Home Blog Pagina 163

Albano cambia idea su Putin

0

Grazie ai recentissimi accadimenti in territorio ucraino, tutta l’attenzione mediatica è rivolta lì. Dopo la visione di alcuni filmati su questa guerra e dopo aver ascoltato le dichiarazioni dei due leader belligeranti, è impossibile non farsi un’opinione

Albano e la vecchia stima per il leader russo

“Io ho conosciuto Putin quattro volte. La sensazione mia è stata positiva, le cose che politicamente e mondialmente ha fatto Putin sono di notevole valore e lo ha dimostrato”
Il cantante pugliese non ha mai fatto mistero della sua simpatia e ammirazione nei confronti del leader russo.
Per svariati anni passati, anche insieme a Romina, è stato più volte in tour con le sue canzoni proprio nella fredda Russia.
In passate interviste in tv, una volta toccato l’argomento russo, non esitava a parlarne con un sorriso sornione stampato in faccia.
Ma dopo le ultime azioni geopolitiche russe, qualcosa è cambiato.

I recenti eventi e il cambio d’idea

Tutti, anche Albano Carrisi, pare che abbia cambiato idea su Vladimir Putin, persona da lui molto stimata in passato.
Pare che il cantante pugliese abbia annullato tutte le sue date previste nel prossimo futuro in Russia.
Gesto dettato un po’ dall’impossibilità di organizzare un evento simile durante un periodo di crisi come questo, un po’ proprio per la sua delusione nei confronti di una persona che fino a qualche settimana fa, stimava profondamente.
Ai microfoni di Un giorno da pecora, programma in onda sulla radio per RaiRadio1, lancia la bomba:

“Non avrei mai immaginato un passo del genere da Putin, sono stato un suo grande ammiratore, ma non si può mettere in moto una macchina da guerra di quel genere contro i suoi fratelli. Come si fa a non cambiare idea su Putin dopo quello che ha fatto?”

Come tutti, anche il cantante di Cellino San Marco è rimasto stupito delle ultime azioni politiche del Cremlino.

“A Putin direi ‘fermati finché sei in tempo’. Lui sta lavorando anche contro se stesso, non sta difendendo niente. Agli occhi del mondo sta distruggendo la sua immagine. Non è accettabile vedere quello che sta succedendo in Ucraina, con attacchi anche agli ospedali, carri armati e bambini che muoiono. No, questo non è accettabile”

Sottolineando che questa di Putin non è una difensiva, ma una vera e propria offensiva ingiustificata.
Anche se si fermasse ora, sarebbe molto difficile che il mondo cambi idea su quanto è avvenuto e sulla persona che ha scaturito tutto ciò.
Poi, arriva l’indiscrezione del suo contatto russo:

“Un personaggio molto importante mi ha detto una sola parola in italiano: ‘è un macello’. Penso che prima o poi scaricheranno tutto sulle spalle di Putin. Dovrebbe stare attento alla sua vita, proprio da parte di coloro che fino a pochi mesi fa lo hanno idolatrato e servito”

Nonostante tutto, in nome della vecchia stima che c’è stata, sembra quasi che il cantante pugliese con queste parole, gli dia ancora qualche prezioso consiglio.

L’Italia potrebbe andare incontro a un nuovo lockdown

0

Dopo gli avvenimenti in Ucraina e le intenzioni del governo Draghi, si potrebbe andare incontro ad un nuovo Lockdown, ma stavolta energetico!

Le conseguenze di una guerra a cui non eravamo preparati

Inutile elencare gli enormi danni economici che questa guerra sta portando con sé. Più si è legati alle esportazioni di questi paesi in guerra, più si è sempre più sul filo del rasoio.
L’Italia, come abbiamo visto in questi giorni, è quasi totalmente dipendente dal gas russo, la materia che sfrutta di più. Il rincaro in questi giorni di conflitto non ha riguardato solamente il carburante e la bolletta della luce, ma anche il grano. Questa materia prima sfruttata per fare pane e pasta, viene esportata in tutta Europa dall’Ucraina.
Il premier Draghi, ha già varato una serie di contromosse per sopperire a tutte le mancanze del nostro paese. Per adottare queste contromisure però, occorre mettere d’accordo tutti e in più serve il tempo materiale per metterle in pratica (nel vero senso della parola)
Una di queste contromosse che ha intenzione di sfruttare il primo ministro, c’è la riapertura delle centrali a carbone.

La risposta secca dell’immunologa Antonella Viola che mette in allarme tutte l’Italia

“Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato”

Questo il pensiero di Draghi contro cui, l’immunologa Antonella Viola si scaglia contro del sito NicolaPorro.it

Di tutta risposta, l’immunologa su questo sito avverte dei rischi ai quali andremo incontro in caso di via libera al carbone:

“Uno studio dell’Agenzia europea dell’ambiente ha stimato che le centrali a carbone sono responsabili, nella sola Europa, della morte di 23.000 persone ogni anno”

Indubbio è che le centrali a carbone siano parecchio invasive per l’ambiente. Non a caso sono state dismesse per un motivo.
Al posto di creare danni irreparabili all’ambiente solo per sopperire nel breve periodo di questa mancanza di materie prime importate dalla Russia, Viola focalizza l’attenzione sul risparmio e l’efficienza della poca energia che rimane:

“Le scelte dei governi devono essere sostenibili, nel breve così come nel lungo temine e la scelta di riaprire le centrali a carbone non lo è. Bisogna puntare a efficienza e risparmio di luce e gas”

Quindi, la soluzione più plausibile per lei sarebbe quella di entrare in un lockdown energetico, e cioè non quel lockdown che ci ha costretto in casa in questi anni, ma un lockdown che punta a far risparmiare agli italiani luce ed energia. Tutto questo per evitare le riaperture delle centrali a carbone.
Nel mentre però, è necessario pensare ad un piano sostenibile per il medio e lungo termine.

Benedetta Rossi e suo Marito Marco, una coppia senza figli

0

Con il passare del tempo, quella di Benedetta e Marco è diventata una delle coppie più teneri e seguite del piccolo schermo.

Gli albori della carriera e i trascorsi tra i due

Forse non tutti sanno che la carriera di Benedetta Rossi, inizialmente, non prevedeva nessun tipo di fornello o deliziosa pietanza.
Già perché si laurea agli inizi del nuovo millennio in “Produzione e Sanità degli organismi acquatici” all’Università politecnica delle Marche”.
Marco e Benedetta si conoscono da parecchi anni, molto tempo prima che lei diventasse famosa per le sue ricette.
Il primo lavoro che fecero insieme (si, perché poi non hanno più smesso di lavorare insieme) era nella produzione di saponi fatti in casa. Grazie agli studi di Benedetta e allo spirito intraprendente del marito Marco, i due però non riescono ad accontentarsi e sempre nei primi anni del duemila, prendono in gestione l’agriturismo della famiglia Rossi. Lei, nonostante la sua voglia di autonomia, ricoprendo per il suo agriturismo la carica di imprenditrice agricola, continua a produrre (sempre) insieme al marito, prodotti detergenti.
Parallelamente alla vendita online dei suoi prodotti, a tempo perso, postava nella rete qualche piccola ricetta da fare in poco tempo.
Quest’ultime ebbero talmente grande successo che il ragazzo che le gestiva il sito, le consigliò di registrarne il dominio.
Da quel momento in poi, i due lasciarono la gestione dell’agriturismo per dedicarsi interamente alla produzioni di queste semplici ricette che però avevano tanto successo.

Una vita senza figli

Così è arrivato il successo per la coppia. Ora lei è una cuoca conosciuta in tutta Italia, mentre il marito Marco è sempre lì, dietro le quinte a sostenerla, non soltanto moralmente ma anche con un aiuto concreto.
È lui infatti che ne gestisce il marketing e la comunicazione. Il personal branding della cuoca Benedetta, passa per le sue mani. Mani di cui la moglie si fida ciecamente. E a ben vedere visto i risultati che stanno ottenendo: le pagine social e il blog, contano ormai milioni di seguaci, tanto che i produttori del piccolo schermo le hanno offerto spazi televisivi per accalappiarsi il suo seguitissimo programma culinario.
Perché la coppia non abbia figli rimane ancora un mistero.
I due innamorati non si sono mai espressi a tal proposito e non sembra che abbiano intenzione di farlo.
Sono molto riservati su ciò che riguarda la loro vita privata, anche se qualche scatto di loro insieme si può facilmente trovare sulle loro pagine social personali.
Forse la loro carriera non gli permette di avere abbastanza tempo per accudire un pargolo? O forse i due non si sentono ancora pronti?
Intanto, per sopperire a questa “mancanza” (sempre che ne soffrano di questa privazione), hanno adottato un bellissimo cane di nome Cloud!

L’Italia artistica ancora in lutto per Silvia

0

Molti di voi la ricorderanno per qualche film sul grande schermo, ma la vera carriera artistica di Silvia Delfino si è svolta a teatro, dove non sono mancate collaborazioni importanti.
Muore purtroppo prematuramente all’età di solo 51 anni. A dare l’annuncio, è stato proprio il marito Massimo Natale.

La carriera di Silvia

Nata a Roma, nell’ottobre del 1970, Silvia Delfino instrada la sua carriera già da bambina. Per questo motivo, si diploma alla Scuola di Balletto della Capitale.
Dopo il diploma, continua ad affinare il suo talento per la danza e (soprattutto) per la recitazione.
Nella sua carriera, fatta molto più di teatro che di schermi, ha lavorato molto spesso con il tanto compianto Gigi Proietti, curando le produzioni del “Silvano Toti Globe Theatre”, teatro di cui lo stesso Proietti è stato direttore.
A teatro, ha preso parte in “Due donne e un delitto” insieme a Giorgia Wurth, uno spettacolo che mischiava il mistero con i toni leggeri della commedia.
Oppure si può ricordare in: Arcobaleno, in cui era presenta anche Lino Banfi, “Riuscire a Farvi Ridere” con Gino Bramieri oppure in “Un Paio D’ali” con Sabrina Ferilli.
Con l’attrice romana, ha lavorato nuovamente nel più famoso “Rugantino”.
Una menzione d’onora anche per il grande schermo, dove possiamo trovarla nel cast di “L’estate di Martino” e di “Il traduttore”, in cui ha recitato al fianco di Claudia Gerini, Eva Grimaldi e Anna Safroncik.

La sua vita privata insieme al marito Massimo

Era una donna “vecchie maniere” anche per quanto riguarda la vita privata. Vecchie maniere perché è stata un personaggio pubblico atipico. Non le interessava godere della fama attraverso i social, non voleva esser ricordata così. Sia lei che il marito, non hanno mai condiviso molto su internet, hanno preferito dare una divisione netta tra pubblico e privato. I due hanno lasciato che la loro carriera e il loro talento parlassero per sé.
La sua scomparsa prematura lascia tutti di stucco.
Per chi vorrebbe comunque conoscerla un po’ di più, nonostante abbia avuto un carattere parecchio riservato e non condividesse nulla personalmente sul web, ha comunque rilasciato parecchie interviste in cui si parla dei suoi lavori sia a teatro che sullo schermo.

Putin ha firmato il decreto import-export: ecco quali potrebbero essere le conseguenze

0

È stato firmato il decreto che tanto spaventa l’Europa intera. Potrebbe cambiare le sorti geopolitiche del vecchio continente

La situazione attuale tra Russia e Ucraina

Non sembra cambiare la situazione nel territorio ucraino. La parti sono ancora distanti, non riescono a trovare nessun tipo di accordo.
A questa situazione di stallo, si è inserita qualche ora fa la Cina.
Ovviamente, la presa di posizione della Cina non è avvenuta in modo concreto. Pechino fino ad oggi è rimasta sempre ad osservare ciò che stava accadendo vicino ai suoi confini, senza mai esporsi.
Nelle ultime ore però, il ministro degli esteri cinese, ovvero Zhao Lijian, ha preso una posizione netta nei confronti del conflitto. Il suo pensiero sull’origine di queste rappresaglie pende molto dalla parte russa. Infatti per Zhao, l’invasione di Putin è stata una semplice conseguenza delle azioni provocatorie della NATO che ha provato a tutti i costi di espandere la sua influenza fino ad arrivare a ridosso dei confini russi (anche per piazzare le sue basi militari).
Intanto, mentre si fanno chiacchiere e si leggono dichiarazioni accusatorie, il fuoco non smette di cessare.
Nonostante ciò, in Turchia, più precisamente ad Antalya poche ore fa, c’è stato un incontro diplomatico tra il ministro degli esteri russo Sergej Lavrov e il suo omologo ucraino Dmytro Kuleba.
Anche quest’incontro si è concluso con un nulla di fatto. A destare scalpore sono solo le parole di Lavrov che giustifica l’invasione, definendola come “un’operazione militare per la sicurezza della Russia”.

Il decreto su import-export della Russia e le sue conseguenze

Le nazioni unite sotto il nome della NATO, per evitare il conflitto aperto, hanno diramato delle sanzioni molto pesanti per lo stato con a capo Putin. Lo scopo delle sanzioni è quello di fiaccare il Cremlino e farlo desistere a continuare una guerra pericolosissima.
Al momento non sembrano avere effetto, anche se per vedere le conseguenze di queste queste manovre, bisogna attendere qualche settimana.
Di tutta risposta, Il primo ministro russo, Putin, risponde con un decreto che stabilisce con quali paesi la Russia potrà continuare a intrattenere rapporti di import-export.
Molto probabilmente, l’Italia sarà uno di quei paesi a cui questo diritto verrà negato.
Infatti, la nostra nazione compare già nella lista dei paesi ostili alla Russia, a causa dell’invio di armi e altri aiuti all’Ucraina.
Ciò che verrà vietato di esportare in Russia saranno i prodotti dei settori in cui l’Italia va molto forte, e cioè: moda (e quindi anche abbigliamento), prodotti chimici, farmaceutici e macchinari industriali. L’Italia da tutto ciò, riuscita a “racimolare” ben 2 miliardi di euro.
Ciò che invece sarà vietato importare nella nostra nazione, saranno: argilla, caolino e vari metalli tra cui alluminio, ferro e acciaio.
Fortunatamente l’Italia riesce a sopperire facilmente al divieto di importare metalli, in quanto le quantità importate sono basse.
Il discorso però è molto diverso per quanto riguarda il gas e il petrolio.
Interrompere il rapporto import-export per questa materia prima non conviene a nessuna delle due parti.
L’Italia si rifornisce di queste materie prime quasi esclusivamente dalla Russia.
La Russia, invece, se dovesse chiudere i rubinetti all’Europa, perderebbe ben 10 miliardi di euro all’anno!