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Romina Carrisi: nuovo amore in vista?

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Ci sono voci di corridoio che affermerebbero che nella vita della figlia di Albano ci sia un nuovo amore.

Romina e il ritrovato rapporto con papà Al Bano

Il rapporto tra Romina e il cantante di Cellino San Marco non è stato idilliaco negli ultimi anni.
I due infatti si erano allontanati, fino a non parlarsi più.
È sempre brutto quando una famiglia, per alcune vicissitudini, non riesce ad essere unita.
Per fortuna però, padre e figlia si ritrovano, grazie ad un programma di Rai1:

“Dopo tre mesi che non ci sentivamo abbiamo ripreso a sentirci grazie a Ballando. Ci siamo chiariti. Ogni tanto capita. L’importante è chiarirsi e saper comunicare in maniera comunicativa”

Anche Al Bano si era pronunciato sulla questione:

“Il destino è stato carogna nei nostri confronti. Ci sono stati degli eventi che non hanno reso la tua infanzia fantastica. Abbiamo avuto delle vicissitudini che non avrei mai voluto vivere. Poi sei andata in America…”

Romina e il nuovo amore ancora incognito

Si sa, i primi rapporti che si legano da bambini, sono quelli con i genitori. Sulla natura di questi rapporti poi, il bambino cresce e capisce ciò che per lui è giusto e ciò che invece è sbagliato. Un legame che non funziona come dovrebbe, infatti, potrebbe portare il figlio a chiudersi al mondo esterno, in quanto perde del tutto la sicurezza che aveva precedentemente.
Ora ci si domanda: che la pace ritrovata con il padre Al Bano, sia stata la chiave di volta per la sua vita sentimentale?

Diva e Donna ha recentemente pubblicato delle foto che ritraggono Romina a Maccarese, nota località romana, con un uomo di qualche anno più grande di lei.
I due sono stati paparazzati durante una giornata di pieno relax.
L’uomo appare brizzolato e di lui si sa solamente che dovrebbe avere 52 anni e che lavora in Rai.
Molto probabilmente, la scintilla è scattata durante le registrazioni di “Oggi è un altro giorno”, programma del primo canale, dove Romina da qualche mese ricopre il ruolo di opinionista.

Che sia ancora una volta la Rai a dare a Romina un altro legame importante per la sua vita?

Operata d’urgenza per forti dolori addominali: quello che scoprono i medici ha dell’incredibile

Molte malattie, se trascurate o sottovalutate, possono avere delle complicanze che poi diventa difficile affrontare. Fortunatamente questo non è stato un caso di cancro, dove la prevenzione è FONDAMENTALE per combattere il male, ma un caso di calcoli alla cistifellea, che però ha assunto delle caratteristiche inusuali, tanto da intorpidire le mani al chirurgo che si è preso carico dell’operazione.

360 palline di 5 millimetri di diametro

“Non ho mai visto una cosa del genere in 37 anni di carriera – ha ammesso il medico – È la prima volta nella storia, almeno nel Bengala occidentale, che a qualcuno vengono rimossi così tanti calcoli”

Già, perché proprio 360 erano le palline del diametro di 5 millimetri, simili al marmo, perfettamente identiche fra loro, che Makhan Lal Saha ha dovuto rimuovere dalla sfortunata paziente.
Tutto è avvenuto quando una donna di 49 anni, si è recata al Institute of Post Graduation Medical Education and Reseach (Ipgmer) di Calcutta, dove Makhan Lal Saha opera come chirurgo, per dei fortissimi dolori addominali.
La donna si chiamava Mousumi Dam ed erano mesi che soffriva cronicamente di dolori addominali e reflusso gastro-esofageo. Disperata, si è finalmente affidata al chirurgo.

Come si è accorta dei calcoli e l’esito dell’operazione

La sfortunata donna, si è accorta dell’enorme massa che portava con sé sotto l’addome, grazie agli ultrasuoni. Il trattamento con gli ultrasuoni è stata un’idea del suo medico che, appena osservati i calcoli che occupavano la cistifellea, ha immediatamente spedito la signora all’Ipgmer.
L’unica soluzione per rimuovere tutte quelle “palline” dalla cistifellea, era un particolare intervento chirurgico.
L’intervento è durato molto più di una classica operazione chirurgica e ha sfiancato la resistenza del dott. Saha che, a fine operazione ha dichiarato al Daily Mail:

“Per rimuoverli ci ho impiegato 50 minuti e quando ho estratto l’ultimo avevo le mani intorpidite”

Il consiglio è quello di fare un check medico ogni anno (possibilmente), per evitare di incorrere in problematiche simili con conseguenze gonfiate dalla trascuratezza.

Emma Marrone e il suo annuncio shock

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Emma Marrone ha spiazzato tutti con il suo racconto e ha lanciato un messaggio importante ai suoi fan, sulla problematica che potrebbe colpire tutti.

Il dramma di Emma Marrone

La cantante, dai suoi esordi con la vittoria ad Amici, talent targato Mediaset, condotto e ideato da Maria De Filippi, fino al secondo posto sul palco di Sanremo insieme ai Modà, ha avuto sempre una carriera in forte ascesa.
Il segreto delle sue conquiste, è il suo carattere battagliero, risoluto e determinato.
Questo è proprio il tipo di carattere che permette a persone come Emma, di raggiungere sempre ogni obiettivo che si pongono. Ma c’è una cosa sulla quale l’essere umano può far poco: la salute.
Infatti, nel corso della sua vita, la cantante ha dovuto combattere non solo per il successo, ma anche per la propria salute.
Le era stato diagnosticato un tumore all’utero. Fortunatamente però, l’operazione è andata a buon fine ed ora, in una lunga intervista, ne parla apertamente a tutti.

Le parole di Emma sulla sua malattia

“I dottori mi avevano dato due mesi di vita qualora l’intervento non avesse funzionato. Ricordo che qualche ora prima di essere operata, senza dire niente ai miei genitori, ho firmato io le carte per la donazione dei miei organi, nel caso non ce l’avessi fatta”.

Fortunatamente l’operazione non ha avuto complicazioni e:

“Il giorno dopo l’intervento ero già un’altra, sentivo di avere vinto io. Mi sono alzata dal letto e mi sono tolta da sola il catetere anche se i dottori non volevano. Sapevo di essere guarita. Sono crollata solo uscendo all’aria aperta dall’ospedale con la mia stampella. Però sono uscita da vincitrice: loro mi volevano mettere su una sedia a rotelle”.

Poi, a chi le chiede il perché ora sta raccontando le sue difficoltà e ciò che ha passato a tutti, lei risponde con:

“Ho deciso di rivelare a tutti della malattia anni fa per lanciare il messaggio della prevenzione. Ho scoperto che non stavo bene mesi fa da una visita di controllo. Da quel momento è partita una serie di cose che mi hanno destabilizzata e afflitta tantissimo. Mi sono rimessa in piedi il prima possibile”

Questo testimonia quanto sia fondamentale la prevenzione per combattere una malattia che diventa quasi impossibile sconfiggere se non viene scoperta in tempo.

Maxi evacuazione in Italia: ecco cosa sta succedendo

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Qualche giorno fa si sono concluse le operazioni per il disinnesco di un ordigno bellico risalente alla Seconda Guerra Mondiale. Ecco i dettagli.

Il ritrovamento del pericoloso ordigno

L’ordigno, neanche a dirlo, è di fabbricazione tedesca. Ha un peso di 227 chili ed è rimasto inesploso tutti questi anni. È stato scoperto grazie ai lavori necessari per la nuova linea ferroviaria ad alta velocità nella periferia rurale di Montebello (frazione di Poggio Torriana). Durante la giornata, tra le campagne del comune in provincia di Rimini, gli addetti ai lavori hanno trovato questo pericoloso e ingombrante oggetto sganciato da un aereo e rimasto inesploso per più di 70 anni. Le operazioni necessarie sono iniziate la mattina e sono proseguite fino al primo pomeriggio.

Il disinnesco operato dagli artificieri

La messa in sicurezza dell’area è stata garantita dagli artificieri dell’8° reggimento del genio guastatori paracadutisti Folgore di Legnago (in provincia di Verona).
Le operazioni sono iniziate alle 08:00 della mattina.
In primo luogo, è stata fatta evacuare l’area intorno all’ordigno. Per far brillare l’ordigno in totale sicurezza, trovato per la precisione a Cason a Montebello, sono stati allontanati tutti, residenti compresi, nel raggio di 468 metri.
Poi, è stata fatta sospendere la tratta ferroviaria Verona Porta Nuova-Vicenza, con il disagio che dalla mattina si è prolungato fino al termine delle operazioni. Dopodiché la tratta ha ripreso il suo normale servizio.
Il centro operativo è stato poi locato all’interno della sala consiliare del Municipio. Da lì sono partite tutte le operazioni, anche quelle di allestimento di un riparo provvisorio durante la messa in sicurezza dell’area.
Un’area accoglienza è stata istituita, sotto la supervisione della protezione civile, nella casa di riposo per persone anziane del paese.
Alle 14:25 l’ordigno è stato trasportato nella cava di Alonte, dove le operazioni si sono concluse con il brillamento dell’esplosivo contenuto all’interno.
Si sono così concluse tutte le operazioni previste e coordinate dalla Prefettura di Vicenza e i 116 abitanti evacuati, già in tarda mattinata hanno potuto ritornare all’interno delle loro abitazioni.

Non c’è stato nulla da fare per il campione: sport sotto choc dopo il terribile incidente stradale

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Ancora un altro incidente stradale che porta via, nella notte tra venerdì e sabato, la vita ad uno dei più grandi protagonisti del rugby americano.

Chi era Pedrie Wannenburg

Il campione in questione è stato ex terza linea dei Bulls sudafricani e dell’Ulster.
Era un ex rugbista di 41 anni e a livello di club detiene il record di 99 partite consecutive giocate con i Bulls tra il 2002 e il 2010.
Si era trasferito negli Stati Uniti solamente da 6 anni.

Wannenburg dai suoi compagni e dagli avversari che hanno saputo conoscerlo anche fuori dal campo, era considerato come:

“Duro come le unghie in campo e morbido come la gelatina fuori. Un gigante gentile”

Il suo ex compagno di squadra ed ex nazionale irlandese Stephen Ferris, ha voluto dedicargli un tweet:

“Una notizia estremamente triste per svegliarsi stamattina”

Parole molto sintetiche che rispecchiano un animo amareggiato per ciò che è appena accaduto.

Come è avvenuto l’incidente

È avvenuto ad Austin, e purtroppo, a quanto si apprende dalla dinamica dell’incidente, il campione non poteva far nulla per evitare l’impatto.
Pedrie era alla guida di un’automobile nella quale stava viaggiando con tutta la famiglia.
Di punto in bianco, la sua auto è stata colpita a gran velocità da una vettura in fuga dalla polizia. Nella vettura che ha causato il sinistro, al volante c’era una ragazzo 16enne. Si ricorda che un 16enne alla guida, in America è del tutto normale, in quanto l’età per ottenere la licenza di guida negli Stati Uniti è proprio di 16 anni.
Nell’incidente, il campione non è stato l’unico a subire le conseguenze della violenza dell’impatto. Lui è stato ricoverato d’urgenza, ma purtroppo è spirato poco dopo. Il suo secondogenito Francois, si trova ora in condizioni critiche, mentre la moglie Evette e la figlia Isabelle sono fortunatamente fuori pericolo.
Il ragazzo che stava fuggendo dalla polizia, è ora in stato di arresto con l’accusa di omicidio.