiraglio e noi faremo di tutto affinché Ucraina e Russia arrivino a parlarsi, purché sia preservata la dignità dell’Ucraina”