Italia colpita ancora una volta dal maltempo. Ecco le conseguenze e dove è avvenuto.
Dove è avvenuto il disastro
Il maltempo sembra proprio non voler smettere di creare danni, e mai come quest’anno, ci è riuscito.
Dopo il turno delle Marche, i disagi causati dalla violenza delle precipitazioni arrivano anche nel basso Lazio, a Formia, in provincia di Latina.
Due giorni fa, il 29 settembre, la frazione collinare di Santa Maria La Noce è stata stravolta dall’esondazione del torrente, il Rio Fresco.
In alcuni video girati dai residenti, si odono alcune voci che gridano “Aiutateci!”, “Aiuto!”. Dalle riprese, oltre le grida, le immagini di un intero quartiere stravolto dall’acqua e dal fango. La melma ha intasato le strade e la pioggia battente ha imperversato tutta la giornata lungo la costa Pontina e nell’entroterra.
I vigili del fuoco hanno avuto a che fare con tetti scoperchiati, allagamenti in tutta l’area, alberi e rami spezzati, ma fortunatamente non hanno ancora registrato feriti o dispersi.
L’alluvione lampo, ha trascinato ogni cosa, terminando il suo tragitto in mare.
Le parole del consigliere regionale
Su questo delicato argomento, è voluto intervenire anche il consigliere regionale, Pasquale Ciacciarelli, il quale ha ribadito un discorso già fatto per il maltempo che aveva colpito le stesse zone agli inizi del mese:
“Scandaloso il disinteresse e disimpegno dimostrato dalla Regione Lazio sul vero e proprio dramma atmosferico che si è abbattuto lo scorso 8 settembre in Provincia di Frosinone ed in particolare sulle comunità di: Frosinone, Alatri, Boville Ernica, Veroli, Arce, Ripi, Torrice Strangolagalli, ma anche nel sud della Provincia, quindi a Cassino e nel Cassinate. Queste zone, infatti, sono state duramente colpite da eccezionali precipitazioni atmosferiche, delle vere e proprie palle di grandine, grandi come quelle da tennis, che hanno provocato auto distrutte, vetri in frantumi, alberi abbattuti, rami nelle carreggiate stradali, tetti delle case divelti. Per non parlare degli ingenti danni provocati dall’eccezionale evento atmosferico alle coltivazioni, in particolare agli uliveti. Le precipitazioni non hanno risparmiato, né i centri urbani né le periferie, dove i danni ei disagi per i cittadini sono stati di particolare gravità e rilevanza.”