Strano a dirsi, ma dalle parte del Cremlino è proprio così. I russi sono convinti che rimane solamente un altro mese di conflitti sul suolo Ucraino
La convinzione della Russia
Molti quotidiani stanno rimbalzando questa notizia. Putin ha la netta convinzione che il 9 maggio finiscano le ostilità, ovviamente con esito favorevole per la Russia.
Non sappiamo se sia stata semplice propaganda da parte del leader russo, ma per certo sappiamo che questa data è legata a doppio filo con la storia Russa.
Stando agli accadimenti degli ultimi giorni però, non sembra così sicuro che Putin possa rispettare questa predizione. Dai più importanti paesi NATO, tra cui Inghilterra, USA, Italia e Germania, arrivano in Ucraina missili anticarro e armi di tutti i tipi, utili per contrastare sia la fanteria, sia i velivoli. L’Ucraina sta rispondendo colpo su colpo e non sembra voler cedere il passo all’avanzata russa. Sarà veramente in grado Putin di fare ciò che dice? Che le sue mosse siano solamente in previsione di questa data?
Perché il 9 maggio. Cosa rappresenta questa data?
Se si va a rileggere o ripassare la storia recente dell’Europa, si capisce subito la motivazione di questa data.
Durante il secondo conflitto mondiale, i russi sono entrati prepotentemente in guerra, dando un enorme contributo a compiere la disfatta del nazismo.
Il 9 maggio, è proprio il giorno in cui l’Europa si è sbarazzata una volta per tutte dal nazismo.
Questa ricorrenza non viene molto festeggiata dagli europei, ma in Russia, da quando Putin è al comando di questa gigantesca nazione, è tornata ad avere il valore che (alla fine) merita. Sicuramente, lo scopo di Putin non è stato quello di omaggiare un evento simile in sé, ma l’ha vista come occasione per compattare sotto un rafforzato spirito nazionale la popolazione russa.
In questo giorno, infatti, dal 2005 in poi, vengono periodicamente organizzate grandissime parate militari in tutto il suolo russo.
In realtà, la resa del nazista Wilhelm Keitel, fu firmata l’8 maggio 1945.
I russi, invece, la festeggiano il giorno dopo a causa del fuso orario differente da quello occidentale