Ecco quali sono i problemi di salute della nota showgirl italiana. La diagnosi parla chiaro.

La vita di Laura, tra alti e bassi

Laura Torrisi è nata a Catania, nel 1979 ma è cresciuta a Prato, in Toscana.
In molti l’avranno conosciuta nel 2006, quando era una delle partecipanti del Grande Fratello.
Non è sfuggita neanche all’attenzione di Leonardo Pieraccioni, che per la sua bellezza, l’ha scelta subito come attrice per il suo film “Una moglie bellissima”.
Proprio sul set di questo film però, tra di loro è nato l’amore che ha portato poi alla nascita della figlioletta Martina, nel 2010.
Il loro amore è bruciato per oltre 7 anni, fino a quando, 4 anni dopo la nascita della piccola, la loro storia si è consumata. Come dichiarerà infatti Pieraccioni stesso:

“La storia tra noi è finita da tempo, come molti di voi avevano intuito. Il motivo per cui non ci siamo mai pronunciati sull’argomento, di comune accordo, è dato dal fatto che il processo per metabolizzare una separazione richiede tempo e non è cosa facile. Le nostre vite sentimentali si sono divise, ma è rimasta immutata la stima e la fiducia reciproca di una vita genitoriale insieme che ci auguriamo con tutto il cuore continui ad essere felice come adesso.  E questa è la cosa che più ci interessa.”

Il brutto male

LAURA TORRISI

Laura, in una recente intervista rilasciata a “Ok salute”, ha confessato di soffrire di celiachia.
Questo disturbo le è stato diagnosticato nel 2009, dopo alcuni controlli per ricercare le motivazioni per le quali non riusciva a rimanere incinta.
Il primo episodio però, risale a quando aveva solo 9 mesi, quando è stata talmente male tanto da finire in coma:

“Al Policlinico di Catania, dove ero stata ricoverata, hanno però escluso potesse trattarsi di celiachia. Secondo i medici si trattava di una semplice intolleranza generica, che si sarebbe risolta con la crescita”
Per questo ho (purtroppo) continuato a mangiare di tutto, senza precauzioni: divoravo il cibo come un camionista, ma assimilavo pochissimo ed ero continuamente afflitta da problemi di digestione e da attacchi di diarrea”

E ha concluso con:

“Una volta l’anno mi sottopongo agli esami del sangue e la situazione, grazie al cielo, è sotto controllo. Ma, se devo dirla tutta, non ho ancora avuto il coraggio di fare la colonscopia: è l’ultimo esame da eseguire per stare tranquilla, serve a monitorare lo stato di salute dell’ultimo tratto dell’apparato gastro-intestinale, messo a dura prova da anni di intossicazione. Mi riprometto di farlo, poi rimando sempre. Sarà perché devo ancora metabolizzare il trauma della gastroscopia effettuata senza sedazione: è stata un’esperienza tremenda, mi sentivo soffocare”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui