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Il ministero della salute ritira il farmaco dal mercato: potenzialmente dannoso per l’organismo

Si tratta di un integratore alimentare nel quale al suo interno è stata rinvenuta una sostanza potenzialmente dannosa per l’organismo umano.

Non sempre i farmaci sono un bene

Molto di frequente, ci affidiamo a cuor leggero a farmaci che senza saperlo, al posto di farci stare meglio, potrebbero recare danno al nostro organismo.
Ovviamente ci sono mille differenze tra di essi e mille altre differenze per quanto riguarda anche la fruizione dello stesso. Infatti, non tutti usano i farmaci allo stesso modo: c’è chi li usa quotidianamente e chi invece cerca sempre di evitarne l’assunzione e li prende sporadicamente.
Nonostante siano sempre tutti controllati in maniera certosina già dalla primissima fase di produzione, il rischio di metterne sul mercato uno potenzialmente dannoso, c’è. Ovviamente il rischio è molto basso in quanto ogni prodotto viene controllato dal Ministero della Salute stesso, ma non è mai zero.
Ma la salute della persona non passa solamente per i farmaci veri e propri. In questo caso infatti, ad esser ritirato dal mercato, è un noto integratore alimentare, che aveva lo scopo di regolare gli enzimi per una digestione meno pesante.
Molti li accorpano nella stessa categoria, ma c’è una sostanziale differenza tra farmaco ed integratore. Il primo è una sostanza che, con la sua funzione curativa, ha lo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche. Mentre il secondo non è mirato per una persona malata (anche se tale status non esclude l’assunzione) ed è una fonte da cui attingere vari nutrienti come le vitamine, i sali minerali e altre sostanze che hanno uno scopo nutritivo.

Il caso Reflutask

Reflutask è, per l’appunto, un integratore alimentare.
Come sostanze di base ha estratti vegetali contenenti acido ialuronico. Presente nell’integratore anche zucchero ed edulcorante.
Come facile intuire dal nome, Reflutask è utile per regolare il transito intestinale grazie anche alla presenza della malva e dello zenzero. Il calcio contribuisce alla normale funzione degli enzimi digestivi.
Bene, quello che non ti aspetti è proprio il ritiro di un lotto di un integratore che, proprio per sua natura, non è di necessaria somministrazione.
Il primo ottobre dello scorso anno, il Ministero della salute ordina il ritiro di un lotto di questo farmaco (prodotto da Pharmaxima s.r.l a Trezzano sul naviglio).
La motivazione non riguardava la scadenza perché il lotto sarebbe scaduto il 30 novembre 2021.
Ciò che non ha fatto passare i controlli a questo singolo lotto (ribadiamo che il problema si è palesato solamente per uno dei lotti e non per il farmaco in sé), è stato il fatto che in questa specifica scatola, all’interno delle bustine era presente il 2-cloroetanolo, una sostanza che essendo tossica, potrebbe danneggiare l’organismo umano.
Ricordiamo ancora che Reflutask può essere assunto senza problemi di sorta (ovviamente rispettando le dosi indicate sul biglietto illustrativo), il problema è stato presente su un singolo lotto ritirato già dal mercato.

A 10 anni dall’omicidio, la nuova vita di Salvatore Parolisi

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A più di 10 anni dalla Morte di Melania Rea, torniamo a parlare della vicenda che ha riguardato la povera vittima e il suo aggressore.

Il caso di Salvatore Parolisi e Melania Rea

Il 18 aprile del 2011, il Caporal Maggiore Capo dell’Esercito Italiano, noto ai più come Salvatore Parolisi, denuncia al 112 la scomparsa della moglie Melania. L’uomo era in compagnia della figlia che all’epoca aveva solo 18 mesi.
La donna, viene tragicamente ritrovata due giorni dopo (grazie ad una telefonata anonima). Il cadavere riversava supino nel bosco delle Casermette a Ripe di Civitella con plurimi colpi infertile con un’arma da taglio in più parti del corpo.
Salvatore si è sempre dichiarato innocente riguarda la vicenda.
Viene comunque giudicato colpevole e condannato a 30 anni di reclusione, per poi “addolcire” la durata della reclusione a 20 anni.

Che fine ha fatto Parolisi? La nuova vita di Salvatore

Oggi Salvatore ha trascorso già 11 dei 20 anni di reclusione a cui era stato condannato.
Apprendiamo della vita che vive negli ultimi anni, grazia ad un’intervista rilasciata qualche mese fa al settimanale Giallo, in un articolo scritto da Gian Pietro Fiore.
Oggi, a 44 anni, viene ritenuto un “detenuto modello”, infatti ha ottenuto vari permessi per lasciare (anche se per un breve lasso di tempo) la casa circondariale per buona condotta. Le motivazioni, inoltre, sono inerenti il lavoro e lo studio.
Salvatore infatti, frequenta un programma di reinserimento lavorativo. L’obiettivo è quello di lavorare come centralinista in un call center di un’importante compagnia telefonica.
Ha accordato con il direttore del carcere e con il magistrato di sorveglianza anche devi giorni in cui può effettivamente uscire dal carcere per seguire le lezioni all’università, per un totale di 45 giorni all’anno.
Ma non solo, le novità sono anche nel campo amoroso. Salvatore frequenta ormai da anni una donna della sua stessa età. Non è dato sapere se la donna è la stessa amante che aveva ai tempi dell’uxoricidio di Melania.
Tutto ciò non piace molto a chi ha seguito dall’inizio alla fine la vicenda e nemmeno ai familiari di Melania. In particolare, il fratello Michele Rea, sbotta:

“Non è giusto che un detenuto che ha scelto di delinquere, di uccidere sua moglie e di cambiare la vita a sua figlia, dopo pochi anni possa riprendere la vita normale dopo che quella bambina non ha avuto la possibilità di vivere in una famiglia normale. Spero che gli anni di carcere, anche se sono pochi, se li faccia tutti. L’ergastolo che toccava a lui lo abbiamo avuto noi”

Il piano del governo Draghi per quanto riguarda il gas

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La delicata situazione tra Ucraina e Russia, sta complicando e non poco gli accordi geopolitici stretti negli anni passati. Dopo l’attacco russo, c’è bisogno di attuare nuovi e funzionanti piani per non far soccombere l’economia.

Le mosse del governo Draghi

Poche ore fa è stato redatto il decreto sugli aiuti militari dove l’Italia invierà “in deroga” mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari” al fronte ucraino.
La validità di questo decreto scade il 31 dicembre di quest’anno, salvo uno scioglimento anticipato delle camere.
Ovviamente, suddetto documento non è pensato solamente per l’offensiva. Infatti, osservando cosa sta succedendo sul suolo ucraino, il decreto si impone di: “incrementare le misure di soccorso ed assistenza alle persone che, in maniera massiccia, stanno cercando e cercheranno rifugio nell’Unione europea”. 
Sì, ma è un aiuto mirato e cioè “rivolto ad assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto”.
L’invio di questi aiuti ha come obiettivo principale l’aiutare in maniera concreta i civili che purtroppo potrebbero essere coinvolti in guerra.
In caso poi non bastasse, Draghi ha anche favorito “l’incremento di 13.000 posti dei centri straordinari che potranno essere attivati dai Prefetti (CAS) e un potenziamento di ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (SAI)”.
Sono stati infine stanziati 10 milioni di euro per il Fondo per le emergenze nazionali al fine di organizzare ed attuare gli interventi più urgenti in materia di soccorso.

I dettami del governo per quanto riguarda il gas

Ma il decreto non si focalizza solamente sull’argomento militare.
C’è da prendere al più presto delle contromosse per quanto riguarda un ulteriore (e molto probabile) aumento del gas.
In questo decreto sugli aiuti militari, infatti sono anche presenti delle indicazioni d’emergenza per un possibile razionamento del gas.

“si autorizza, anche a scopo preventivo, di anticipare l’adozione di misure per l’aumento dell’offerta e/o riduzione della domanda di gas previste in casi di emergenza, una eventualità che al momento non corrisponde a quella in cui si trova il nostro Paese”

Nell’estratto viene ribadito che l’Italia non è ancora in stato di emergenza per quanto riguarda il gas, ma le misure verranno comunque attuate a scopo preventivo, proprio per scongiurare un’eventuale crisi che piegherebbe in ginocchio il paese.
Per questo motivo, si rende immediatamente attuabile il razionamento del gas utilizzato dalle centrali elettriche.
Al ministro della Transizione ecologica (Roberto Cingolani) viene affidato il compito di trovare delle risorse alternative all’uso di tale risorsa diventata molto pericolosa per l’economia italiana.
Il ministro Cingolani, dovrà attuare delle contromosse finalizzate ad aumentare la disponibilità di gas e la riduzione programmata dei consumi di gas previste dal Piano.
Per quest’anno, non c’è nessun problema di approvvigionamento, ma senza questo piano, senza la ricerca di fonti alternative, l’Italia non potrebbe sganciarsi dalla dipendenza del gas russo.

Bassetti lancia l’allarme Covid “RISCHIO CHE VIRUS RIPRENDA FORZA”

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Ora che si va verso un clima più caldo, l’apprensione per il Covid sembra scemare. Ma il medico di Genova cerca di tenere alta la guardia

Il Coronavirus e la guerra, il pensiero di Bassetti

Neanche il 2022 sembra voler dar tregua alla popolazione mondiale.
Con lo scoppio delle ostilità in Ucraina, il problema del Covid potrebbe ritornare in voga anche se ultimamente è stato sempre più abbandonato dalle agende dei vari notiziari per più grandi e imminenti avvenimenti. La variabile più preoccupante, sarebbe rappresentata dai profughi che in questi giorni stanno scappando dalle zone di rischio dell’Est europeo.
Ma con l’argomento Coronavirus passato in secondo piano, si rischia di prestare troppo il fianco ad una possibile nuova ondata. Nonostante la situazione complicatissima ad Est, non bisogna trascurare le misure di sicurezza prese fino ad ora. Per testimonianza dello stesso virologo, molti medici in questo momento vorrebbero partire per rendersi utili alla causa. Ovviamente in questo momento, con una guerra in corso, il bisogno primario non è quello di curare il covid ma di curare le ferite di guerra:

“In questo momento in Ucraina c’è bisogno di medici che sappiano gestire le ferite da arma di fuoco, specialisti in medicina di guerra. C’è necessità di chirurghi e ortopedici, meno di infettivologi ma comunque alcuni colleghi hanno espresso la volontà di andare a dare una mano”

L’appello del medico del San Martino

A differenza dell’Italia che ha una popolazione vaccinata circa al 90%, in Ucraina soltanto il 33% della popolazione è vaccinata. Questo per il medico del San Martino di Genova, può esser visto come un problema:

“Si rischia che da quelle parti il virus riprenda forza e non possiamo assolutamente consentirlo e permettercelo. Oltre agli aiuti militari e logistici, occorre mettere in piedi una campagna di prevenzione delle malattie infettive con vaccinazioni offerte a tutti”

Già, la preoccupazione più grande è che il virus torni a circolare in Europa mutato, con una variante magari nata proprio sul fronte della battaglia tra Russia e Ucraina.
La soluzione che avanza il virologo, sarebbe quella di fornire contromisure mediche non solo sul fronte ucraino, ma anche in quei paesi in cui i civili che stanno scappando in questi giorni dalla guerra, vanno a rifugiarsi.
Gli aiuti principali allora, sarebbero da inviare alle nazioni più vicine al conflitto, per cui Polonia Romania, nella speranza che riescano a gestire la grandissima mole di ucraini che stanno invadendo le frontiere.

Benedetta Rossi: la foto a 18 anni sconvolge tutti

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Benedetta Rossi, la food blogger più amata d’Italia

La cuoca di Fatto in casa da Benedetta nasce blogger condividendo ai più le sue fantastiche ricette a stampo tradizionale, per ritrovarsi scrittrice di ricettari e infine conduttrice televisiva da quando, nel 2018, ha un programma tutto suo su Real Time, intitolato Fatto in casa per voi. Sì, perché le ricette di Benedetta Rossi, possono davvero farle tutti a casa e fungono anche da tutorial per chi è alle prime armi nell’arte culinaria.
La cuoca nostrana piace molto agli appassionati di cucina perché è una fucina d’idee: suo sito, conta più di 150 pagine piene di ricette tutte diverse!
Benedetta è una delle cuoche non solo più amate, ma anche più seguite! La sua bravura la deve alla sua famiglia. Infatti, eredita questa passione dalla mamma e dalla nonna che, a quanto sembra, sono state ottime maestre di cucina tradizionale.
Ma non è solo merito loro, infatti la cuoca marchigiana inizia a rimboccarsi le maniche pubblicando le sue prime ricette quasi 10 anni fa. Inizialmente, pubblica riccettine brevi, per cucinare in pochi minuti per i suoi fan che hanno poco tempo da dedicare alla cucina. In breve tempo la sua popolarità cresce, fino a spingerla nel 2016 ad aprire un canale YouTube. Il seguito poi, lo conosciamo tutti

Com’era la vita di Benedetta prima del successo?

Come detto, Benedetta nasce già con le mani in pasta grazie alla mamma e alla nonna che la istruiscono fin da bambina su come preparare al meglio le portate del pranzo e della cena.
Ma le mire iniziali di Benedetta non erano quelle di diventare una cuoca, anzi. Si divertiva a cucinare per diletto e passione. È per tale motivo che nel 1992, si iscrive all’Università Politecnica delle Marche. Completati gli studi universitari poi, non si ferma e continua con la specializzazione in Produzione e Sanità degli organismi acquatici all’Università degli studi di Camerino.
È grazie alla sua passione che è riuscita ad ottenere tali titoli: durante il periodo degli studi, il suo desiderio di diventare cuoca l’ha aiutata a mantenersi e pagare l’università lavorando come aiuto cuoca.
A metà degli anni novanta, la famiglia Rossi apre un agriturismo nel quale Benedetta da una mano, non solo in cucina. Quest’esperienza, sei anni più tardi, la renderà un’imprenditrice agricola autonoma riuscendo a creare, nel mentre, anche molti prodotti detergenti.

Qualche giorno fa, ripensando a questi tempi andati, pubblica sui suoi social una foto di quando era 18enne. La foto ha letteralmente catturato l’attenzione dei fans (anche i più distratti) che scorrevano il feed quasi annoiati! Nel post si vede una ragazza dai capelli ricci, lunghi e cotonati, nel classico stile tipico degli anni 80!
Insomma, una bellissima sorpresa per i fan che sono rimasti a bocca aperta!