Questa storia potrebbe sembrare assurda ma è accaduta veramente: dichiarata morta, torna in vita e racconta tutto ciò che ha visto durante il tempo in cui il cuore le si è fermato.
Una storia assurda
Molte storie sono difficile da credere per quanto assurde, eppure sono accadute veramente. Questa donna infatti, era stata dichiarata morta, invece, è tornata in vita e ha anche raccontato cosa ha visto.
Il racconto di questa donna, potrebbe alimentare ancora di più il fuoco della speranza di coloro i quali credono che ci sia qualcosa dopo la morte. Questa infatti ha da sempre rappresentato l’interrogativo più grande, ai quali neanche gli scienziati riescono a dare una risposta.
Ci troviamo in Arizona, negli Stati Uniti d’America.
Tina Hines è una mamma che ha appena avuto un malore. Muore per arresto cardiaco.
Mentre i medici si apprestavano a comunicare il triste epilogo ai parenti della donna, dopo 27 lunghi minuti di arresto cardiaco, il suo cuore ricomincia a battere: la donna è viva!
Le parole di Tina Hines
Appena ripresasi dall’apparente morte durata 27 minuti, Tina ancora scossa, ha chiesto subito un foglio e una penna per poter scrivere un messaggio:
“È reale”
Questo è ciò che è riuscita a scrivere. Per le spiegazioni poi, si è dovuto attendere che si riprendesse e che riuscisse a parlare nuovamente. Tina Hines sostiene di aver visto il paradiso, e lo descrive:
“Era così reale, i colori erano così vibranti”
Non solo, Tina ha persino incontrato Gesù: ovvero un uomo con i capelli neri, circondata da una luce gialla brillante, proprio come viene disegnato e descritto nelle chiese.
Sua nipote Madie Johnson, era così contenta e commossa da ciò che era accaduto, che ha deciso di incidersi perennemente sulla pelle, con un tatuaggio, le parole di Tina.
Poi la stessa, ha postato su Instagram una foto del polso tatuato con le famose parole, scrivendo in descrizione alla foto:
“La sua storia è troppo reale per non condividerla e mi ha dato una maggiore fiducia in una fede che spesso non si vede. Mi ha dato una tangibilità per una speranza eterna che non è troppo lontana”