Il padre è albino, la madre no. Ecco quale si è rivelato l’aspetto del bambino una volta nato.
La famiglia di Bera
Bera Ivanishvili è un modello georgiano che si è da poco sposato con la seguitissima influencer Nanuka Gudavadze. I due dopo una lunga cerimonia passata in compagnia di parenti, amici e colleghi del mondo dello spettacolo, hanno deciso di metter su famiglia.
Questa decisione però non è mai da prendere a cuor leggero, soprattutto se almeno uno dei genitori ha dette caratteristiche inusuali che potrebbero portare delle difficoltà al bambino nell’inserirsi all’interno delle cerchie dei suoi coetanei.
Purtroppo, quando si è nell’età dell’infanzia, si tende a reagire in maniera brusca a ciò che si reputa diverso. Bera infatti, è un ragazzo albino, il che vuol dire che la carnagione del modello è particolarmente chiara. Ma come si può notare dalle foto, Bera è molto bianco non solo sulla pella, ma anche per quanto riguarda peli e capelli.
Dunque, le preoccupazioni erano tante ma fortunatamente, l’amore tra i due ha completamente surclassato tutte le avversità e i pensieri negativi.
Il bimbo è nato e non presenta le caratteristiche del padre, ma come lui ha una carnagione chiara e due occhi color ghiaccio.
Le problematiche della società
Molto spesso queste particolarità sono perseguite, ma fortunatamente, al giorno d’oggi le diversità vengono accettate e non solo, vengono anche apprezzate.
Una diversità cattura subitamente l’occhio e, molto spesso almeno in passato e in tenera età, viene etichettata come “male” in quanto non similare al “nostro” “gruppo di appartenenza”. Fortunatamente poi, l’educazione e la cultura, hanno aiutato a sdoganare la paura per le diversità.
Purtroppo però, ancora oggi, non sono pochi gli episodi di body shaming e di vero e proprio bullismo, non solo nelle scuole, ma anche sul posto di lavoro e nella vita in generale.
Anche in età adulta questo fenomeno può presentarsi. Per fare un esempio recente e che riguarda la politica italiana, Renato Brunetta ha spesso dichiarato di aver subito body shaming per la sua statura:
“È una vita che io vengo violentato per la mia altezza, bassezza. Mi dicono tappo o nano… E ho sofferto su questo e continuo a soffrire, non mi è passata ma ho le spalle larghe”
Quello che possiamo augurarci è che questi episodi accadano sempre meno, fino a scomparire in un prossimo (e speriamo vicino) futuro.