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Cos’è la Bussola Strategica approvata dall’UE. Farà concorrenza alla NATO?

I propositi dell’Unione Europea dopo un mese dall’inizio del conflitto

A metà febbraio, all’inizio del conflitto, Putin non avrebbe mai immaginato che l’Ucraina resistesse per un mese intero (e ancora sta resistendo) ai suoi attacchi.
Ancor meno pensava di innescare le varie reazioni dell’Europa per un conflitto che nella parte est del vecchio continente, va avanti sotto traccia da ormai quasi 10 anni.
La sua azione però, è stata troppo sopra le righe. Ha invaso armi in mano (nel vero senso della parola), una nazione che aveva espresso più volte la volontà di entrare a far parte del continente Europeo e più specificatamente della NATO.
Dopo questi accadimenti, l’Europa ha impiegato quasi un mese per compattarsi del tutto e diramare una politica comune per i paesi membri che riguardasse il da farsi per il proseguimento del conflitto.
Nonostante la guerra non sia aperta all’Europa, il nostro Vecchio Continente ha tutto il diritto di sentirsi minacciato, ed è per questo che vorrebbe essere più indipendente dalle decisioni della NATO dal momento che, soprattutto in questa occasione, la risposta Americana ai conflitti sul territorio europeo è stata molto tardiva.
La politica attendista a stelle e strisce non è piaciuta ai leader europei, tanto da dover attuare un piano per rafforzare la sicurezza e la politica di Difesa.
Infatti, come dichiara l’Alto rappresentante Ue, Josep Borrell:

“In un momento in cui siamo testimoni del ritorno della guerra in Europa serve un piano ambizioso di azione per rafforzare la sicurezza dell’Unione europea e la politica di Difesa entro il 2030”

Poi aggiunge:
“L’ambiente di sicurezza più ostile ci richiede di fare un salto di qualità e aumentare la nostra capacità e volontà di agire, rafforzare la nostra resilienza e investire di più e meglio nelle nostre capacità di difesa”

Approvata la Bussola Strategica. Operativa già nel 2025

Dunque, queste sono le conseguenze che ha scaturito l’attacco di Putin all’Ucraina.
Con un Europa più accorta a ciò che accade nelle sue immediate vicinanze, si decide di aumentare le difese ed investire di più sull’azione militare.
In questi giorni, è stato proposto e accettato un piano di rafforzamento delle capacità di reazione dell’Europa in determinati casi, soprattutto quelli di crisi.
Questo piano si chiama proprio Bussola Strategica (o Strategic Compass in inglese) e comporta all’occorrenza, un rapido dispiegamento di militari fino a 5000 unità.
Tali militari inviati nelle zone di crisi, avranno mansioni di interdizione e supporto nell’evacuazione di cittadini europei da queste zone.
Non solo, tale piano prevede anche l’invio di un sostegno medico e 200 esperti di missione.

Sulla scorta di questo protocollo il piano prevede anche di portare sostegno medico, e di 200 esperti di missione. Senza mezzi termini lo SC ha una funzione militare: sono infatti previste regolari esercitazioni congiunte, che cominceranno nel 2023.
La funzione è prettamente militare, per questo motivo ci saranno delle esercitazioni congiunte che partiranno dal 2023.

Diventerà un organo complementare alla NATO e lo scopo è quello di renderlo operativo entro il 2025, così da non attendere più le decisioni d’oltreoceano.
Come ribadisce Borrel, l’EU Rapid Deployment Capacity “è complementare alla Nato, che rimane il fondamento della difesa collettiva per i suoi membri”.

“Le minacce sono in aumento e il costo dell’inazione è chiaro. La bussola strategica è una guida per l’azione. Stabilisce un percorso ambizioso per la nostra politica di sicurezza e difesa per il prossimo decennio”.

In arrivo pensioni più alte grazie alla nuova legge di bilancio

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Nell’articolo, andremo a vedere chi ha il diritto di avere l’aumento sulla pensione.

Nuova legge di bilancio e la rimodulazione delle aliquote

La nuova legge di bilancio ha introdotto nuove e positive novità. Potrebbe portare l’aumento dell’importo della pensione, così da gonfiare le tasche di alcuni fortunati.
Inizialmente, la riforma sulle pensioni aveva subìto un brusco stop. Le cause sono ovvie da individuare: si stava lavorando a tale riforma da inizio anno, ma lo scoppio della guerra in Ucraina ha portato vari complicanze che hanno fatto scivolare tale riforma in basso nella lista degli impegni del governo.
Dopo vari accorgimenti economici che il premier Draghi ha preso e sta prendendo dal 24 febbraio (primo giorno del conflitto tra Ucraina e Russia), la riforma delle pensioni sembra essere tornata tra gli impegni più imminenti del primo ministro italiano.
La nuova Legge di Bilancio del 2022, si baserà sull’introduzioni di nuovi scaglioni e la modifica di alcuni aspetti sostanziali della passata legge. È stata già approvata dal governo ed ha già modificato le aliquote Irpef.

I vari vantaggi fiscali che ha portato

A seguito di un breve question time in parlamento, il Ministero dell’Economia ha esposto concretamente quali possono essere i vari vantaggi fiscali che i pensionati di tutta Italia potranno ottenere grazie a questa rielaborazione della Legge di bilancio.
Analizzando le stime medie annuali, i pensionati andranno fiscalmente a risparmiare 210 euro ogni anno (il conto si fa sulla base dei 12 mesi). Tutto questo grazie alla sola rimodulazione delle aliquote Irpef.
La fascia di reddito più numerosa in Italia per quanto riguarda i pensionati (se ne contano circa 4,9 milioni), cioè quella che va dai 15 ai 28 mila euro, potrà beneficiare di un risparmio di ben 167 euro.
Un risparmio maggiore arriva alla fascia meno numerosa di reddito, quella compresa tra i 50 e i 55 mila euro (che in Italia non supera le 100 mila persone, purtroppo), che otterrà un vantaggio fiscale di 744 euro l’anno.
Ci sono però ulteriori propositi: il governo ha intenzione di riformare la Legge Fornero.
Alcune fonti governative rimbalzano questa notizia, ma pare che l’iter si sia rallentato (se non congelato) a causa del conflitto nel territorio ucraino.

Bassetti e le sue idee sul Covid che vanno contro i suoi colleghi

Bassetti torna a parlare di Covid ma cerca di spegnere gli animi

Nei giorni passati è stato proprio il medico del San Martino a lanciare un grido di allarme per quanto riguardava i pericoli di nuove varianti che i rifugiati Ucraini potevano portare, ora però invita tutti ad avere sale in zucca e a non esagerare con i toni.
Per il virologo è vero che il rischio Covid è sempre costante, nonostante si sia affievolito con il tempo grazie alla mutazione del virus che per sopravvivere è diventato molto meno mortale (anche se più virale), ma è molto diverso stare in allerta da essere effettivamente in pericolo.
Ben vengano gli aiuti, ma devono essere minuziosamente controllati, Bassetti proponeva addirittura la vaccinazione per la maggior parte della popolazione ucraina che non possiede neanche una dose di vaccino in corpo.
I suoi colleghi però non la pensano come lui e ogni volta che vengono ospitati nelle varie trasmissioni televisive, ribadiscono ogni volta la pericolosità della situazione pandemica.

Il botta e risposta tra la Panicucci e Matteo Bassetti per quanto riguarda i colleghi

Nel programma di Federica Panicucci, Pomeriggio 5, Bassetti torno a prendere le distanze dai suoi colleghi virologi che appaiono spesso in tv, come: Crisanti, Viola e Ricciardi.
A detta del virologo del San Martino, tutta questa prudenza invocata dai suoi colleghi, è ingiustificata, o meglio, la giustificazione non è da cercare nell’ambito medico.
Questo il virgolettato dello scambio di battute che la Panicucci e Bassetti hanno a riguardo di quest’argomento:
Federica: “Ma secondo lei perché gli altri dichiarano tutto questo? Vogliono tenerci sempre un po’ in allarme?”
Matteo risponde: “Sono ben contento di essere invitato meno in televisione e di parlare meno perché mi occupo di tutte le malattie infettive.”
Federica, scherzandoci su: “Beh, meno negli altri programmi, perché da me è qua tutti i giorni.”
Allora il virologo conclude con una (non troppo) velata frecciatina: “Forse qualcuno dei miei colleghi è più dispiaciuto di questo e quindi vuole continuare alta l’attenzione per continuare a farsi invitare!”

Già in passato, il medico di Genova aveva ribadito la natura controproducente di avere troppe restrizioni per un tempo prolungato: la popolazione tende a stancarsi e a non rispettarle più se le tempistiche superano determinati lassi di tempo che vanno oltre il necessario.
Come andrà a finire solo il tempo potrà dircelo, la speranza è quella di non dover più discutere di argomenti simili perché vorrebbe dire che si è tornati alla normalità

Mara Venier lascia Domenica In: l’annuncio gela i fan

Il “No” di Mara Venier a Domenica In

Sorprende la decisione presa in questi giorni dall’amata conduttrice dello storico programma domenicale di Rai1. Nonostante i numeri da record raggiunti dall’edizione 2021/2022 che porta la sua firma, ha deciso di lasciare.
A chi le chiede se sta pensando di tornare prima o poi a condurre le domeniche pomeriggio di Rai 1, risponde:
“In cuor mio ci sto pensando”

Non si sa quanto sia probabile un suo ritorno già dal prossimo anno, al momento sente di escluderlo, anche se il pubblico la chiama a gran voce. Non sembra che stia lasciando il programma per una proposta più allettante, anzi. In teoria questo potrebbe esser visto come un anno sabatico, meritatissimo dati gli ascolti fatti fino ad oggi. Il piano quindi è quello di passare le domeniche in famiglia, come tutti gli italiani fanno quando accendono la tv sintonizzati su Domenica In:

“In questo momento non ho la certezza di nulla su che cosa accadrà. Il pubblico mi chiede di rimanere, mi commuove l’affetto nei miei confronti e credo che questo sia importantissimo. Se faccio un’altra ‘Domenica In’ mio marito mi lascia”

Il record di Pippo Baudo nel mirino e i progetti per il futuro

Ancora una volta poi, ribadisce il suo affetto per il programma con la quale è cresciuta da conduttrice. I motivi dell’abbandono pare non siano legati al programma in sé, ma alla sua necessità di staccare la spina per qualche mese, magari anche qualche anno.
Mara però, non nasconde la sua attenzione ai numeri. Nella testa ha sicuramente la voglia di condurre un’ulteriore edizione del programma per superare di un anno le edizioni condotte da Pippo Baudo, storico conduttore del programma. Così diventerebbe la presentatrice più presente del programma, rendendolo a tutti gli effetti “suo”.

“Se mi offrissero il Festival di Sanremo direi grazie, non sono adatta, ma a ‘Domenica in’, ogni volta che me l’hanno proposta, non ho mai saputo dire di no. Se dovessi rifarla sarebbe la mia quattordicesima edizione, una in più di Pippo Baudo”

A chi le propone un cambio completo di conduzione, con la necessità di cimentarsi in programmi del tutto diversi da Domenica In, sembra essere titubante.
Ad esempio, le chiedono se avesse mai avuto interesse a condurre programmi culinari. Al momento, la Rai ha “La prova del cuoco” come programma di punta in questo campo, ma la conduzione è affidata ad Antonella Clerici, anch’essa un pezzo da 90 sulla rete nazionale.
La Venier infatti non sembra scomporsi troppo e anzi, non ha la minima intenzione di fare un torto simile alla sua amica e collega:

“C’è già la mia amica Antonella Clerici che è tanto brava. Non ho mai pensato a una trasmissione di cucina, ma in compenso penso molto a mangiare. Però con Antonella non mi dispiacerebbe fare un programma”

Chissà, magari un giorno non troppo lontano le ritroveremo intorno alle 12, a condurre un programma insieme prima che vada in onda il Telegiornale, o magari affideranno alle due la fascia più ambita: la prima serata!

Il matrimonio di Berlusconi può essere l’evento che rompe definitivamente i legami della politica di destra

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Importanti risvolti durante il matrimonio simbolico dell’ex premier

Qualche giorno fa, a Villa Gernetto, abbiamo assistito ad un evento che non solo può risultare importante per la vita dell’ex premier Silvio Berlusconi, ma anche per tutta la politica italiana schierata tra i partiti di destra.
Nonostante il matrimonio del Cavaliere non abbia valenza legale, erano lo stesso presenti molti personaggi illustri.
Berlusconi, convola a nozze con Marta Fascina, 32enne militante del partito di Forza Italia.
Al matrimonio, costato una decina di migliaia di euro, tra i figli, gli amici di una vita, e altri parenti (per un totale di circa 60 persone), c’era anche Matteo Salvini. Assente degna di nota: Giorgia Meloni.
I leader dei tre partiti di centro destra, fino a qualche mese fa avevano direttive comuni sulle decisioni da prendere in merito ai programmi pensati per mandare avanti l’Italia.
Ora però, con il matrimonio, sembra emergere una vera e propria spaccatura che vede da una parte Salvini e Berlusconi con i solo partiti di Lega e Forza Italia, dall’altra Giorgia Meloni con Fratelli d’Italia.
A riprova di ciò, il video girato da Vittorio Sgarbi dove i due leader di destra stanno in piedi vicino la torta a 3 piani riservata per fine pasto.
Nel video un chiaro elogio di Berlusconi al leader della Lega:

“Allora signori, questo è Matteo Salvini, l’unico leader vero che c’è in Italia!”
Imbarazzato, Salvini risponde: “Olè, forza Milan!”

Timidi applausi per quest’apertura verso Salvini, poi sottolinea:
“Lui è sincero, per questo io lo ammiro e gli voglio molto bene. è una persona sincera, cosa che in politica non esiste”

Fuori l’imbarazzo, Salvini abbraccia Berlusconi e il video finisce così.

Un importante spartiacque per la divisione delle forze politiche di destra

Molto più sorpresa che delusa è stata Giorgia Meloni. La leader del partito di Fratelli d’Italia non è stata neanche invitata al matrimonio.
La spaccatura quindi non sembra solamente politica, ma anche nei rapporti umani.
Gli ultimi contatti tra la Meloni e Salvini, risalgono alla fine di gennaio, durante la votazione per l’elezione di Sergio Mattarella.
Berlusconi invece, sembra sia irritato da una vecchia frase che la leader di FdI ha detto in un intervista in tv: “Al Cavaliere non devo nulla”, tanto da vietare per 10 giorni agli esponenti di questo partito, le ospitate a Mediaset.
Sul perché l’invito non sia arrivato alla Meloni, Tajani (Forza Italia) minimizza:
“Perché non c’era Meloni al pranzo di Villa Gernetto? Salvini è stato invitato come amico”

Ma neanche Forza Italia è unita al suo interno. Molti esponenti di vecchia data, sono contrari a questo avvicinamento a Salvini:

“Berlusconi o chi lo consiglia non comprendono che così facendo, seguendo la deriva salviniana, si rompe il partito e si mina ancora di più l’unità del centrodestra. Proprio mentre dobbiamo chiudere le intese per le amministrative. Siamo su un binario morto”

Gli esponenti di Fratelli d’Italia non sembrano preoccupati dell’investitura che l’ex premier ha dato a Matteo Salvini, anzi, vede il momento di debolezza del partito Berlusconiano e non si tira più indietro nella lotta per conquistare i voti:
“Fra poco avremo più voti di Lega e Fi messi assieme, queste investiture sono fuori dal tempo”