L’anno politico in Italia si preannuncia intenso. Con le elezioni europee di giugno alle porte, l’attenzione si concentra sulla direzione che l’Italia sta prendendo sotto la guida di Giorgia Meloni. In una recente intervista concessa al Corriere della Sera, Lilli Gruber ha espresso le sue opinioni sulla situazione.
In vista delle Europee di giugno, sarà “Un anno cruciale”, afferma la Gruber, “per capire dove sta andando l’Italia di Giorgia Meloni e qual è la vera natura del potere di questa destra al governo”.
Queste parole rivelano l’importanza del momento politico attuale. Ma non solo. Gruber sottolinea anche l’importanza di capire se l’opposizione sarà in grado di costruire una vera alternativa:
Sul fronte politico, la giornalista ha parole chiare per la Meloni. Afferma che la premier “vive ancora sempre sulle barricate”, nonostante sia una abile politica: “di sicuro non è una underdog, ma una politica abile che ha costruito la sua carriera in anni di militanza e Parlamento. Ora è presidente del Consiglio, ma ugualmente vive costantemente sulle barricate: in tempi così critici avremmo bisogno di non dividere il Paese in amici e nemici”.
E per rafforzare la sua tesi, ha poi aggiunto: “Sembra le risulti difficile togliersi l’abito della comiziante d’opposizione per mettersi quello istituzionale di premier”
Le critiche non si fermano qui. Parlando dell’attuale governo, specialmente in materia di politica estera e rapporti con l’Europa, lo descrive come un ‘giano bifronte’: “su politica internazionale, Nato e conti pubblici ha le mani legate, e quindi si muove in continuità con i precedenti governi, come in sostanza anche nei rapporti con l’Europa. Siamo lontani dalla propaganda sovranista di quando stava all’opposizione. Sul fronte interno invece cavalca i temi identitari di una destra reazionaria”.
Il caso Giambruno
Un altro punto di discussione è il caso di Andrea Giambruno. Gruber è critica sulla gestione della situazione da parte di Meloni. “La politica è anche capacità di prevenire i problemi. Giorgia Meloni doveva avvertire il suo compagno di evitare commenti inutili che l’avrebbero messa inevitabilmente in imbarazzo, vista la rilevanza del suo nuovo ruolo istituzionale. Non è una questione di libertà di stampa, come ha detto Meloni, ma di gestione del potere politico, in tutti gli ambiti. Compreso quello familiare e personale. Una necessità, quando si è sotto i riflettori in permanenza”.
Critiche a RAI e giornali
Infine, la Gruber non risparmia critiche nemmeno al mondo della televisione e del giornalismo:
Per quanto riguarda la tv, nello specifico la Rai:
“È irriformabile e la politica insaziabile. E leggo che Giorgia Meloni avrebbe stretto un patto con Marina Berlusconi per tutelare le aziende di famiglia. I cittadini che pagano il canone meriterebbero uno spettacolo più decoroso. E finalmente una legge sul conflitto di interessi”.
Mentre sul giornalismo, afferma:
“Non esiste una tecnica, c’è bisogno di disciplina intellettuale ed estetica, di duro lavoro e di sangue freddo. Un giornalista e conduttore non deve deliberatamente mettere in scena un circo-spettacolo”.