Luxuria contro Sgarbi a Domenica Live
Accesissima discussione tra il critico d’arte e l’ex deputata a Live Non è La D’Urso:
“Ce l’hai il ca**o o no? Sei un uomo? Allora sei una donna? Non hai il ca**o quindi?! Io amo i travestiti, ho sempre avuto rispetto per te. Vuoi litigare. Non mi rompere il ca**o!”
Inizia così la discussione che da subito ha avuto dei toni molto alti. Neanche la D’Urso poteva immaginare la durezza delle parole pronunciate da Sgarbi. Un attacco offensivo, al quale ha dovuto mettere una pezza proprio la presentatrice Barbara D’Urso sui suoi social:
“Voglio mandare un abbraccio pubblico a Vladimir Luxuria perché c’è rimasta male del fiume in piena che è stato Vittorio Sgarbi l’altra sera. Sapete lui è inarrestabile, nessuno riesce a fermarlo e Vladi è l’unica che sa gestirlo”
E continua:
“Probabilmente, l’altra sera Vladi era un pochino più fragile. Ci siamo scritti l’altra notte al termine della trasmissione, ci siamo mandate dei cuori su WhatsApp. Mi dispiace che sia accaduto in una mia trasmissione!”
Le parole di Sgarbi sono rimaste senza una controbattuta, ma il commento di Luxuria a tutto ciò è stato schietto e diretto:
“L’omofobia e la transfobia si combattono sempre: quando accade fuori ma anche quando si verifica dentro uno studio televisivo”
Il nuovo confronto tra i due
I due in conclusione, a seguito dei tweet e dei toni un po’ troppo sopra le righe, vengono di nuovo invitati da Barbara D’Urso. Stavolta il giorno è particolare, infatti si trattava della giornata mondiale contro l’omofobia.
Poco prima della trasmissione però, proprio in occasione di questa giornata, Vladimir aveva postato una foto su Instagram di lei da ragazzo, con una descrizione che trasuda orgoglio:
“Mai dimenticare chi ero ieri per capire meglio chi sono oggi mai dimenticare i lividi delle botte sul viso e le ferite del dolore sul cuore per gli insulti e le porte sbattute in faccia: queste cicatrici sono medaglie alla resistenza di chi non si arrende e continua a credere nella principale libertà: essere se stessi”
Questa risposta ricorda a tutti che al posto di sbraitare, sarebbe sempre meglio conoscere chi si ha davanti, con garbo, perché tutti hanno una storia difficile da raccontare.