Qualche giorno fa si sono concluse le operazioni per il disinnesco di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Ecco i dettagli.
Il ritrovamento del pericoloso ordigno
L’ordigno, neanche a dirlo, è di fabbricazione tedesca. Ha un peso di 227 chili ed è rimasto inesploso tutti questi anni. È stato scoperto grazie ai lavori necessari per la nuova linea ferroviaria ad alta velocità nella periferia rurale di Montebello (frazione di Poggio Torriana). Durante la giornata, tra le campagne del comune in provincia di Rimini, gli addetti ai lavori hanno trovato questo pericoloso e ingombrante oggetto sganciato da un aereo e rimasto inesploso per più di 70 anni. Le operazioni necessarie sono iniziate la mattina e sono proseguite fino al primo pomeriggio.
Il disinnesco operato dagli artificieri
La messa in sicurezza dell’area è stata garantita dagli artificieri dell’8° reggimento del genio guastatori paracadutisti Folgore di Legnago (in provincia di Verona).
Le operazioni sono iniziate alle 08:00 della mattina.
In primo luogo, è stata fatta evacuare l’area intorno all’ordigno. Per far brillare l’ordigno in totale sicurezza, trovato per la precisione a Cason a Montebello, sono stati allontanati tutti, residenti compresi, nel raggio di 468 metri.
Poi, è stata fatta sospendere la tratta ferroviaria Verona Porta Nuova-Vicenza, con il disagio che dalla mattina si è prolungato fino al termine delle operazioni. Dopodiché la tratta ha ripreso il suo normale servizio.
Il centro operativo è stato poi locato all’interno della sala consiliare del Municipio. Da lì sono partite tutte le operazioni, anche quelle di allestimento di un riparo provvisorio durante la messa in sicurezza dell’area.
Un’area accoglienza è stata istituita, sotto la supervisione della protezione civile, nella casa di riposo per persone anziane del paese.
Alle 14:25 l’ordigno è stato trasportato nella cava di Alonte, dove le operazioni si sono concluse con il brillamento dell’esplosivo contenuto all’interno.
Si sono così concluse tutte le operazioni previste e coordinate dalla Prefettura di Vicenza e i 116 abitanti evacuati, già in tarda mattinata hanno potuto ritornare all’interno delle loro abitazioni.