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VA AL CIMITERO E TROVA LA MORTE, MUORE SULLA TOMBA DELLA SORELLA

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Una storia che ha poco di razionale. Quello che è successo è una testimonianza di vero dolore. In pochi possono capire ciò che si prova. Ecco cosa è successo e dove.

La forza dei legami affettivi

Si sa, a volte i legami tra parenti possono essere molto complicati, ma quando non ci sono problemi in famiglia, possono costituire i legami più forti che si possano avere.
Avere lo stesso sangue è uno dei fattori che può unire in modo molto forte le persone.
Escludendo il rapporto genitori-figlio, che rappresenta la forma più assoluta di amore, c’è un altro rapporto molto forte ma che non tutti hanno avuto il privilegio di sperimentare: il legame tra fratelli.
Non importa che siano due fratelli, due sorelle o fratello e sorella, il legame che si instaura è alquanto speciale. Anche i litigi assumono modalità più aspre, proprio perché ci tiene in maniera più importante a quella persona.
Una testimonianza lampante della forza di questo legame, ci viene data da Antonino Salerno.

Cosa è successo e dove

Nel cimitero di Santa Maria dei Rotoli, il più grande di Palermo, circa 700 bare restano ancora in attesa di avere una sepoltura. Diverse decine di feretri sono stati ammassati nel deposito, persino negli uffici amministrativi, tanti altri sono al riparo sotto alcune tensostrutture realizzate ad hoc, 21 gennaio 2021. Non è possibile ricorrere alla cremazione: l’unico forno crematorio, costruito una quarantina d’anni fa, è guasto da parecchi mesi. Per la costruzione di un nuovo tempio crematorio siamo ancora alla progettazione e se tutto va bene servirà almeno un anno e mezzo.ANSA/FRANCESCO TERRACINA

Il signor Salerno, aveva 65 anni, era un siciliano (di Palermo) ed è morto nel cimitero dei Rotoli.
Le circostanze della morte sono alquanto curiose: l’uomo si era recato al cimitero per la tumulazione della sorella.
Dopo aver assistito all’operazione, ha preso la decisione di andare a visitare la tomba del padre e della madre. Ma ecco che, tutto a un tratto, viene colpito da un forte malore. L’uomo si accascia a terra.
Il tutto è accaduto sotto gli occhi di alcuni visitatori presenti all’interno del cimitero e alcuni operai intenti a praticare lavori di ristrutturazione.
Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi.
I sanitari hanno fatto di tutto per tentare di rianimare l’uomo che è spirato lì, a pochi passi dalle tombe della sua famiglia, subito dopo lo straziante dolore della morte della sorella.
Sul posto sono intervenuti anche i poliziotti che hanno potuto solamente raccogliere le testimonianze dei presenti, nell’attesa degli esami effettuati dal medico legale che ha confermato la morte per cause naturali.

Italia, terribile nubifragio: ancora un disastro a causa del maltempo

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Il maltempo non sembra esser passato, in Italia ancora numerose perturbazioni e nubifragi. Ecco l’ultima zona colpita tra la preoccupazione generale.

La violenza di autunno

L’estate sembra aver lasciato il nostro paese ormai da settimane, definitivamente. Anche i più fiduciosi hanno dovuto darla vinta all’autunno, con le sue temperature fredde.
Nessuno però si sarebbe aspettato un cambio stagione così repentino e violento.
Ed è proprio per questo, a causa dell’improvviso abbassamento delle temperature (arrivato grazie alle correnti molto più fresche rispetto qualche settimana fa), che l’intero territorio italiano è stato, in questi giorni, colpito dal maltempo.
L’intensità delle piogge però è stata diversa da regione a regione. Non è passato molto dal nubifragio che ha letteralmente investito le Marche, creando danni, scompiglio e, purtroppo, feriti, morti e dispersi.
In questi giorni, un’altra perturbazione sta interessando anche il Lazio, dove dallo scorso weekend è stata emessa l’allerta meteo.
Ma purtroppo il Centro non è l’unica zona colpita.

Il nubifragio di Genova

Infatti, nella giornata del 24 settembre (sabato scorso) un fortissimo nubifragio si è riversato su Genova.
Violente le piogge cadute. La quantità di acqua è stata maggiore del solito se si considera l’arco di tempo (relativamente breve) con cui si sono abbattute al suolo.
Le strade del capoluogo sono diventate dei veri e propri fiumi. Allagate soprattutto le vie di Sampierdarena, Certosa e Rivarolo, fino ad arrivare ai quartieri stessi nel cuore del capoluogo.
Secondo i dati raccolti da Arpal, alle 12:00 del 24 settembre sono stati registrati i 24.6 mm/15min, 44 mm/30min e 70 mm/1h millimietri di pioggia presso la stazione di Genova Bolzaneto.
Si è dunque reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco che hanno dovuto soprattutto gestire il problema dell’allagamento dei vari sottopassaggi.

Inoltre, il portale Genova24 aveva annunciato:

“La situazione è costantemente monitorata dalla Sala Operativa Regionale, aperta per tutta la durata dell’allerta. La Protezione Civile della Regione Liguria raccomanda ai cittadini la massima cautela e di osservare le opportune norme di autoprotezione.”

Spiegando poi anche l’origine di queste violente perturbazioni e dove, probabilmente, colpiranno:

“Il passaggio di una perturbazione in arrivo dal Mediterraneo occidentale porta piogge diffuse moderate, fino a forti sul levante, che potranno localmente assumere carattere di rovescio o temporale. Cumulate areali elevate su ponente e alture, significative sul levante”

Il numero di volte che fai pipì indica se sei sano. Ecco tutto quello che devi sapere

Decifrati i messaggi che la vescica manda attraverso l’urina, grazie allo studio di un famoso urologo americano. Ecco a cosa ha portato questo studio.

L’importanza dell’urina

Tra i segnali che il nostro corpo riesce a mandarci, tra i più lampanti e meno complessi c’è la pipì.
Il numero di volte in cui si va in bagno e il colore delle urine (chiaro o scuro), indica il nostro stato di salute.
Questo è ciò che uno dei maggiori esponenti dell’urologia americana, ovvero Neil Grafstein, ha dichiarato durante una delle sue conferenze. Ad esempio, per Grafstein, analizzando la frequenza con cui si va in bagno, si può determinare il livello di idratazione della persona.
Ovviamente, come in molti sapranno, rimanere idratati è uno dei parametri che può definirsi quasi fondamentale per il nostro organismo.
In genere, un organismo sano, rilascia urine dalle quattro alle sette volte al giorno.
Questo valore però può aumentare o diminuire a causa di altre variabili esterne.
Nel prossimo paragrafo le vedremo nel dettaglio.

I segnali lanciati dalla vescica

Le variabili che possono alterare il numero di volte in cui si va in bagno, possono essere la quantità di acqua bevuta (durante l’arco della giornata), l’assunzione di alcolici, di caggè o altre sostanze che, in caso di abuso, possono provocare un’irritazione della vescica.
Una minzione eccessiva può esser però sintomo di una vescica iperattiva.
Quindi, a patto che non siano presenti problemi d’incontinenza, per ovviare a questo problema, come suggerisce Neil Grafstein, si possono fare degli esercizi per “allenare” la vescica, per cercare di ridurre al minimo il rischio di infezioni.
Il colore invece è un altro indicatore di disidratazione. In un soggetto sano (condizione data per assunta), quando si è disidratati, le urine si presentano molto più scure del solito, in quanto sono più concentrate.
Ma a volte può anche essere la conseguenza dell’assunzione di alcuni farmaci o alimenti, non c’è dunque bisogno di preoccuparsi.
Solo in pochi casi, può diventare sintomo di svariate condizioni patologiche, come ittero e ostruzione del flusso biliare o di presenza di sangue nelle urine.

LA FIGLIA DI SALVATORE PAROLISI HA RINNEGATO IL PADRE: COSA DEVE FARE

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Questo il gesto della piccola Vittoria, che ha rinnegato suo padre. Ecco cosa ha fatto.

Un breve riassunto

Tutti ricorderanno dell’omicidio di Melania Rea, la donna che all’epoca dei fatti era sposata con Salvatore Parolisi, ex caporalmaggiore. Dall’unione dei due è nata la piccola Vittoria, che in quell’anno aveva solamente 18 mesi.
Melania è sparita il 18 aprile del 2011, a Colle San Marco, mentre era insieme alla sua famiglia. Da quanto si evince, la donna si era momentaneamente allontanata in quanto necessitava di un bagno e, si è apprestata a raggiungere lo chalet “Il Cacciatore”, ma lì nessuno l’ha mai vista entrare.
Venti minuti dopo l’allontanamento di Melania, non vedendola tornare, è lo stesso Parolisi a lanciare l’allarme.
Ma solo due giorni dopo, il 20 aprile del 2011, il cadavere della vittima viene ritrovato grazie ad una telefonata anonima effettuata da una cabina telefonica non rintracciata.
Il corpo viene ritrovato martoriato, trafitto da oltre 35 ferite da arma da taglio e una siringa conficcata sul corpo, nel bosco di Ripe di Civitella.
L’esame autoptico ha poi confermato che sul corpo del cadavere non c’erano tracce di violenza sessuale o di strangolamento.
Dopo solo 3 mesi dall’omicidio, le indagini vertono tutte sull’unico responsabile: Parolisi viene condannato a 30 anni, ridotti a 20 in un secondo momento. Inoltre viene immediatamente espulso dall’esercito e gli viene negata la patria potestà di sua figlia Vittoria.

Cosa ha fatto la figlia di Melania

Vittoria oggi è un’adolescente di 13 anni, risedente a Somma Vesuviana (paese d’origine della mamma), affidata ai nonni materni e al fratello della vittima, ovvero Michele Rea.
La piccola fortunatamente non ha ricordi di quella serata nefasta, anche se al momento del delitto, era in auto, posizionata sul seggiolone, a pochi metri dalla scena del delitto.
In questi anni, Vittoria ha preso le distanze dal padre in maniera definitiva, rinunciando la nome che avrebbe dovuto portare, acquisendo così solamente quello della madre e dello zio che l’ha cresciuta.
Il tribunale, nel 2020, ha infatti accolto la richiesti di cambio del cognome.

LADRI LO PICCHIANO E GLI RUBANO IN CASA: ANZIANO REAGISCE E SPARA

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Ecco la ricostruzione di quanto accaduto e le accuse mosse all’anziano proprietario di casa.

Un fenomeno in aumento

Quello delle rapine, è ormai un fenomeno inarrestabile. In costante crescita da anni, potrebbe esser causato dalla crisi economica che l’Italia e gran parte dell’Europa sta attraversando in questi mesi.
Con l’inasprimento del conflitto russo-ucraino, il carovita sale sempre di più e gli stipendi invece, rimangono sempre della stessa cifra.
La situazione è ormai diventata allarmante, infatti la Cna, interpretando i dati dell’Istat (riguardanti il 2021), ha segnalato un forte aumento di denunce per furto in abitazione, tanto da superare quota 182 mila.
Secondo i numeri, i furti sono circa 500 al giorno, ovvero più di 20 in un’ora, uno ogni tre minuti circa.
Si intende subito quindi, la necessità di adottare delle contromisure adeguate.
Ma nonostante i numerosi sistemi di sicurezza inventati e messi sul mercato, c’è ancora chi preferisce farsi giustizia da sé.

Cosa è successo e dove

Qualche giorno fa, un tabaccaio di Santopadre, in provincia di Frosinone, ha trovato all’interno della sua abitazione, 4 loschi figuri intenti a svaligiare la sua villa di proprietà.
L’anziano tabaccaio stava rientrando in casa dopo una classica giornata lavorativa. Al suo ritorno, un romeno di 34 anni, insieme a 3 complici, se l’è data a gambe cercando di attraversare il più rapidamente possibile il giardino dell’abitazione.
Nel farlo, per far non farsi seguire dal tabaccaio e per intimorirlo, gli ha puntato una pistola finta, dopo averne rimosso il tappo rosso.
In quel momento allora, l’anziano ha esploso due colpi con il suo fucile che aveva appena imbracciato.
Il fucile era regolarmente denunciato. Il primo colpo è stato sparato in aria, a mo’ di avvertimento, il secondo invece (sparato a circa 10 metri di distanza) ha colpito il 34, poco sotto il braccio che impugnava l’arma.
Nessuno degli altri 3 si è fermato a prestare soccorso e per il malcapitato non c’è stato nulla da fare se non constatarne la morte.

Da ora però, l’uomo è indagato. Da quanto si apprende dalle parole del procuratore capo di Cassino, Luciano D’Emmanuele:

“Non contestiamo l’omicidio, ma l’eccesso colposo di legittima difesa”

L’uomo di recente aveva già subìto altre rapine nel suo punto vendita e c’era ormai il sospetto che fosse entrato nel mirino dei malviventi.
Dunque, il confine tra legittima difesa e omicidio, rimane molto labile. Per ulteriori informazioni sulla vicenda ed eventuali condanne, bisognerà attendere nuove notizie sul caso.