Fratelli Bianchi: “La notizia è appena arrivata dal tribunale”
Dopo Marco Bianchi, ora è arrivato anche il turno del fratello, cioè di Gabriele Bianchi.
Quest’oggi, presso la Corte d’Assise del Tribunale di Frosinone, si è tenuta una nuova udienza per la morte di Willy Monteiro Duarte, pestato a morte dai due fratelli Bianchi.
In tribunale, erano presente tutti gli imputati:
I fratelli Bianchi, Mario Pinciarelli, e Francesco Belleggia.
Solo pochi mesi fa, la madre dei fratelli Bianchi era rimasta indignata per tutto il clamore della vicenda, arrivando ad affermare:
“Non è mica morta la regina, perché tutto questo casino?”
Ora, a far discutere saranno le parole di Gabriele Bianchi.
Vediamo nel dettaglio, cosa ha detto al giudice
Le parole dei Bianchi
Marco, in tribunale ha iniziato parlando della sua vita, e ha dichiarato che lui non è il mostro che tutti credono, anzi si definisce un bravo ragazzo.
Le parole di Gabriele Bianchi in corte d’Assise, sono state queste:
“Non ho colpito Willy, ma ho spinto e dato un calcio al petto a Samuele Cenciarelli. Me ne vergogno, e chiedo scusa a lui e alla sua famiglia. Ma quando sono arrivato e ho visto che guardava fisso Omar e mio fratello, temendo potesse colpirli, gli ho sferrato un calcio al petto, facendolo finire contro una macchina“.
Gabriele Bianchi, inoltre, la pensa come sua madre, affermando che su questo omicidio, c’è troppa pressione mediatica:
“Siamo stati accusati dalla feccia di Colleferro che, davanti alle telecamere, ha parlato male di noi, dandoci dei mostri senza nemmeno conoscerci. Perfino i nostri amici sono stati influenzati dalla situazione mediatica, alcuni manipolati da genitori preoccupati che potessero finire nei guai. In parte posso capirli, so che sono stati minacciati solo per essere nostri amici“.