Nonostante l’attenzione dei media sia tutta rivolta agli accadimenti della battaglia tra Ucraina e Russia, non c’è da dimenticare un rischio che dal 2020 è ancora persistente, il Coronavirus.
La sottovalutazione del problema
Forse ci si era ormai abituati ad una situazione “stabile” dei contagi. Nei telegiornali non si parlava più di ricoveri e c’era la convinzione generale che il Covid, con le temperature in continuo aumento, andasse via via scomparendo (salvo poi ripresentarsi magari verso il mese di ottobre).
Invece, il problema rimane e anzi, con la variante Omicron, è molto più difficile liberarsene.
A puntare di nuovo i riflettori sulla minaccia del Covid, stavolta è l’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
Sono ormai settimane che in quest’ospedale si registra una media giornaliera di 15 minori ricoverati a causa del Covid. Tra questi, sorgono molti casi di trombosi che stanno suscitando non poca preoccupazione a genitori e medici stessi.
Il problema più grande è che i bambini sono dei soggetti esposti quasi ogni giorno al pericolo di contagio, in più c’è anche da aggiungere la facilità con cui la variante Omicron riesce a contagiare.
Chiara Azzari, responsabile di Immunologia pediatrica del Meyer, lancia l’allarme:
“Oggi abbiamo 4 ragazzi con trombosi dovuta al Covid: si tratta di un evento grave”
Poi torna a non sottovalutare la variante che è vero che è meno pericolosa, ma il suo effetto è da considerare su una scala diversa rispetto al classico Covid:
Tante persone hanno un’idea sbagliata su Omicron: è vero che genera meno complicanze importanti, ma visto il livello di diffusione alla fine il numero di malati gravi resta elevato. Un discorso che vale anche per i bambini”
Open day per le vaccinazioni, ma Figliuolo ci va cauto
Dai dati emerge che molti di questi minori, non hanno ricevuto neanche una dose di vaccino.
Per ovviare al problema e appiattire la curva dei contagi, Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer e presidente dell’Associazione ospedali pediatrici italiani, ha organizzato un open day per la vaccinazione ai bambini 5-11 anni. Tutto ciò per consentire ai bambini di non contrarre una forma grave del Covid e per consentirgli di poter tornare alla socialità il più presto possibile.
Sulle vaccinazioni ai minori però, a porre un freno è il Generale Francesco Paolo Figliuolo, il commissario straordinario per l’emergenza Covid.
Una volta recato a Firenze, a controllare la situazione, ha invitato i genitori a riflettere sul rapporto rischi-benefici che un eventuale vaccino può generare:
“In questo momento il beneficio della vaccinazione va verso la vaccinazione stessa. Io non sono un medico e quindi dico alle famiglie: rivolgetevi ai vostri pediatri, cercate di capire qual è l’impatto sui vostri piccoli e poi prendete la decisione che vi sembra più giusta”
Quindi, prima di decidere sul da farsi, il generale invita tutti ha prenotare un consulto medico, tenendo sempre a mente però che in questa ondata, bambini e adolescenti sono la fascia d’età più colpita.