Home Blog Pagina 139

M5S-Lega: “Chiudiamo la guerra cedendo il Donbass alla Russia”

0

La spaccatura nel governo italiano

Più il conflitto va avanti, più le idee e le opinioni vanno mano mano cambiando, fino a formare diverse correnti di pensiero. Quelle maggiormente adottare si contrastano: da una parte c’è chi è favorevole a continuare il conflitto per difendere la democrazia e il libero arbitrio di una nazione da sempre sotto il giogo russo, inviando aiuti e armi all’Ucraina. Dall’altra invece c’è chi sostiene che ciò non porti che il prolungamento del conflitto, allontanando sempre di più la speranza di smorzare i toni e favorire un accordo tra le parti. La soluzione per quest’ultima frazione sarebbe quella di una sospensione dell’invio delle armi per “non proseguire il conflitto”, anche se ciò comporterebbe far emergere il dislivello militare tra le due forze che si stanno battagliando al momento.
Nel governo italiano, una fronda M5S e Lega, propone un’idea in controtendenza con la strategia politica estera al momento adottata dal governo Draghi:

“Chiudiamo la guerra cedendo il Donbass alla Russia”

Anche se questa contromisura dovesse per assurdo funzionare, creerebbe un precedente.
Se dovesse essere accettata una simile proposta, ogni nazione, se dovesse avere la potenza militare necessaria, potrebbe invadere un qualsiasi paese vicino, nella certezza che per evitare un conflitto su scala mondiale, gli altri paesi accettino passivamente l’invasione non muovendo neanche una mossa.

Le parole di Giuseppe Conte

“Siamo fermamente contrari a un incremento massiccio delle spese militari a carico del bilancio dello Stato. Di fronte all’instabilità di questo conflitto non si può rispondere con una reazione emotiva e alcune spinte a un riarmo indiscriminato. Non possiamo distrarre risorse rispetto ai pilastri della sicurezza dei cittadini italiani, in questo momento di grande difficoltà economica e sociale, e investire fondi straordinari nel riarmo. Noi siamo assolutamente contrari”

A dire il vero però, l’ex premier non è del tutto contrario ad un incremento degli investimenti sulle armi, il problema per lui sarebbe la modalità che l’attuale governo sta adottando, cioè quella di attingere a fondi straordinari che andranno tra qualche mese a gravare sulle spalle degli italiani:

“Bene la bussola strategica, bene rafforzare il pilastro della difesa comune europea, ma abbiamo del cammino da fare prima di investire reagendo sull’onda emotiva. Io non sono contrario a un incremento fisiologico della spesa militare, qui stiamo parlando di fondi straordinari, non possiamo distrarre dalle spese fondamentali per i cittadini”

Sul finale poi, lancia una frecciata a chi sta gestendo oggi la politica italiana, cercando di rammentare il vero motivo per il quale tale governo è stato eletto:

“Il governo non ci deve mettere davanti al fatto compiuto di un incremento consistente delle spese militari, perché non è nato per questo ma per affrontare emergenza economica e sociale, ora anche energetica, e attuare il Pnrr”.

Arisa: “Ho pensato di sottrarmi alla vita”

0

La difficile vita prima del successo

La cantante è stata negli ultimi giorni ospite del programma tv “Ti sento”, dove per la prima volta confessa i suoi pensieri più oscuri che attanagliavano la sua mente in passato.
Non ha avuto freni e con moltissima sincerità ha risposto tranquillamente a tutte le domande che le sono state poste, anche le più private, fino ad arrivare a toccare un punto molto personale. Già in altre interviste, aveva parlato dei suoi problemi avuti qualche anno fa, prima del successo, quando era purtroppo vittima di bullismo. Erano gli anni più difficili e nella sua mente prese largo l’insano pensiero del suicidio:

Io penso che un po’ tutti lo pensiamo però poi io sono una ragazza di fede. Quindi sono una ragazza di fede anche per questo, perché poi c’era un periodo nella mia vita dove vedevo sempre che dopodomani c’era un buco nero.”

Arisa, in quegli anni, non riusciva a vedere un minimo spiraglio di luce, non un giorno di sollievo da quella vita che odiava tanto. Completamente persa e sola, fortunatamente non ha fatto stupidaggini.

“Che non sapevo cosa mi sarebbe successo, che mi sentivo sola e abbandonata, che nessuno mi amava, bruttissimo”

Fortunatamente con gli anni, la sua situazione è cambiata e ora sta cercando di vivere la vita che non avrebbe mai sperato di vivere.

Il nuovo amore senza legami con Vito Coppola

A rendere ancora migliori questi ultimi mesi però, c’è anche un amore inatteso. La cantante infatti ha da poco iniziato a frequentarsi con il ballerino Vito Coppola. I due però anche se sembrano bene assortiti, non sono esenti da difficoltà:

“Non stare insieme a distanza è molto difficile.”

I due al momento sono molto lontani. La coppia afferma di non potersi definire come tale:

“Lui vuole fare la sua vita e vorrebbe che io ci fossi senza essere invadente. Ma io non sono una da strategie, quella che non ti scrive o lascia squillare a vuoto. La vita è breve”

Pensieri discordanti su come far proseguire la storia, dunque. La base però è evidente a tutti e anche Arisa l’ha confermata: la cantante ha affermato di provare un forte sentimenti nei confronti del ballerino.
Sarà l’amore a trionfare o le differenti vedute rovineranno tutto?

Denunciato un famoso giornalista Rai per il caso della scomparsa di Denise Pipitone

0

Le motivazioni dell’accusa

“I pm di Marsala hanno presentato una querela per diffamazione aggravata non solo nei miei confronti, ma anche nei confronti di altri colleghi. Penso che sia lecito domandarsi se non farebbero meglio a utilizzare il loro tempo diversamente”

Così Milo Infante commenta stizzito e quasi indignato l’avviso mandato dalla Procura di Caltanissetta (quando tra le parti offese ci sono dei magistrati, ad occuparsene è un’altra Procura) che l’accusa di diffamazione aggravata nei confronti dei pm di Marsala.
Il contesto è quello delle indagini per la scomparsa di Denise Pipitone, bambina che sparì nel settembre del 2004 a Mazara Del Vallo.

Alla base, alcune critiche di Infante riguardanti la celerità della chiusura delle indagini da parte del pm di Marsala.
Il dipendente Rai però, è piuttosto tranquillo sulla vicenda:
“Al momento sto aspettando che mi arrivino le carte. Sono sereno e tranquillo di non aver detto niente di diffamatorio; se la diffamazione consiste nel criticare delle indagini aperte e chiuse a tempo di record, allora sono colpevole. Ma lo direi di nuovo”

Milo Infante, negli ultimi anni si è sempre prodigato per tenere in luce la vicenda e non farla cadere nel dimenticatoio.

La solidarietà di Piera Maggio, la mamma di Denise

Il giornalista però è stato raggiunto dalle parole di conforto della mamma della piccola scomparsa.
Infante esplica il pensiero di Piera Maggio:
“La sua forte sensazione è che ci sia la volontà di far cadere nuovamente tutto nell’oblio.”
E aggiunge: “Coloro che cercano la verità su Denise pare che in qualche modo vengano ostacolati. Mi fanno terra bruciata intorno. E la capisco”.

Forse non tutti sanno che tra il giornalista che ha seguito questo caso dal primo giorno e la famiglia di Denise, si è andato negli anni a creare un legame molto forte:
“Nei giorni dello scorso Natale abbiamo pranzato tutti insieme, con le nostre famiglie, c’era anche Kevin, il fratello di Denise. È una vicenda intima che racconto ora solo per far capire il legame che c’è con loro. Piera è vittima di un’ingiustizia, di uno dei reati più odiosi: andare a letto con il pensiero fisso di non sapere dove è Denise è un dolore che non si attutisce mai.. Ma lo Stato italiano non si sente in debito nei confronti di Piera Maggio?”

Quindi la decisione sul continuare o meno a parlare del caso della scomparsa di Denise, nonostante la notifica ufficiale, sembrerebbe scontata per il giornalista:
“Io mi occuperò del caso di Denise più di prima. È adesso che si sono spenti i riflettori che Piera Maggio e Piero Pulizzi hanno ancora più bisogno che qalcuno se ne occupi. Perché oggi Denise non la cerca nessuno”

“SENTO LE VOCI, MI DEVO CURARE”: Ornella Vanoni cancella tutti i concerti

0

Il grande traguardo del premio Tenco

 

«Straordinario esempio di interprete e autrice di una canzone sempre intelligente e ai vertici della qualità artistica, fin dagli esordi ha fornito suggestioni musicali spesso inedite e ha continuato a farlo in tutta la carriera. Con un inconfondibile stile che privilegia l’emozione, ci ha presentato le canzoni della mala, le composizioni dei cantautori genovesi e milanesi, la grande canzone poetica brasiliana andando anche a scoprire nuovi talenti compositivi nelle giovani leve italiane».

Questo il bellissimo messaggio allegato alla vittoria del Premio Tenco Speciale, che le sarà consegnato il 24 aprile al Casinò Municipale di Sanremo.
Ma a pochissimi giorni dall’annuncio della vittoria di questo ambitissimo premio, Ornella gela tutti i suoi fan con delle parole che nessuno si sarebbe aspettato.

Il grave problema che affligge oggi la cantante

“Sarà capitato a tutti di avere un incubo, difficilmente positivo”

Ornella Vanoni, tramite il suo canale ufficiale di Instagram, ha comunicato ai suoi follower che cancellerà tutti i suoi concerti fino alla fine di maggio.
Il motivo sarebbe da ricercare dal forte stress che Ornella sta accusando in questo ultimo periodo. In più, ammette, con l’età che ha raggiunto (87 anni), gestire lo stress diventa sempre più difficile.
Con un post accorato e sincero, la cantante ammette di essere in costante lotta con se stessa, sempre troppo agitata e ansiosa, con troppi dolori a cui far fronte.
Ma non è questo ciò che ha debilitato l’artista, non è un problema fisico.
Ornella ha rivelato di volersi prendere un periodo di pausa e prendersi tutta l’estate per poter riposare. Il problema è insolito:

“Improvvisamente sento voci confuse che parlano forte e si sovrappongono”
E continua:
“Allora mi sono svegliata per cercare i tappi di cera… Inutili, le voci erano nella mia testa”

Purtroppo l’origine delle voci che Ornella ha in testa, nessuno può conoscerla. La cantante lascia tutti con il fiato sospeso con un:
“Non me la sento adesso”

Non ci resta che monitorare i suoi canali di comunicazione per rimanere sempre aggiornati, nella speranza che, a breve, ci siano buone notizie!

Cosa succederebbe se la Russia vincesse la guerra in Ucraina

0

I veri obiettivi della Russia di Putin

La guerra in Ucraina non sembra dover terminare a breve. Gli incontri diplomatici per cercare un accordo tra le parti sono tutti falliti. Le notizie dal fronte non cessano e con il passare dei giorni si fanno sempre più macabre.
In questo turbinio di notizie, ci sono altrettanti programmi e siti che cercano di approfondire l’argomento e analizzarlo nei minimi dettagli.
Tutti in Italia, e in generale nel mondo, si stanno chiedendo quali siano le vere intenzioni del leader del Cremlino.
I più attenti, avranno già notato che un punto su cui vertevano i primi trattati proposti dalla Russia, facevano riferimento ad un disarmo della nazione invasa. La condizione fondamentale per Putin quindi, è che sul suolo ucraino non siano presenti armi né ucraine né tantomeno NATO.
Il secondo obiettivo che il leader russo cerca di raggiungere, è scongiurare qualsiasi alleanza tra Ucraina e NATO. Da anni la Russia monitora tutti i movimenti dell’Organizzazione del Trattato dell’Atlantico, per riuscire a giocare d’anticipo e bloccare sul nascere qualsiasi tipo di alleanza tra NATO e Ucraina.
Il terzo e non meno importante obiettivo è quello di ridefinire gli equilibri politici europei, che già dopo l’invasione di metà febbraio, hanno incominciato a modificarsi.

I possibili scenari futuri in caso di vittoria russa

Questi obiettivi però non sono da sottovalutare in quanto la loro realizzazione, causerebbe delle conseguenze che potrebbero sconvolgere tutta la geopolitica conosciuta al momento.
Soprattutto, potrebbero avere conseguenze pesanti sul territorio Ucraino che solamente una sconfitta dell’esercito russo può scongiurare.
L’autonomia della nazione invasa, in caso di vittoria di Putin, potrebbe quasi sicuramente essere messa a rischio.
Gli scenari che si immaginano in caso di resa ucraina, sono pochi e ben definiti.
La nazione governata al momento da Zelensky potrebbe ritrovarsi spaccata in due, come fu per la Germania al termine della Seconda Guerra Mondiale. Anche lo storico russo Alexander Etkind la pensa allo stesso modo e alla CNN dice:
“come la Germania nell’era della Guerra Fredda, con l’Ucraina occidentale più dipendente dall’Europa e la parte orientale sotto il controllo della Russia”.
Ma non è l’unico scenario che si presenta. Il secondo scenario porterebbe ad un rovesciamento totale del governo di Zelensky, e all’istituzione di uno stato fantoccio, al capo del quale ci sarebbe un partito con una filosofia marcatamente filo-russa.
La funzione principale poi, sarebbe semplicemente quella di creare uno stato-cuscinetto da interporre tra la potenza russa e gli stati occidentali che fanno parte della NATO.
In ogni caso, a seguito di una eventuale vittoria della Russia, l’Ucraina cesserebbe di esistere per come la ricordiamo.