Home Blog Pagina 171

La durissima risposta europea alla Russia

0

Ancora complicate le ore che precedono quello che potrebbe essere uno scontro mondiale a tutti gli effetti. Tra le perplessità, le paure e l’incredulità di tutti, l’Europa muove i suoi primi passi per contrastare il Cremlino.

Le contromisure europee riguardanti gli accadimenti in Ucraina

Una situazione complicata, porta sempre a risposte difficili.
Con un clima teso come una corda di violino, l’impressione è che qualsiasi mossa si faccia, possa spezzare l’equilibrio.
Non è proprio facilissimo rispondere a un nemico che è disposto a mettere in campo le sue forze nuclearizzate: qualsiasi passo falso può scatenare una serie di eventi che potrebbe, con tutta probabilità, finire in tragedia.
La NATO sta rispondendo con sanzioni all’offensiva di Putin, nella speranza che il leader del Cremlino possa dare un minimo di tregua al popolo ucraino.
La geopolitica che riguarda l’est europeo, è andata complicandosi con il passare degli anni tra accordi, concessioni e insediamenti di truppe armate.
L’Europa però non può guardare passivamente ciò che sta succedendo in Ucraina, soprattutto perché è un paese che ha già da tempo ribadito la sua volontà di entrare nell’UE. Ed infatti, saranno presenti:

“Stop all’export di prodotti come: carburanti minerali, tabacco, legname, cemento, ferro e acciaio. E sarà esteso il divieto di scambi commerciali”

Queste sono state le parole della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
E per colpire anche gli oligarchi russi:

“Stop alle transazioni con la banca centrale russa e congelamento dei suoi asset all’estero. Esclusione di importanti banche russe da Swift”

La presidente di commissione estenderà le misure anche alla Bielorussia, tanto da definire la nazione con capitale Minsk “L’altro aggressore”.

 

Le mosse inusuali dettate dalla situazione eccezionale

Ma la NATO, negli ultimi giorni, non si sta muovendo solamente sul piano delle sanzioni.
Anche nel concreto, si sta preparando per affrontare una vera e propria guerra: l’Alto rappresentante dell’UE per la politica estera, Josep Borrell, dichiara:

“Stiamo chiudendo la spazio aereo dell’Ue ai russi. Proponiamo un divieto a tutti gli aerei di proprietà registrati o controllati dalla Russia di atterrare, decollare o sorvolare il territorio dell’Ue”

Ma non è l’unica misura di prevenzione:

“Per la prima volta in assoluto l’Unione europea finanzierà l’acquisto e la consegna di armi ed equipaggi per un Paese sotto attacco. E’ un momento spartiacque”

Per riequilibrare le sorti di questo momento catartico, anche l’Europa sceglie la via del pugno chiuso. Questi movimenti sono concrete risposte all’artiglieria pesante russa.

Anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz ha annunciato che la Germania:
“investirà più del due per cento del prodotto interno lordo in nostra difesa d’ora in poi, anno dopo anno”
E già da ora, la Difesa federale riceverà, dal bilancio federale, un fondo di 100 miliardi di euro per equipaggiarsi al meglio.

Nel Regno Unito invece, l’astio nei confronti del Cremlino si manifesta attraverso l’uscita di Bp (compagnia petrolifera britannica) dalla russa Rosneft.
Bp sta vendendo la sua quota (che detiene dal 2013) all’interno di Rosneft che è pari al 19,75%.
L’amministratore delegato di Bp, inoltre, si dimetterà con effetto immediato dal consiglio di amministrazione di Rosneft. Questa mossa creerà non pochi problemi al colosso petrolifero russo.

La Svezia anche si muove concretamente per aiutare l’Ucraina a rispondere fuoco su fuoco ai soprusi appena subiti: sta inviando 5 mila lanciarazzi anticarro. Una presa di posizione così decisa da parte della Svezia non accadeva dal 1939, quando la Svezia si mosse per aiutare la Finlandia che era stata appena attaccata da quella che allora era L’Unione Sovietica.

C’è Posta per Te: la vicenda di Annalisa e Sebastiano

0

Sabato 26 febbraio è andata in onda la puntata di C’è Posta per Te dove per protagonisti della storia d’amore raccontata c’erano Sebastiano e Annalisa.

Cosa è successo nella puntata

Canale 5 con il programma condotto e ideato da Maria De Filippi, regala sempre nuove emozioni attraverso storie sempre più particolari e sorprendenti. La storia narrata due giorni fa, il 26 febbraio ha come protagonista una coppia con molte difficoltà. Per difficoltà non si intendono quelle economiche ma quelle di coppia. Infatti, le problematiche che saltano fuori non sono così insolite, anzi spesso possiamo riscontrarle nella vita delle coppie con cui siamo a contatto tutti i giorni.
La crisi inizia quando lui, nel giorno di Capodanno propone ad Annalisa di sposarlo.
L’epilogo, però, non coincideva con quello che il ragazzo aveva programmato: lei decide di lasciarlo. Il tormento più grande di Sebastiano è dato dal fatto che la causa non può essere attribuita direttamente a lui o ai suoi comportamenti:

“Lei mi ha lasciato… Per via dell’atteggiamento della mia famiglia”

Che sia solamente un incentivo di Annalisa a spronare il giovane per i comportamenti che la sua famiglia sta adottando nei suoi confronti?
Molte coppie soffrono per cause esterne, spesso nate dalla famiglia di uno dei due o da entrambe. Ma fino a quanto è giusto far pagare il prezzo al proprio partner?

Il loro rapporto complicato e la lettera di Sebastiano

Il rapporto che Annalisa ha da anni con la famiglia di Sebastiano non è mai stato fantastico. La simpatia non è mai scattata e anzi, da quando il giovane ragazzo ha chiesto alla sua compagna di sposarlo, i rapporti (se possibile) si sono inaspriti. Nella famiglia di lui, in particolare, sono la sorella e l’ex compagna (con la quale ha già avuto un figlio) a non sopportare il suo nuovo amore.
Anche Sebastiano, nel corso della puntata ha ammesso che la sua famiglia ha sempre trattato Annalisa come un’estranea. Il suo ingresso in casa non è stato mai accettato da nessuno. La situazione poi, negli ultimi tempi ha iniziato a farsi pesante: le due hanno iniziato a spargere dicerie sul conto di Annalisa, etichettandola come una “rovina famiglia”.
Sebastiano non prende posizione e Annalisa non riesce più a sopportare oltre decidendo, con molta sofferenza, di chiudere la busta.

“Ci siamo visti di nascosto… Ci sentiamo tutti i giorni”
Amore per due anni mi hai sempre detto che non facevo abbastanza per te… Questa penso che è la dimostrazione più grande che potevo fare… Io la mia scelta l’ho fatta, ho scelto di stare con te”
“Abbiamo deciso insieme di sposarci, io a quella promessa ancora ci credo… Mi manchi in ogni momento”

Questa è la lettera che Sebastiano ha scritto (e letto in trasmissione) per Annalisa.
Per la ragazza però non è abbastanza. Quello che cerca Annalisa non è la dimostrazione dell’amore di Sebastiano in prima serata, davanti tutta Italia.
Lei cerca la prova che Sebastiano può andare anche contro la sua stessa famiglia per lei.
Non è abbastanza l’amore di lui se poi le cose in casa non sono sistemate, infatti lei risponde:

“Non mi aspettavo di stare male praticamente un giorno si e l’altro pure…”

Sicuramente l’amore tra i due ancora non è spento. Ci saranno indubbiamente degli sviluppi e noi faremo il tifo per entrambi!

Il Papa salta la visita a Firenze: il medico gli impone riposo assoluto

0

A questo periodo non proprio idilliaco, si aggiunge anche lo stato di salute complicato di Papa Francesco.

I programmi che avrebbero tenuto impegnato il pontefice

Negli ultimi giorni, con la situazione precaria che si sta vivendo in Ucraina, il telefono dell’ufficio del Vaticano è rovente. Il Santo Padre sta dedicando più di una preghiera alle vittime di quest’assurda guerra. Di pochi giorni fa è il suo discorso rivolto all’Europa e alla Russia, dove l’invita a placare il conflitto in maniera pacifica.
Questi giorni però, non sono particolari solamente per questa situazione eccezionale. Infatti quest’anno, secondo il calendario liturgico, il 2 marzo è il giorno delle Ceneri: è il mercoledì che precede la prima domenica di quaresima che, nelle chiese cattoliche, coincide proprio con l’inizio di quest’ultima. È il mercoledì che ricorre 40 giorni prima di Pasqua (escludendo dal conteggio le domeniche).
Insomma, non un mercoledì come tanti. Questo giorno speciale, Papa Francesco l’avrebbe dovuto passare a Firenze, a presiedere alla celebrazione della messa.

“A causa di un’acuta gonalgia (dolore a un ginocchio), per la quale il medico ha prescritto un periodo di maggiore riposo per la gamba, Papa Francesco non potrà recarsi a Firenze domenica 27 febbraio, né presiedere le celebrazioni di Mercoledì delle Ceneri il 2 marzo”

Così la sala stampa Vaticana ha annunciato l’impossibilità dell’incontro a Firenze.
Il programma fiorentino del Santo Padre prevedeva: l’arrivo in elicottero alle 08:00 di mattina nello stadio di atletica “Ridolfi”, alle 12:00 l’incontro con i vescovi e sindaci del Mediterraneo a Palazzo Vecchio, poi la messa nella basilica di Santa Maggiore e il successivo Angelus che avrebbe recitato sul sagrato della basilica stessa.

La convivenza con il dolore al ginocchio

Pope Francis leads the weekly general audience in Paul VI Hall, Vatican City, 26 January 2022.
ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Per Papa Bergoglio è la prima volta che deve “arrendersi” in modo così eclatante al dolore provato. Già da mesi, in svariate occasioni, presenziava agli incontri che aveva in programma portandosi dietro questo dolore fisso alla gamba destra.
Il problema al suo ginocchio, da quanto si apprende, dovrebbe esser causato da un legamento infiammato. L’infiammazione può passare solo con il tempo e il riposo. Ma per un’istituzione come il Papa, il riposo non è contemplato.
Già il 26 gennaio, scherzava sullo stato di salute in cui riversava il suo gionocchio:

“Perché ho un problema alla gamba destra, si è infiammato un legamento del ginocchio E’ una cosa passeggera. Dicono che questo viene ai vecchi e quindi non so perché sia accaduto a me…”

A testimonianza del fatto che il Pontefice lotta da ormai mesi con questo fastidiosissimo problema.
Un giorno dopo, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario, nell’udienza alla Rota Romana, si scusava per non poter pronunciare il suo discorso in piedi:

“Vi chiedo scusa, anzitutto, ma ho questo problema al ginocchio: mi fa male essere in piedi e lo stesso farò alla fine per salutare”
E ancora: “Ho ancora questo male al ginocchio, mi fa soffrire un pò, vi chiedo di non offendervi se vi saluto seduto”

A confermare l’assenza del Santo Padre a Firenze ci sono anche le parole del cardinale Gualtiero Bassetti (presidente del Cei: Conferenza Episcopale Italiana):

“Ho ricevuto una telefonata un’ora fa dal Santo Padre”
“lui stesso mi ha detto al telefono che il medico gli ha proprio, più che consigliato, imposto assoluto riposo”

Firenze: incidente mortale sull’A1

0

Purtroppo questo è un trend che negli ultimi anni, invece di diminuire, aumenta. Purtroppo sono sempre di più gli incidenti stradali e le cause purtroppo, sono eterogenee.

La panoramica degli incidenti sulle strade

Nonostante siano anni che si portano avanti studi per migliorare sempre di più la sicurezza nelle strade, gli incidenti ci sono sempre. Col passare del tempo, le macchine vengono prodotte con standard di sicurezza sempre più alti. Ovviamente l’evoluzione della sicurezza di una vettura rispetto al passato, è sotto gli occhi di tutti. Nonostante ciò, spesso sono le strade a non esserlo. Ad esempio, spesso ci sono strade poco illuminate che dobbiamo percorrere per forza di notte. La visibilità su queste strade spesso è minima, sia per noi, sia per chi è nella corsia opposta alla nostra. Spessissimo invece, dipende da noi. Quasi la metà degli incidenti stradali (il 41% per la precisione) dipende da una nostra distrazione alla guida. Questo pessimo trend è, come è facile intuire, aumentato da quando il cellulare è diventato Smartphone.

L’incidente sull’A1 all’altezza di Scandicci (Firenze)

Tutti questi rischi nelle autostrade sono amplificati data l’elevata velocità.
Negli ultimi anni, per quanto riguarda il numero di incidenti, le notizie non sono rosee, anzi.
Ad esempi nel 2021 si registrava un aumento del numero di incidenti su autostrada.
Già l’anno passato, registrava un aumento dei sinistri del 32,6%.
Più incidenti, portano più probabilità di avere incidenti con feriti che di conseguenza sono aumentati anch’essi del 39,1% e i feriti veri e propri aumentati del 43,4%.
Purtroppo, con l’aumento di questi numeri, si è registrato un aumento anche delle vittime: sono state il 24,1% in più rispetto all’anno precedente.

Nella giornata del 24 febbraio, sull’autostrada A1 in Toscana, all’altezza di Scandicci (Firenze) un tir, un camper e un’auto sono entrate in collisione.
L’impatto è stato talmente forte che i veicoli sono andati a fuoco. Il fumo era visibile da centinaia di metri e il tratto di strada interessato è rimasto chiuso al traffico per circa 5 ore: dalle 13:00 alle 18:00.
Sul luogo del misfatto sono accorsi i vigili del fuoco insieme alle forze dell’ordine e le ambulanze.
Purtroppo sono stati inutili i soccorsi per due persone che sono rimaste intrappolate in mezzo alle fiamme. La loro identità resta celata per motivi legati alla privacy, ma da quanto trapela le vittime sembrano essere il conducente del tir e una passeggera del camper.
Le cause dell’incidente sono tutt’ora da accertare e non è stata avanzata nessuna ipotesi.

Lo straziante saluto di un padre ucraino che va in guerra

Il mese di febbraio, in questi ultimi anni, non ha più portato notizie buone. Da quando gli anni ’20 del duemila hanno avuto inizio, ogni inizio del calendario è stato sempre un po’ turbolento. Inizia tutto con la pandemia e sta proseguendo due anni dopo con una probabile guerra.

Le storie di una guerra

Tutti i macro-eventi della storia, hanno una costellazione di micro-narrazioni che la compongono e che, grazie al famosissimo effetto farfalla, possono anche scombinare totalmente le sorti degli stessi eventi.
Ma le micro-storie sono tantissime e purtroppo la maggior parte di esse non riesce ad avere un peso tale da cambiare la narrazione principale. Spesso queste storie non vengono neanche conosciute o vengono taciute dai più.
Nei giorni di oggi però, possiamo avere la possibilità (più che fortuna) di conoscere accadimenti ed eventi che sono migliaia di chilometri lontani da noi. Almeno al momento.
Con la preparazione di una guerra che si presume avere un convoglio di forze armate enormi, non si può più sapere quanto siano lontane da noi le storie di guerra che vediamo in tv o sulle varie app social. Potrebbe essere questione di tempo prima che raggiungano anche noi, i nostri luoghi, i nostri amici.
Però, ciò che c’è di diverso rispetto alle altre guerre è proprio questo. Tutti possiamo vedere ciò che accade. Tra gli anni ’60 e ’70, infatti, erano molti i servizi dei telegiornali che venivano accusati di censurare molti dei fatti che accadevano in Vietnam a favore di una narrazione che strizzava l’occhio al pensiero filo-americano.

La storia di un papà che va in guerra per l’Ucraina

Mentre i capi di stato decidono di farsi la guerra forse con troppa leggerezza, c’è chi in guerra ci va davvero. C’è davvero chi, nel freddo dell’est scende da una camionetta con un fucile in mano. C’è chi è costretto a lasciare tutto per combattere una guerra che non ha scelto, per cose che non gli interessano.
Tra tutti questi, grazie ad un video su YouTube, veniamo a scoprire la storia di un papà che saluta la sua bambina.
Per lui è stato troppo poco il tempo che ha trascorso con lei. La bambina dal video non sembra avere più di 5 anni. Ora si ritrova ad imbracciare il fucile mentre la sua famiglia viene portata in una safe zone.
Le immagini mostrano come, sotto gli occhi della moglie, il papà piangendo saluta la piccola, le toglie il cappello e le fa un dono. Le regala la sua collanina, nella speranza che non si trasformi in un ricordo troppo presto. Nella speranza magari di poterla guardare al collo di sua figlia mentre cresce. I due scoppiano a piangere, poi però la bambina con la madre devono salire sul bus che le porterà in salvo. Lui rimane lì fuori dal bus, appoggiando la mano aperta davanti alla figlia dall’altra parte del finestrino. Sperando che non sia l’ultimo saluto.