Vladimir Putin ordina l’immediato cessate il fuoco. Ma c’è un motivo ben preciso che lo spinge a farlo: il leader russo non si è arreso, anzi, è sempre più concentrato a raggiungere i suoi obiettivi.
L’assedio russo in Ucraina
Continuano i martellanti attacchi russi sul suolo ucraino. Putin non ha intenzione di mollare un centimetro di ciò che, secondo lui, gli spetta.
Negli ultimi giorni però si sta trattando per raggiungere un’intesa tanto che Lavrov, diplomatico e politico russo, promette:
“Troveremo una soluzione”
In tutto questo però i bombardamenti sono rimasti all’ordine del giorno: cresce il numero delle città colpite dall’artiglieria russa.
I russi negli scorsi giorni hanno continuato a sfiancare l’Ucraina, colpendo obiettivi strategici. Ad esempio, in questi giorni è stato fatto esplodere un deposito petrolifero a Chernihiv e Kherson, invece, soccombe per l’arrivo dell’avanzata russa. Distrutte inoltre una cattedrale e tre istituti scolastici a Kharkiv mentre Mosca rivendica il possesso della più grande centrale atomica ucraina.
Tra le città che vengono assediate e altre che vengono danneggiate in maniera importante, c’è la capitale Kiev che ancora resiste e risponde colpo su colpo.
Arriva il cessate il fuoco da parte di Mosca
Nella sua fama di conquista però, Putin non sembra essere intenzionato a coinvolgere civili. Ovviamente si è in guerra e questo è una probabilità quasi scontata, ma oltre che per intavolare una trattativa con l’Ucraina (appoggiata a distanza dalla NATO), il leader del Cremlino chiude le bocche di fuoco russe per permettere agli ucraini di far evacuare gli ultimi civili rimasti in Ucraina, attraverso corridoi umanitari.
Secondo l’ONU (Organizzazione Nazioni Unite) già un milione di persone ha già abbandonato l’Ucraina, ma molte altre sono in attesa di varcare il confine e allontanarsi dalle zone del conflitto.
Mossa quanto mai controversa questa di Putin considerando anche alcuni video che girano nella rete nei quali, militari russi non ci pensano su due volte ad avere la meglio sul nemico ucraino.
Quello che tutti sperano è che questa sia un’apertura verso l’Ucraina per instaurare rapporti assai migliori di questi.
Che sia per la paura di aver ripercussioni una volta finito il conflitto, che sia per non sembrare un criminale di guerra agli occhi di tutto il mondo, il leader russo riesce, nella sua scellerata smania di conquista, a fare anche qualcosa di buono anche se questo, ovviamente non sarà mai abbastanza…anzi, per redimersi dovrebbe cessare immediatamente il conflitto in maniera però permanente.