Torniamo a parlare di un’altra grande perdita nel mondo dello spettacolo. Muore a 72 anni William hurt.
La carriera e la morte di William Hurt
Il figlio che porta il suo stesso nome, da per primo la notizia:
“Con grande tristezza che la famiglia Hurt piange la scomparsa di William Hurt, amato padre e attore premio Oscar, avvenuta il 13 marzo 2022, una settimana prima del suo 72/o compleanno. E’ morto serenamente in famiglia, per cause naturali. La famiglia richiede la privacy in questo momento”
William, era uno degli attori americani più in voga negli anni ’80.
Nasce a marzo nel 1970 a Washington, negli Stati uniti.
Muore ieri, il 13 marzo, a pochissimi giorni dal suo compleanno, avrebbe spento 72 candeline.
La carriera di Hurt ha toccato picchi notevoli, tanto da esser nominato per ben 3 volte agli oscar:
In Figli di un Dio minore (del 1987), come miglior attore protagonista;
Nominato anche in Dentro la notizia – Broadcast news (del 1988) sempre come miglior attore protagonista;
E infine in A history of violence (più recente, del 2006) stavolta come miglior attore non protagonista.
La preziosa statuetta però la vince come miglior attore protagonista nel 1986, con la pellicola Il bacio della donna ragno.
La notizia della morte è stata diffusa dal sito web della rivista Variety. è stata (purtroppo) confermata dal suo amico Gerry Byrne.
Il decesso è avvenuto domenica mattina, provocato da cause naturali.
Molti però, vedendolo con il viso segnato dalla stanchezza nelle ultime apparizioni sul grande schermo, attribuiscono la morte ad un’altra causa.
Nel 2018, all’attore vincitore dell’oscar, viene diagnosticato un tumore alla prostata talmente aggressivo da aver generato metastasi alle ossa già dal momento della sua rilevazione.
Gli attestati di stima dei colleghi
Molti gli attestati di stima da parte dei suoi colleghi più giovani che nutrivano parecchio rispetto per lui. Russell Crowe, l’ex gladiatore, scrive sulle sue pagine:
“William Hurt è morto. Quando stavamo per girare Robin Hood, ero consapevole fosse famoso per fare domande basate sui personaggi, quindi avevo compilato un file sulla vita di William Marshall. Quando è arrivato sul set gli ho dato la pila. Non sono sicuro di aver mai visto un sorriso più grande del suo in quel momento”.
Anche Mark Ruffalo, lo ha definito come “uno dei giganti della recitazione”.