Il Parlamento Italiano ha dato il via libera definitivo per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Questa decisione, avvenuta con un voto per alzata di mano, è stata accolta con un caloroso applauso dall’Assemblea. Mirella Gregori scomparve a Roma il 7 maggio 1983, seguita, circa un mese e mezzo dopo, da Emanuela Orlandi.
La Reazione di Pietro Orlandi
Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, ha espresso soddisfazione per questa notizia. Da anni, Pietro cerca la verità sulla scomparsa della sorella e vede nella commissione d’inchiesta una speranza concreta. Ha dichiarato:
“Sono contento, aspettavo con fiducia questa notizia. Questa commissione potrà fare tantissimo. Sono convinto che arriveremo alla verità, non potrà essere occultata per sempre. Ringrazio i senatori che hanno votato. Questa commissione potrà fare tanto, più di quanto può fare l’inchiesta vaticana”.
Contesto e Sviluppi Precedenti
Il caso delle due donne ha attirato l’attenzione nazionale e internazionale per decenni. Il Vaticano, che ha un ruolo cruciale in questa vicenda, ha trasmesso gli atti relativi al caso alla procura di Roma a giugno. Questo gesto è stato visto come un passo importante verso la risoluzione del mistero che avvolge queste scomparse.
Prossimi Passi e Aspettative
La commissione d’inchiesta avrà il compito di indagare a fondo su questi casi, cercando di fare luce su eventi che per troppo tempo sono rimasti avvolti nel mistero. L’obiettivo è quello di fornire risposte alle famiglie delle vittime e alla società, che da anni chiede chiarezza.
L’istituzione di questa commissione rappresenta un momento significativo nella storia giudiziaria italiana. Segna un passo avanti nella ricerca della verità e nella lotta contro l’occultamento di informazioni in casi di scomparsa. La speranza è che questo nuovo capitolo possa finalmente portare alla luce fatti e circostanze che per troppo tempo sono rimasti nascosti.