Questa coppia di genitori si è vista impossibilitata di chiamare la propria figlia in quel modo. Ecco quali sono state le motivazioni del tribunale e cosa, infine, è stato deciso.

Cosa è successo

Particolare il caso che riguarda due giovani genitori di nome Libaan Bosir Scek Mohamed e Rosamaria Castiglione Angelucci.
La vicenda è di qualche anno fa. I due sono entrambi di Milano e sono stati convocati qualche tempo fa dal tribunale per una questione molto particolare: per il nome della figlia.
La coppia ha già avuto altri bambini, e i loro nomi all’anagrafe non hanno destato nessun clamore. I due fratellini si chiamano Luna e Leone.
Decisamente meno usuale il nome della terzogenita, a cui hanno messo il nome Blu.
È stato proprio il pubblico ministero Luisa Baima Bollone ha decidere in un primo momento di denunciare la coppia di genitori. Dopo questa prima fase iniziale però, ha ceduto la sua crociata nelle mani del giudice che, al contrario di quanto si aspettasse, ha lasciato piena libertà ai genitori di Blu di lasciarle questo nome.
Il pm ha così rinunciato al ricorso, e il giudice Maria Rita Cordova ha convalidato a tutti gli effetti il nome Blu.
Ciò che il pm aveva proposto loro, era di aggiungere un secondo nome che facesse intendere meglio il sesso della piccola. Mohamed e Rosamaria hanno allora optato per Shamsa. Il nome arabo per gli ufficiali dell’anagrafe, non era abbastanza diffuso per metter fine ai malintesi. È stato solo a questo punto che è partita la segnalazione al Tribunale.

Le parole dei genitori di Blu

A fine sentenza, sono arrivate le parole dei genitori della piccola. Il papà:

“Mi auguro che nessun altro genitore si veda convocato dal Procura per decidere di cambiare il nome al proprio figlio, un nome che legittimamente ho dato e che non è lesivo del diritto del minore”

Mentre per la mamma si tratta di una vera e propria liberazione:

“Sono felice soprattutto per lei che a 5 mesi ha già vissuto il suo primo giorno di lotta per i suoi diritti. Sembra una questione molto grande che è quella del nome, dietro la scelta di un nome si nascondono principi molto più grandi che sono quello della libertà, dell’identità e del rispetto dell’identità”

Ma non è l’unica coppia che subirà questa sorte. Lo stesso caso è stato presentato ad altri due genitori, di nome Luca e Vittoria, che sempre a Milano dovranno seguire lo stesso iter di Mohamed e Rosamaria, in quanto anche loro, hanno deciso di chiamare la propria bambina, Blu!

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