Un vip, considerato un giovane talento, è stato accoltellato in mezzo alla strada l’altra notte. Ecco le prime ipotesi del perché e le sue condizioni dopo l’aggressione.
Chi è il vip accoltellato ieri notte
Ha dell’incredibile quello che è successo la scorsa notte per le vie della provincia di Bergamo. Un giovane rapper ventenne, è stato accoltellato ripetute volte.
Secondo le prime ricostruzioni, intorno le 3 di notte, il rapper avrebbe parcheggiato la sua auto in via Aldo Moro, una delle vie di Treviolo.
Mohamed Lamine Saida, così si chiama il giovane, noto ai più con il nome di Simba La Rue. In quelle ore, Simba stava accompagnando la sua ragazza a casa dopo un’uscita.
Subito dopo, la coppia sarebbe stata raggiunta da una macchina con all’interno gli aggressori. Con loro sarebbe scattata un’accesa discussione, terminata con l’accoltellamento del rapper che ha provato inutilmente a difendersi.
Gli aggressori sono subito ripartiti in macchina, mentre il giovane è rimasto a terra nel parcheggio, sanguinante. I soccorsi sono stati chiamati dai residenti che hanno sentito le grida. Anche le forze dell’ordine sono accorse sul luogo per fare i primi accertamenti.
Mohamed è stato immediatamente trasportato all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo in codice rosso. Le sue condizioni sono gravi ma il giovane, fortunatamente non è in pericolo di vita.
Le parole del rivale, Baby Touche
Sull’accaduto ha parlato nelle sue storie Instagram anche il suo rivale, Baby Touche, all’anagrafe Amine Amagour, 19 anni.
Tra i due non scorre buon sangue, tanto che Simba La Rue, nei scorsi giorni, accompagnato da un gruppo di suoi amici, ha aggredito fisicamente Baby Touche, costringendolo anche a pubblicare delle storie umilianti sul suo profilo personale di Instagram.
Dopo quest’aggressione, l’accoltellamento di ieri. Sembra proprio che sia una regolazione dei conti da parte dei due. Baby Touche però si dice estraneo e infatti afferma:
“Io faccio musica, solo musica, tutto il resto lasciatelo lontano da me, che non voglio fare la guerra”
Chiosando:
“Nessuno di noi vuole una madre che piange”