Alla fine del terzo giorno dei negoziati tra Ucraina e Russia, arriva l’annuncio di Putin
Il tavolo delle trattative
Non è la prima volta che vengono tentate delle trattative tra Putin e Zelens’kyj.
Ovviamente, le trattative non vengono discusse dai leader in persona. Al tavolo si siedono solamente dei delegati. Non è solo questo a complicare le cose, ma anche il fatto che le informazioni che escono da quella stanza, sono spesso contrastanti a seconda di quale campana si sente. Ad esempio, nell’ultimo tavolo delle trattative, sono stati discussi vari temi e tra questi c’era anche il tema sui corridoi umanitari permessi dalla Russia per permettere ai civili residenti in Ucraina di fuggire e non esser coinvolti nel conflitto. Bene, stando alle informazioni uscite dalla stanza delle trattative riguardo questi corridoi umanitari, secondo i mediatori ucraini ci sarebbero stati in questi giorni, “piccoli sviluppi nel miglioramento della logistica”, mentre Mosca, con il suo capo negoziatore Vladimir Rostislavovich Medinskij, esprime un commento diametralmente opposto.
C’è da dire però che essere arrivati al terzo tavolo delle trattative, è sintomo di una voglia a “venirsi incontro” da parte delle due nazioni e, nonostante non ci sia accordo, il fatto che si stiano accordando per un quarto, è estremamente positivo.
Non si sa ancora quale nazione allestirà il tavolo delle trattative, forse sarà ancora la Bielorussia. La Bielorussia inizialmente, essendo filorussa, non andava molto a genio ai diplomatici ucraini che, alla fine, rassicurati della loro incolumità dallo stesso leader del Cremlino, infine accettarono tale condizione.
Le condizioni di dettate da Putin per fermare il conflitto
Nonostante tutti gli avvenimenti, c’è un modo per far cessare il fuoco Russo. Questa soluzione arriva dalla stessa Russia, il prezzo da pagare per l’Ucraina però non è basso, anzi.
Le tre condizioni che Putin sta mettendo sul tavolo delle trattative (condizioni non molto discutibili per il leader russo), sono:
- Il riconoscimento dell’indipendenza delle Repubbliche separatiste di Luhansk e Donetsk e il riconoscimento della Crimea come territorio russo
- Nessuna adesione dell’Ucraina alla NATO
- La nomina di un nuovo leader ucraino scelto direttamente da Mosca, con Zelens’kyj che rimarrebbe come presidente pro forma
Ovviamente, c’è stato il secco rifiuto degli ucraini a tali richieste.
Con queste tre condizioni cesserebbe la guerra in Ucraina, ma a che costo?
Cosa porterà l’accettazione di tali condizioni?
Ciò porterà Putin a fermarsi o forte della sua influenza politica, mirerà ad altre nazioni da “conquistare”?