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La fuga di Alex Belli e la gelosia di Soleil

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Continua ancora il triangolo amoroso tra Alex Belli, la moglie Delia Duran e Soleil Sorge. Cosa è successo stavolta?

La scenata di Soleil Sorge

Da quando l’attore trentanovenne è tornato all’interno della casa più famosa d’Italia i rapporti con la vecchia fiamma Soleil sembrano un po’ raffreddati. Se ne è accorta anche l’influencer stessa che, nonostante l’orgoglio, ha cercato di mettere da parte i bollenti spiriti e ragionare con l’attore di CentoVetrine.

“Non sei più quello di prima. Le cose vanno risolte realmente non sviate, incastrate e incespugliate… L’essenza di tutto quello che eri non c’è. Ti freni costantemente soprattutto quando c’é Delia. Ci sta ma é falso perché io davanti alla persona che amo voglio essere la stessa che sono quando non c’è davanti”.

Con queste parole, la bella Soleil accusa Alex di non vivere a pieno il rapporto che c’era (o c’è?) fra di loro. L’accusa anche di vederlo cambiato da quando c’è Delia Duran.
Soleil indubbiamente vorrebbe un uomo che sappia prendere delle scelte e rispettarle fino alla fine. Ma Alex ha veramente scelto lei? Lei stessa si è accorta che Alex non le da più quello che chiedeva prima. Che sia indeciso ancora? Che gli sia venuto qualche dubbio sul voler stare con Soleil da quando ha rivisto la moglie Delia? Ciò che è certo è che Alex sta diventando sempre più vago quando esprime i suoi sentimenti all’influencer italo-americana, sia i discorsi e non parla più in maniera chiara.

Le parole della ex moglie Katarina Raniakova

Quello che potrebbe aiutare a psicoanalizzare la situazione sentimentale tra Alex, Soleil e Delia, sono le parole dell’ex moglie Katarina Raniakova.

“[Riferendosi a Delia] lei ha sofferto e vuole sentirsi dire che lei è l’unica donna e non Soleil. Il problema è che lui va alla continua ricerca di donne, dovrebbe capirsi un po’ meglio e comprendere che poi deve trovare una persona che lo soddisfa in tutto”.

Forse avere triangoli amorosi non è una novità per Alex? Il bel trentanovenne è stato accusato anche dalla sua ormai ex moglie di essere sempre alla ricerca di donne sempre diverse, di non accontentarsi mai di ciò che ha davanti e di essere un uomo confuso che non sa cosa vuole, almeno per quanto riguarda l’amore.
Per Katarina quindi non c’è possibilità che Delia possa sentirsi dire che sia l’unica.
A conferma di ciò, ci sono le parole di Alex in risposta alla sfuriata di Soleil:

“Il mio rapporto e quello che provo nei tuoi confronti è completamente invariato”.

Parole che però cozzano in maniera prepotente con ciò che l’attore poi, la sera stessa, rivolge alla moglie invitandola a bere due drink e fare una partita a biliardo:

“Sfruttiamo questo tempo che trascorreremo qui insieme, abbiamo l’opportunità di riagganciarci”. 

Soleil, osservando tutto, per sedare i bollenti spiriti, si lascia andare ad una serata scatenata insieme a Sophie Codegoni e Lulù Selassié.
Come finirà il triangolo più famoso del GfVip?

La Camera proroga lo stato d’emergenza

Tutti i dettagli della proroga dello stato d’emergenza in Italia. Arrivato da poco il sì della Camera dei deputati

Ecco le tempistiche della proroga dello stato d’emergenza

Come sappiamo, avendo affrontato questo periodo sulla nostra pelle, questi ultimi due anni sono stati qualcosa fuori dal normale, come le sue regole del resto.
Ricordiamo tutti che, grazie al Coronavirus è stato imposto al paese lo stato d’emergenza. In questa particolare fase, il governo può avere il potere di approvare vari decreti-legge (un decreto-legge è un atto normativo di carattere provvisorio dell’ordinamento giuridico italiano avente forza di legge, adottato in casi straordinari di necessità e urgenza dal Governo).
Ora questo stato d’emergenza che è stato istituito con un decreto-legge il 14 dicembre del 2021, scadrà tra poco più di un mese: il 31 marzo 2022.
Qualche ora fa, prima della disamina degli ordini del giorno, è stata votata l’approvazione per la proroga del suddetto stato.
Il voto di fiducia allo stato d’emergenza è stato approvato con largo favore: sono stati ben 452 i voti favorevoli, mentre solamente 53 sono stati i contrari.
Votazione necessaria ma scontata, data anche la fiducia che già era stata riposta dal Governo.
Ma dopo il 31 marzo cosa può succedere? Quali misure di sicurezza verranno adottate?

Cosa succederà dopo il 31 marzo?

Molto probabilmente dopo questa data, non verrà più prorogato nessuno stato d’emergenza. Che sia un ritorno alla normalità?
Quello che è sicuro è che verrà tolto l’obbligo di portare le mascherine all’aperto, quindi si potrà tornare a passeggiare senza alcun tipo di restrizione e nessuna paura di incorrere in sanzioni.
Dopo il 31 marzo sembrerà forse di poter tornare alla vita che vivevamo pre-covid.
Si tornerà a lavorare in presenza o almeno ad avere questa possibilità, infatti, durante il periodo della pandemia, sono stati molti gli accordi individuali e aziendali per accedere allo smart working e ad alcuni conviene anche: sono molti i lati positivi, dall’ora di sonno in più all’ora di traffico risparmiata per tornare a casa.
Non si tornerà più indietro, infatti il governo dopo questa data non avrà più i poteri straordinari per derogare leggi, quindi sono sarà più possibile derogare misure restrittive come quelle avute fino ad oggi.
In più, la fine dello stato d’emergenza porterà allo scioglimento del Cts (comitato tecnico scientifico) e anche il commissario straordinario per l’emergenza (Francesco Figliuolo) non ricoprirà più il ruolo di responsabile della campagna vaccinale.
Tutto ciò però lascia alcuni dubbi riguardanti il Green Pass: il governo non ha ancora deciso come comportarsi a riguardo, non si sa ancora cosa convenga fare, se lasciarlo o toglierlo del tutto.

Incidente ferroviario nel nord Italia: inutile qualsiasi soccorso

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Dopo la tragedia di martedì, con una donna morta per essere stata investita da un treno a Bollate centro, poche ore fa la tragedia si ripete, sempre nel nord d’Italia, più precisamente a Lissone stavolta, nella provincia di Monza e Brianza.
La tratta ferroviaria era quella che collegava la località di Desio a Lissone-Muggiò.
Al giorno d’oggi ne accadono centinaia di incidenti (purtroppo anche mortali) causati dai mezzi di trasporto, che siano pubblici o no.

Cosa è successo

Una mattina che ai pendolari di Lissone sembrava uguale a tante altre, accade l’impensabile: un uomo, all’altezza di piazzale Stazione, viene travolto da un treno in corsa e ha perso la vita.
Inutili gli interventi delle squadre dell’Agenzia regionale emergenza urgenza su ambulanza e automedica, accorse in tutta fretta alla stazione per soccorrere l’uomo.
Con i binari bloccati, sono state decide le tratte sospese e deviate durante l’accaduto. Tanti i treni cancellati e deviati per ore.

La causa

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Ancora ignota è la causa dell’accaduto, nessuno ne è stato testimone e le forze dell’ordine hanno poco su cui indagare e formulare una eventuale ipotesi.
L’ipotesi del gesto estremo non è da escludere, anche se lo shock dei familiari e degli amici più intimi farebbe pensare ad una mancanza di motivazioni per compiere tale gesto.

L’unica cosa appurata è che l’uomo, poco prima di mezzogiorno, si trovava esattamente al centro della traiettoria che con i binari avrebbe preso il treno, dato che è stato preso in pieno senza alcuna possibilità di rianimazione.
Rimangno ignote le motivazioni per le quali l’uomo si trovasse li proprio in quel momento. Nulla si può escludere e nessuna ipotesi è più probabile di un’altra senza nessun elemento a favore.

A marzo lo sciopero dei medici: i motivi e gli orari della protesta

Con il nuovo anno sembra che i tempi duri per i medici e il personale medico stiano finendo. A causa del Covid il personale sanitario è stato messo a dura prova.

Quando ci sarà la protesta

La manifestazione (che ha tutta l’intenzione di essere a carattere pacifico) avrà luogo i primi giorni di marzo, più precisamente l’uno e il due del mese.
La durata dovrebbe essere di sole quattro ore e interesserà la fascia oraria mattutina, iniziando dalle 09:00 e finendo alle 13:00, per ora di pranzo.
Grazie a una nota congiunta, le organizzazioni sindacali SMI (Sindacato dei Medici Italiani) e SIMET (Sindacato Italiano Medici del Territorio) hanno convocato la manifestazione proprio nella capitale, a Roma.
La motivazione della scelta del luogo è di facile intuizione: nella città romana è sito il Ministero della Salute (con ministro Roberto Speranza). La protesta interesserà la sede del ministero (quella allocata in via Lungotevere Ripa, 1) e non la sede centrale (che si trova in via Giorgio Ribotta, 5).

Di conseguenza, a causa di questo sciopero generale indetto dai già citati sindacati, tutti gli studi medici saranno chiusi martedì primo marzo e mercoledì due.

Le motivazioni dei medici

Come già accennato, con il 2022, grazie alla vaccinazione massiccia avvenuta nel nostro paese e grazie anche alle misure preventive prese dal governo per combattere questa inaspettata pandemia, i medici e il personale sanitario possono sperare di ottenere un minimo di riposo.
Con la preoccupazione riguardante la letalità del Covid che va sempre più scemando, iniziano a venir fuori i primi problemi che lo stato di emergenza ha trascinato con sè.
In primis, la protesta toccherà la tematica dei carichi di lavoro insostenibili: ora che lo stato d’emergenza sta finendo, non c’è più la necessità da parte dei medici di sostenere dei turni di lavoro che coprono quasi tutta la giornata (soprattutto perché con la stanchezza, è molto più facile fare errori e con la responsabilità che ha il personale sanitario, sarebbe meglio togliere qualsiasi variabile contraria a uno svolgimento ottimale del loro lavoro).
La protesta avrà la funzione di rivendicare i diritti ormai tolti dalla pandemia come: ferie, maternità, malattia. Ora che non c’è più bisogno di correre da una terapia intensiva e l’altra, è normale che vogliano anzi, debbano riposarsi. Per fare ciò chiedono anche materie di sostegno ad handicap e delle sostituzioni per ottenere qualche giorno a casa.
In sintesi, tutte le proteste nascono dalla base di carichi di lavoro ormai diventati insostenibili e anche per i mancati indennizzi alle famiglie dei colleghi deceduti per Covid.

Berlusconi non si presenta in aula e va allo stadio

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L’ex presidente del consiglio e attuale leader di Forza Italia, non è nuovo alle assenze in aula. Questa volta manda un certificato medico al pm come giustificazione della sua assenza. La risposta piccata del pubblico ministero non tarda ad arrivare: “Ma allo stadio è andato”.

Cosa è successo in aula

A Monza in questi giorni è in corso il processo per estorsione dell’ex Olgettina Giovanna Rigato per quanto riguarda le cene e le serate senza regole di Arcore.
Nel certificato viene specificato che è fortemente sconsigliato all’ex premier di partecipare a riunioni con più persone. Questo foglietto medico però, cozza con quello che effettivamente il cavalier Silvio ha fatto due giorni dopo la presentazione di quel certificato, e cioè domenica durante la partita del suo Monza (a cui tiene molto in quanto fondatore di Fininvest, proprietaria della squadra).
Berlusconi, poco prima del calcio d’inizio, si è presentato nella tribuna dello stadio Brianteo ed ha visto la partita insieme ad Adriano Galliani, riprendendo la tradizione che aveva quando era presidente del Milan, l’unica differenza è stata la presenza dell’attuale fidanzata Marta Fascina. 
In aula, il primo a far notare questa incongruenza, è stato il pm Rosario Ferracane.
Che sia un modo per guadagnare tempo e ragionare sulle varie tattiche da adottare? Ciò che è sicuro è che sarà ascoltato nella prossima udienza, salute permettendo.

Perché l’accusata di estorsione è l’ex Olgettina Giovanna Rigato

Nel processo che ha visto l’assenza dell’ex presidente del Milan però, l’accusa non ricade sulla sua persona ma su Giovanna Rigato, la ragazza ospite alle cene di Silvio Berlusconi ad Arcore, residente in via Olgettina a Milano.
La ragazza è stata accusata di tentata estorsione in quanto avrebbe chiesto denaro (circa mezzo milione) in cambio del suo silenzio.
Ciò, oltre a rendere inutilizzabili le dichiarazioni della ragazza presente alle serate di Arcore, prese a testimonianza nei due processi sul caso Ruby, le ha maturato oltre all’accusa di estorsione, quella di falsa testimonianza.
Infatti, come si legge dalle dichiarazioni del geometra di Berlusconi, Roberto Trombini (convocato dall’avvocato difensore Federico Cecconi), nel settembre 2016:

“Avevo trovato un appartamento a Rigato, che lo chiedeva urgentemente, in 3 giorni, ma era necessario qualche giorno ancora per fare delle verifiche catastali e lei allora in un incontro ad Arcore ebbe una reazione scomposta e arrabbiata, fece un gesto con una mano per far capire che le dovevano essere versati dei soldi, penso 500mila euro, e Berlusconi rimase sbigottito”