“Avvocato cerca avvocatessa per collaborazione interna. Inviare curriculum con foto e profilo Instagram.”
È bufera a Roma, più precisamente a Piazza Mazzini, dove un rinomato studio legale chiede foto e profilo Instagram per assumere un’avvocata. A scrivere l’annuncio è il legale di Carlo Verdone, Mina e Adriano Celentano.

Le accuse

A sollevare la questione è l’avvocata Martina Colomasi che, leggendo l’annuncio dello studio legale di Piazza Mazzini, indignata, lo posta (tramite screenshot) sui social, sguinzagliando centinaia e centinaia di commenti. Il tono dei commenti non è per nulla pacato e infatti, si leggono tra i tanti commenti alcuni che recitano così: «Da denuncia», «Sconcertante», «Così valutano la preparazione. Tu non metti tutte le cause chi vinci su Instagram?», «La vuole bella», «Che tristezza», «Prossimo step? “Sotto i 5 mila followers non ti prendiamo”. Veramente che schifo». In questi commenti si legge qualche velata accusa di sessismo e non a caso, l’avvocata, insieme a decide di donne, chiede e spera in un intervento del Comitato per le pari opportunità dell’Ordine degli avvocati di Roma.
Il pensiero dell’avvocata è che una donna debba esser valutata per ciò che è in grado di fare, per la sua bravura e per il suo curriculum (che dovrebbe parlare per sé) e non essere valutata in base alla sua vita privata o in base alla bellezza. Questo annuncio senza ulteriori spiegazioni, potrebbe far pensare male e lasciar intendere che le intenzioni del legale Felice D’Alfonso Del Sordo non siano delle migliori. La paura è che non vengano contrastati e rimossi comportamenti discriminatori.
Ci si chiede infatti il perché di un annuncio che sembrerebbe così poco professionale, dove infatti viene anche scritta la parola “avvocatessa” invece che “avvocata”.

La risposta di Del Sordo alle critiche

Il legale, in prima battuta si giustifica dicendo di vedere le donne molto più “grintose” rispetto a un uomo. Ma ciò non sembra convincere a pieno e non placa per nulla i dubbi riguardanti l’annuncio (infatti non servirebbe comunque visionare il profilo social) e aggiunge “Avrei potuto pubblicare la richiesta ambo sessi e poi scartare gli uomini”.
Per quanto riguarda la richiesta di Instagram, l’avvocato Del Sordo dice di ispirarsi ai colloqui stile americano, dove queste cose sono nella norma, e aggiunge: “È inevitabile che il privato si sovrapponga quasi sempre con il professionale soprattutto quando si passano otto ore dentro lo stesso studio e sotto lo stesso tetto. Quindi tanto vale vedere subito quanto la persona abbia già reso pubblico”.
Il problema è che la combo della richiesta del social, aggiunta alla richiesta di una collaborazione interna aperta solamente a sole donne, lascia ancora troppi dubbi sulla faccenda.
A chiosa, l’avvocato non sembra comunque minimamente preoccupato delle accuse mosse nei suoi confronti e anzi, ribadisce le sue idee riguardanti il suo annuncio con questa sentenza: “È importante che ci sia stata l’approvazione del mio testo per l’annuncio di collaborazione da parte del consiglio dell’Ordine, e questo mi basta”.

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