Annuncio choc di Bassetti gela l’Italia
Per quanto riguarda il tema Covid-19, ci sono bruttissime notizie per almeno 10 milioni di italiani.
Questo è ciò che ha detto il virologo Matteo Bassetti durante una recente conferenza stampa.
Il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Policlinico San Martino di Genova, ne è sicuro, bisogna dire: “Stop al tamponificio-Italia”
Secondo Bassetti, l’errore più grande dell’Italia è stato “assimilare” i tamponi ai vaccini, e dare quasi stessi benefici ai tamponati, ed ai vaccinati.
Ma, tra pochi giorni potrebbe cambiare tutto quanto
La brutta notizia
Intervistato a Radio anch’io, Bassetti ha affermato:
“Con un milione di tamponi effettuati al giorno, stiamo assistendo a un corsa in autoprescrizione abbastanza assurda. Il tampone dovrebbe rimanere un presidio richiesto dal medico, unico in grado di saper poi trattare un positivo o un contatto stiamo rilasciando false patenti di tranquillità. Soprattutto con tamponi rapidi con cui si hanno fino al 40% di falsi negativi”
Non manca la stoccata alla politica italiana:
“La colpa di questa corsa è anche di alcuni politici che hanno assimilato i tamponi ai vaccini, e questo è un grandissimo errore”.
Poi, ha voluto parlare numeri alla mano, cercando di spiegare a tutti gli italiani come stanno realmente le cose:
“Andiamo verso quota 100mila contagi da Covid a breve e, pensando ai contatti, in dieci giorni avremo potenzialmente dieci milioni di italiani in quarantena, a casa. Non possiamo permettercelo né socialmente, né dal punto di vista economico e tutto sommato neanche da un punto di vista sanitario. Servono regole diverse da quelle seguite nella prima, seconda e terza ondata”
Poi, l’infettivologo ha tracciato la linea spiegando:
“Chi è positivo se è vaccinato fa una forma di raffreddore con sintomi diversi dalla fame d’aria legata all’insufficienza respiratoria legata alla polmonite del Covid iniziale. I positivi vaccinati dovrebbero avere una quarantena minore – indica – Sui contatti di caso, invece, la quarantena andrebbe tolta completamente. Il rischio è che il Paese si fermi, già oggi le arrività sono rallentate ma fortunatamente le scuole sono chiuse e siamo nella pausa natalizia. Ma cosa succederà il 15 gennaio?”.