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MONDO DELLA TV SOTTO CHOC: L’AMATISSIMA ATTRICE È VENUTA A MANCARE

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La sua vita è stata stroncata a soli 29 anni. Il mondo dello spettacolo piange un’altra importante scomparsa. Ecco chi è l’attrice che è venuta a mancare

Chi è l’attrice che ha perso la vita

Stiamo parlando di Chelsie Whibley, famosa attrice britannica nota per aver recitato in Dani’s House e Sadie J.
La ragazza, si è purtroppo arresa alla sua personale battaglia contro la fibrosi cistica.
Negli ultimi mesi di vita, i suoi polmoni erano stati compromessi in maniera importante dalla malattia, tanto che dopo vari esami, è stato stimato che i suoi polmoni funzionavano solamente al 25%. Per ovviare a questo problema, Chelsie stava già assumendo circa 60 pillole al giorno per contrastare l’infezione.
Per questo motivo, sotto la pandemia del covid, è stata allontanata dai suoi affetti:

“Sembra che mi venga portato via ancora più tempo. So che vedere i miei amici e la mia famiglia è troppo pericoloso e potrebbe essere sufficiente per far cadere il mio corpo oltre il limite ma d’altra parte non so quanto tempo ho e mi spezza sapere che non posso vederli”

Appena scoperta la malattia, i medici le hanno pronosticato solamente 16 anni di vita, l’attrice invece ha superato tale limite fino ad arrivare all’età di 29 anni, purtroppo però, l’epilogo è stato comunque tragico.

Il messaggio di addio del marito Glynn

Ad annunciare la sua morte, è stato proprio suo marito, il 33enne Glynn.
Tramite un messaggio sui social, scrive:

“Temo che questa sia la cosa più difficile che abbia mai dovuto scrivere. Questa mattina Chelsie ha preso una brutta piega. È stata portata d’urgenza al Southampton General Hospital. È con profondo rammarico che devo informare tutti che la nostra bellissima e cara Chelsie è morta questo pomeriggio alle 14:45. È stato molto veloce e non ha sofferto. So che vorrete tutti inviare le vostre condoglianze, ma chiediamo per favore di limitarvi ai commenti qui sotto in questo momento molto angosciante. Alla mia splendida moglie ispiratrice: ti ameremo sempre”

Dopo aver raccontato i fatti e cosa è accaduto in questa tragica giornata, si ferma nuovamente a scrivere un pensiero sulla perdita che ha appena vissuto:

“Non riesco a esprimere il dolore che provo per non averti qui con me. Svegliarmi senza averti accanto è orribile, e vorrei sperare che tutto questo sia solo un brutto sogno. Ma non lo è. Da quando ti ho incontrato, sapevo che sarebbe arrivato questo momento, ma volevo davvero passare il resto della mia vita con te. Sarò vicino a tua mamma e cercherò di aiutarla a superare il dolore. Ti amo”

“ADDIO TAMPONI”. LA NOTIZIA POCO FA: ECCO COSA HANNO SCOPERTO

Ecco il rimedio che punta ad eliminare completamente l’uso del tampone per rilevare la presenza del virus.

Verso l’addio ai fastidiosi tamponi

Il nuovo rimedio, consisterebbe in un cerotto da applicare sulla pelle.
Va da sé che per il modo in cui questo rimedio agisce, è molto meno invasivo rispetto ad un tampone naso-faringeo che ha portato non pochi problemi in questi mesi.
Il cerotto sarebbe in grado di rilevare in modo sicuro ed efficacie gli anticorpi specifici del Sars-Cov-2.
I risultati poi vengono emessi in soli 3 minuti.
Questa soluzione è stata ideata e compiuta da alcuni ricercatori dell’Università di Tokyo.
La sua descrizione e l’esito della ricerca in questione, è riportato all’interno della prestigiosa rivista scientifica “Scientific Reports” (Nature).

Questo nuovo rimedio quindi, avendo la forma del cerotto, è in grado di capire se siamo stati contagiati o meno attraverso il contatto con la pelle.

Ecco le parole della ricercatrice

Ma a parlare di questo nuovo mezzo di rilevamento del Covid, è proprio chi si è occupato in prima persona del progetto: Leilei Bao che ha sapientemente guidato tutto il team di ricerca giapponese.

“il livello di anticorpi presenti nel liquido interstiziale risulta inferiore rispetto ai quantitativi che si osservano nel sangue, ma comunque sufficiente per effettuare test di rilevamento”

Ecco il segreto del funzionamento di questi nuovi cerotti.
Questo strumento raccoglie un campione di liquido e lo analizza. Per farlo, vengono utilizzati dei microaghi porosi biodegradabili fatti di acido polilattico che riescono a prelevare il liquido interstiiale della pelle.
In un secondo momento poi, per rilevare gli anticorpi specifici per SARS-CoV-2, viene usato un biosensore immunologico.

“Questo dispositivo ha un grande potenziale per lo screening rapido di Covid-19 e, in linea teorica, potrebbe essere riadattato per rilevare la presenza di altre infezioni. Allo stesso tempo sarebbe un’opzione attendibile, efficace e a basso costo, adatta anche alle zone a basso reddito, un obiettivo chiave per la gestione globale delle epidemie”

Insomma, questo nuovo mezzo potrebbe esser considerato un vero e proprio rimedio non solo per la rilevazione del Covid, ma anche per far fronte ad altre eventuali epidemie e alle situazioni sanitarie emergenziali.

 

Luxuria svela un triste retroscena sul divorzio tra Ilary Blasi e Francesco Totti: “Lei non ha mai..”

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Con il passare dei giorni, escono fuori sempre più particolari sulla rottura Blasi-Totti. Ecco cosa ha svelato Vladimir Luxuria.

La questione che tiene ancora banco

Quasi tutta Italia ormai ha appreso della separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Ciò che sono ancora ignote sono le motivazioni e le reazioni dei due davanti a tutto ciò.
In un primo momento i due hanno voluto insabbiare la notizia, poi però, le voci di una presunta crisi hanno iniziato a farsi sempre più insistenti.
Una volta arrivati al punto in cui era impossibile negare l’ovvio, arriva il comunicato della Blasi che conferma quanto le voci stavano insinuando: dopo 20 anni circa di matrimonio, i due si separano.
Molti però si sono chiesti come i due abbiano reagito a tale separazione. Chi nelle ultime ore ci ha dato qualche informazione in più è una persona che è stata vicino alla Blasi negli ultimi mesi: Vladimir Luxuria.

Le parole della nota opinionista riguardanti la crisi della coppia

Infatti, proprio Vladimir Luxuria ha fornito alcuni dettagli su come Ilary sta affrontando la separazione.
L’opinionista è recentemente stata a stretto contatto con la presentatrice in quanto entrambe erano presenti nello studio del reality Mediaset: L’Isola dei Famosi.
In questa occasione, le due hanno potuto conoscersi meglio. Luxuria ha potuto anche apprendere come la Blasi stava affrontando il suo periodo di crisi con l’ex capitano giallorosso. Infatti, mentre era intervistata per Torino Cronaca Oggi, le è stata fatta la domanda sulla rottura che ha fatto tanto discutere in questi giorni.
Vladimir prontamente ha risposto:

“Ho sempre voluto rispettare la loro privacy. Sono due persone molto intelligenti”

Dopo questa premessa, continua:

“Ilary non fa mai pesare gli altri i suoi problemi, tende sempre ad essere allegra e vivace” “Lei è una tosta, sicuramente sa come affrontare questa situazione”

Insomma, la crisi è iniziata già parecchi mesi fa, ma a nasconderla è stata la Blasi stessa che con la sua infinita professionalità, non ha lasciato che i problemi familiari interferissero con il suo lavoro, ed infatti Luxuria conferma:

“All’Isola non ci ha mai fatto pesare i suoi problemi”

BIMBO DI 7 SETTIMANE MORTO ALL’IMPROVVISO, ARRESTATO IL PADRE

La terribile storia di Abel, bimbo morto a soli 7 mesi. L’autopsia però condanna il padre. Ecco cosa è successo.

Un momento molto particolare

Mai come in questi giorni, stiamo apprendendo delle tragiche notizie, tutte riguardanti decessi di bambini che non superano i 10 anni di età.
Il momento è molto particolare, quest’anno c’è stato un vero e proprio boom di queste notizie, purtroppo.
Anche in Italia abbiamo avuto un recente esempio con la storia di Elena Del Pozzo, uccisa a quasi 6 anni dalla mamma Martina Patti.
A volte le crisi che si hanno tra coppie, ricadono in maniera pesante sui propri figli. In alcuni casi le conseguenze sono addirittura drammatiche.
Chissà quante tragedie si sarebbero potute evitare se si fosse prestata maggiore attenzione e maggior aiuto ai genitori. Ma ciò non vuol essere una giustificazione: riversare i propri problemi su degli esseri innocenti è una delle cose più sbagliate che si possano fare. In più, se le vicende finiscono in drammi, è giusto che i colpevoli ne paghino le conseguenze.

La storia di Abel

Abel Jax Mailey è un bambino di soli 7 mesi.
Vive accudito dai suoi genitori a Burnley, nella città di Lancashire, in Gran Bretagna.
La vicenda ha inizio l’inverno scorso. Era il 28 novembre quando il piccolo inizia a sentirsi male. I genitori, hanno subito chiamato i soccorsi che sono prontamente arrivati nel domicilio. Osservando per pochi minuti la situazione, i soccorritori non hanno dubbi: è necessario un ricovero urgente per il piccolo. Viene trasferito d’urgenza al Manchester Children’s Hospital.
Purtroppo però, dopo solo due giorni, Abel muore.
L’autopsia effettuata sul corpo del piccolo però, fa emergere la causa della morte: trauma cranico.
I primi ad essere indiziati sono proprio i genitori, nonostante abbiano chiamato prontamente i soccorsi.
Con il passare dei giorni poi, il campo delle accuse si restringe al solo Oliver Mailey, che ha deciso di rimanere in silenzio.

Il portavoce della polizia di Lancashire:

“Queste sono circostanze tragiche ed i nostri pensieri sono tutti per la famiglia del piccolo Abel Jax in questo momento triste e molto difficile. I nostri uomini continueranno a supportare la madre”

Ancora ignote però le motivazioni che hanno spinto Oliver a compiere un gesto simile. In verità, ancora non sono state scoperte le dinamiche del presunto omicidio, perciò rimane da stabilire anche l’intenzionalità. Comunque, siccome si trova sotto accusa, Oliver rimane in custodia cautelare fino al termine del processo.

Per ulteriori aggiornamenti sul caso, ci sarà da attendere la sentenza.

TASSE, SE SUPERI QUESTA CIFRA SUL CONTO SCATTA IN AUTOMATICO: TUTTI I DETTAGLI

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Il periodo di crisi economica in Italia sta vivendo alti e bassi. In attesa che arrivino gli aiuti da parte del governo, per pagare meno, si può ricorrere a qualche trucchetto. Ecco di cosa stiamo parlando.

Il difficile periodo che stiamo vivendo

Non bastava il conflitto scoppiato in terra ucraina a dare una bella botta all’economia italiana, negli ultimi giorni, abbiamo assistito ad una vera e propria crisi di governo.
Neanche a dirlo, la causa scatenante questa crisi è stata la votazione riguardante gli aiuti che la gestione Draghi stava assegnando agli italiani.
I cinque stelle si sono tirati indietro, non accettando totalmente il foglio presentato dal Premier.
Ora, mentre al momento Draghi ha consegnato le sue dimissioni, il paese sta passando un altro periodo di instabilità, sia politica che economica.
Tra le tante tasse da pagare ce n’è una automatica e obbligatoria per chi ha un conto corrente intestato qui in Italia e che supera un certo quantitativo di denaro. Per fortuna però, c’è qualche trucchetto che potrebbe togliere le castagne dal fuoco.

Di quale tassa stiamo parlando

Ovviamente la stragrande maggioranza degli italiani ha un conto in banca o alle poste.
E tutti sanno che una volta aperto il conto, bisogna far fronte a parecchie spese, anche solo per la gestione.
Una delle tasse più “fastidiose” da pagare, è l’imposta di bollo: imposta automatica e obbligatoria che ammonta a 34,20 euro annui. Questa imposta viene pagata obbligatoriamente da tutti coloro che superano una giacenza media annua di 5.000 euro.
Sono in pochi a non superare tale cifra quando si ha un conto corrente intestato.
Ma già possiamo dare il primo consiglio: questa imposta, può essere annullata se si possiede un ISEE inferiore ai 7.500 euro. Ovviamente, la prima cosa da fare è avvertire per tempo la banca della propria situazione finanziaria.
Un altro cavillo a cui ci si può aggrappare è l’Imel. Infatti, chi ha una relazione con un istituto Imel, enti che emettono moneta elettronica, può non pagare l’imposta a patto che non si abbia neanche un conto corrente intestato.

Per tutti gli altri, l’imposta di bollo è da pagare, ma per aggirare questa obbligatorietà si potrebbero fare due cose:
La prima sarebbe quella di aprire più conti correnti (ovviamente in banche diverse) e distribuire i propri averi su di essi senza mai superare però la soglia dei 5000 euro.
La seconda invece, un po’ più “faticosa” è quella di abituarsi a qualche prelievo in più, senza quindi mai far superare al proprio conto i 5000 euro di deposito.