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La profezia di Baba Vanga su Vladimir Putin

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Chi è Baba Vanga, veggente balcanica

Nel corso degli anni, l’umanità ha sempre sperato di prevedere il corso degli eventi. Per fare ciò, spesso si è affidata all’interpretazione di testi antichi o alle parole di vari profeti.
Con la guerra scoppiata tra Russia e Ucraina, nelle ultime settimane stanno fiorendo testi e parole celate dal tempo, che ne narrano lo svolgimento e gli esiti.
È di qualche giorno fa la consacrazione della Russia al Cuore Sacro di Maria, grazie a una funzione celebrata da Papa Bergoglio, a seguito del testo del terzo segreto di Fatima.
Ma non sono le uniche parole pronunciate a riguardo di questa guerra.
Anche una veggente balcanica ha predetto gli esiti di questo sconto.
Il suo nome attuale è Baba Vanga, ma è nata con il nome di battesimo di Vangelia Gushterova.
La donna ha acquistato credibilità grazie a delle profezie da lei pronunciate, che poi si sono rivelate veritiere.
Tra queste, figura la profezia dell’attentato alle torri gemelle del 2001 e l’ascesa dell’ISIS.

Le parole pronunciate dalla veggente Baba Vanga

Le sue previsioni riguardo la guerra che si sta vivendo oggi, non lasciano presagire nulla di buono, anzi.
Si può sempre sperare in una profezia sbagliata ma purtroppo, secondo alcuni esperti, la sua percentuale di profezie giuste è circa il 68%.
Non ci sarebbero buone notizie per il mondo occidentale secondo le sue parole.
È convinta che il mondo soccomberà nelle mani di Putin, che diventerà presto il signore del mondo.
Queste le sue testuali parole:

“Tutto si scongelerà, come il ghiaccio, solo una cosa rimarrà intatta: la gloria di Vladimir Putin, la gloria della Russia. Nessuno può fermare la Russia. Tutto sarà rimosso da lei dal mondo e non solo sarà tenuto, ma Putin diventerà anche il signore del mondo”

La cosa più preoccupante è che sembra che raggiungerà i suoi obiettivi, spazzando via tutto dal mondo. Questa espressione preoccupante dal momento che Baba Vanga, non ha escluso l’uso delle armi nucleari per raggiungere tale obiettivo.

ANNA TATANGELO ROMPE IL SILENZIO: I MOTIVI DELLA FINE CON GIGI D’ALESSIO

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Come Anna ha vissuto la separazione da Gigi

Anna e Gigi erano diventate una delle coppie cult dell’Italia. Tutti sapevano di loro. La loro storia d’amore partiva da lontanissimo: i sono uniti nel lontano 2006, per poi separarsi per cause apparentemente misteriose, 14 anni dopo, nel marzo del 2020. La coppia ha avuto anche un figlio nel 2010, Andrea. Anna ancora oggi non smette di affermare che Andrea è la cosa più preziosa al mondo per lei.
Ma la coppia purtroppo ha incominciato ad avere alti e bassi nel 2018, fino a lasciarsi definitivamente due anni più tardi.
Per la cantante di “Ragazza di periferia”, non è stato semplice affrontare la separazione:

“È ovvio che non solo ho dovuto affrontare una separazione e un trasloco, ma mi sono dovuta ricostruire. Per fortuna quando riesci a stare bene con te stessa, poi puoi affrontare il mondo”

Grazie alla sua forza d’animo però, non si è demoralizzata, ha continuato ad andare avanti, ma con la dovuta cautela, senza più quella spensieratezza che caratterizza gli anni della giovinezza:

“Oggi come oggi, prima di buttarmi a capofitto in un rapporto ci penserei mille volte o comunque lo farei in modo diverso. Bisogna crederci, ma bisogna anche mettere al centro se stessi, senza annullarsi. Altrimenti se poi, per caso, ti ritrovi da sola non sai che pesci prendere”

Dunque, ha ancora quel coraggio di cercare l’amore, grazie al supporto dell’esperienza.

La motivazione della separazione

Anche se la coppia ha voluto tenere le motivazioni private, incrociando le interviste, qualcosa è riuscito a trapelare.
Ascoltando le parole di Silvia (Tatangelo), capiamo gli ultimi giorni della relazione con il cantante napoletano.

“Tutta la famiglia ci è rimasta male quando è finita tra Anna e Gigi. Ricordo che Anna mi chiamò la sera al telefono e mi disse: le cose non vanno più come prima. Ho visto mia sorella piangere disperata quando si sono lasciati per l’ultima volta. Io, però, ho sempre sperato che tornassero insieme, l’ho sperato fino a che lui non ha avuto un’altra”

Insomma, stando alle parole della sorella, Gigi avrebbe alla fine virato su altri lidi, mentre Anna, in un’intervista spiega che i reali motivi sono stati altri:

“Non c’entrano terzi. Litigavamo sempre più spesso, eravamo finiti ad andare a letto senza dirci più una parola, senza darci neanche la buonanotte….il salone era sempre pieno di gente; cucinavo per 20-30 persone, ma alla fine ho memoria di una sola vacanza veramente nostra, a Dubai, e le pizze mangiate a due si contano sulle dita di una mano”

Insomma, qualcosa si era rotto da tempo e questo ha portato all’inevitabile rottura di uno dei rapporti più duraturi del jet set italiano.

Il tenero annuncio di Romina Pierdomenico: i fan l’aspettavano con impazienza

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Romina, la sua vita e l’amore

Instagram spesso viene considerato come un social fine a se stesso, per altri un semplice business. Ma è stato proprio grazie a questo social che Romina ha incontrato l’amore della sua vita. Infatti, è stato proprio grazie ad un messaggio privato, che Ezio Greggio ha trovato l’appiglio per attaccare bottone con lei. Da lì, il resto è stato tutto in discesa.
Prima dell’arrivo dell’amore però, Romina si è sempre data da fare, specialmente in tv.
Molti la ricorderanno come corteggiatrice di Amedeo Barbato qualche edizione fa di Uomini e Donne, altri invece come tentatrice sull’isola di Temptation Island nel 2019.
Ma la modella abruzzese è stata anche valletta a Colorado e nello stesso anno co-conduttrice di La sai l’ultima? con il suo compagno Ezio Greggio.

Il nuovo impegno di Romina

Stare con una persona del calibro di Ezio Greggio, può darti enormi insegnamenti soprattutto in campo lavorativo. Così parlava dell’aiuto indiretto che Ezio è riuscito a darle:

“Con l’esperienza, la sensibilità e l’intuito ogni giorno mi aiuta a migliorare. Quando abbiamo lavorato insieme, il solo stargli vicino mi ha permesso di comprendere come ci si deve muovere davanti alle telecamere, ma anche quanto sia importante prepararsi”

Ed è proprio grazie a questa esperienza che ha fatto negli anni (anche prima della sua relazione) che ora può comunicare a tutti i suoi follower che tornerà presto a lavorare. Infatti, pochissimo tempo fa, la showgirl, è stata affetta dalla psoriasi guttata. Questo le ha causato una mancanza di richieste di impiego:

“Mi sono ritrovata senza lavoro e i tempi lunghi di guarigione mi impedivano di programmare qualsiasi colloquio. Non vedevo una via d’uscita e mi sono abbandonata allo sconforto”

Fortunatamente però non si è persa d’animo e ha continuato a perseverare. Fino all’annuncio pubblicato su Instagram, per il quale i suoi follower sono andati in visibilio:

“Posso finalmente annunciarvi con grande orgoglio, che sono entrata a far parte di questa incredibile e stupenda famiglia di 105 con il programma ‘105 Friends’. Io sarò in onda con i Friends il lunedì mercoledì e giovedì dalle 10 alle 12 sul canale 66 del digitale e su radio105”

Vicepremier ucraina: i russi bruciano le vittime in forni crematori

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“I nostri servizi segreti ci dicono che la Russia cerca di nascondere i propri delitti e per questo sta usando forni crematori mobili a Mariupol per bruciare i cadaveri delle nostre donne e bambini. Gli stessi forni crematori li sta usando anche per il proprio esercito. Li hanno portati dalla Crimea e li stanno usando anche per bruciare i propri soldati, di modo che non li vedano in Russia, immaginate se dovessero vedere migliaia di cadaveri che tornano in patria”

Le motivazioni di queste atrocità

Con queste parole rilasciate in un intervista a SkyTg24 Iryna Vereshchuk, vicepremier ucraina, accusa i soldati russi presenti a Mariupol.
Sul perché secondo lei i russi abbiano applicato una politica simile, Iryna non ha dubbi:
“Putin ha capito che il mondo è rimasto sconvolto da quello che è successo a Bucha e che è pronto ad unirsi contro queste azioni bestiali”
Queste quindi sarebbero delle direttive che partono dai piani alti, con lo scopo di insabbiare i fatti per non avere ulteriori conseguenze sul piano dell’opinione pubblica. Quindi è questo il motivo: “nascondere ogni traccia usando i forni crematori”.
Ma non sarebbero i soldati russi in prima persona a compiere tali atrocità. Infatti, nel pomeriggio, sul canale Telegram della città di Mariupol, alcuni testimoni oculari affermano che l’esercito del Cremlino ha reclutato dei “terroristi locali” e di Donetsk per raccogliere e bruciare i corpi. Quindi il lavoro sporco viene affidato a questi “collaboratori”.

Il parallelismo con Auschwitz

“Mariupol è diventata la nuova Auschwitz”

Esordisce così Vadym Boychenko, sindaco della città portuale nel sud dell’Ucraina.
Continua:
“I razzisti hanno trasformato l’intera città in un campo di sterminio. Sfortunatamente l’inquietante analogia sta ottenendo sempre più conferme”.
Diventa dunque sempre più preoccupante la situazione ora che con il passare dei giorni, escono fuori nuove informazioni sugli accadimenti di Mariupol.

A fare da coro a queste informazioni, c’è il sentore comune che Mosca stia temporeggiando riguardo le missioni di soccorso dei civili da parte della Turchia (per salvare ed evacuare completamente la città), proprio perché vorrebbe “prima far sparire le prove dei crimini di guerra”.

Due incidenti mortali sul lavoro nel Nord Italia: ecco cosa è successo

Purtroppo, si allunga di due nomi la tragica lista delle vittime sul posto di lavoro. Inutile qualunque tipo di soccorso dopo l’incidente.

Il lavoro è l’attività che “ruba” più tempo alle nostre giornate ed è assurdo nel 2022, fare ancora i conti con queste tragedie. I numeri delle morti sul lavoro sono scesi solamente nel 2020, quando a causa della pandemia, l’Italia è stata costretta allo Smart Working e a tenere a casa gli operai con il minimo salariale. Se andiamo ad osservare i dati dell’Inail, riportati dal sito di Skytg24, ci accorgiamo che già dall’anno scorso, con la ripresa a pieno delle attività, i decessi hanno ripreso, purtroppo in maniera proporzionale, ad aumentare:

“I numeri vengono analizzati nel report dell’Inail dei primi 8 mesi dell’anno. Tra gennaio e agosto sono aumentate le denunce di infortunio rispetto al 2020. Scendono i decessi ma, a causa della pandemia, c’è stato un ritardo nella comunicazione degli episodi mortali relativi al 2020. Nel 2021 il fenomeno continua ad avere dimensioni molto rilevanti: al 31 agosto i decessi sono 772, oltre tre al giorno. Con la fine dello smart working aumentano le morti nel tragitto casa-lavoro e le malattie professionali”

Quindi, post-Covid, nulla è cambiato per quanto riguarda la sicurezza sul posto di lavoro.

L’incidente mortale di Belluno

Il primo incidente di ieri, è avvenuto a Gosaldo, in provincia di Belluno.
In un cantiere boschivo del Bellunese, Paolo Marcon, dipendente di una società di Fiera di Primiero, boscaiolo di 59 anni. Muore mentre era impegnato in lavori di esbosco.
A quanto si apprende da corrieredelveneto.corriere.it, durante la sua attività, un albero l’ha travolto in pieno.
I soccorritori accorsi sul posto non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.

L’incidente mortale di Cuneo

L’altro mortale avviene sempre nel Nord Italia, ma stavolta in Piemonte.
Più precisamente a Roascio, in provincia di Cuneo.
Come riporta targatocn.it, un sessantenne la cui identità non è stata ancora rivelata, è caduto da un ponteggio mentre stava lavorando.
Anche in questo caso, nonostante la prontezza del 118 e l’aiuto dell’elisoccorso, non c’è stato nulla da fare per la vittima morta sul colpo.