Entra per una visita e succede l’assurdo: l’incubo per una ragazza

Ciò che è capitato ad una giovane 23 enne romana, è stato veramente un incubo senza precedenti.

Ciò che doveva affrontare, era una semplice visita dal ginecologo, un momento che prima o poi nella vita, capita ad ogni donna.

Purtroppo, all’improvviso, ecco che quei minuti chiusi nello studio insieme al presunto professionista si sono trasformati in un vero e proprio incubo per la ragazza.

Momenti in cui si sono alternati allusioni e battutine a sfondo sessuale con tanto di un bacio sulla guancia definito “viscido” dalla diretta interessata. Poi, se possibile, le cose sono addirittura peggiorate.

La ragazza, nonostante la giovane età, ha avuto la forza di raccontare tutto.

Cosa è successo

A raccontare tutto l’accaduto è la ragazza stessa, che chiameremo con il nome di fantasia di Giovanna.

Ha raccontato la triste vicenda: la ragazza è stata messa così a disagio da aver denunciato l’uomo per molestie sessuali.

“Mi ha letteralmente immobilizzato. Ero tesa, non riuscivo a rispondergli”.

Tutto è successo a Roma solo pochi giorni fa, quando la 23enne, originaria di Ischia, si è presentata di fronte al medico.

“Ad accendere il medico è stato l’aver appreso della mia omosessualità”

Poi, prosegue:

“perché quando gli ho spiegato che non ho avuto rapporti con uomini, è partito sparato: Se avessi avuto trent’anni di meno avrei provato a farti cambiare idea e ci sarei riuscito”.

Inizialmente, l’uomo era sembrato un vero professionista, gentile ed educato, ma poi le cose sono precipitate:

“mi ha rivolto questa frase insinuante guardandomi negli occhi, mentre mi sottoponeva a una transvaginale”

“Mi ha detto: Perché vai a letto con le donne? Avrò la muffa dentro io, ma trovo strana questa cosa dell’omosessualità. Non credo accetterei un figlio gay”. E ancora “Sei troppo bella, torna agli uomini invece di stare con le tue amichette. Ma non ti manca il rapporto con un uomo?”.

Un crescendo che l’ha fatta sentire sempre più umiliata e a disagio.

Mentre le tastava il seno le ha anche detto: “Sei una monella”

Ha poi voluto ringraziare su Facebook tutte le donne che le sono state accanto:

 “Grazie a tutte le donne che ho accanto, che hanno saputo farmi capire il loro disgusto, il loro sostegno, la loro comprensione. Grazie alle donne che sostengono altre donne, le loro battaglie e il loro punto di vista; che possono capire profondamente cosa voglia dire questo tipo di abuso e, vestendo i tuoi panni, sanno darti calore e valore. Questa vicenda è stata per me anche chiarificatrice della natura di chi avessi accanto. Mi sono resa conto che ci sono donne che per prime dubitano davanti a questi eventi e che, invece di sostenere, accusano la donna stessa, la vittima stessa”.

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